In questa ricerca (https://pure.mpg.de/rest/items/item_...993618/content) c'è una simulazione climatica che mostra come nel LGM il modello porta temperature sopra lo zero di pochissimo sulle medesime coste atlantiche.
Quest'altra ricerca mostra queste temperature:
Nella riga in alto le temperature medie nel LGM per (rispettivamente) il mese più caldo, il mese più freddo e l'anno intero.
In quella in basso le differenze nelle medie rispetto ad oggi.
Sulle coste galiziane si riportano comunque temperature positive. In quelle atlantiche francesi vicine allo zero sebbene al di sotto.
Perdonami, l'ho voluto scrivere non per introdurre l'argomento, ma nel caso chi leggesse il sito e incappasse improvvisamente in quel paragrafo potesse credere fosse un sito negazionista, cosa che non è.
Ho messo le mani avanti perchè l'intero link è valido, non vorrei si qualificasse non valido solo per quel paragrafo.
2012: 31 Gennaio - 15 Febbraio (120 cm) T. minima: -10,9°C
2017: 5 - 19 Gennaio (40 cm)T. minima: -10,7°C
2018: 24 - 28 Febbraio (30 cm) T. minima: -11,2°C
Alcuni pezzi salienti:
Questa è una mappa dell'Europa dell'epoca.
Sono riportate le isoterme delle SST nel mese di Agosto (si nota come l'Atlantico avesse una temperatura di circa 7° e fino all'Islanda non fosse ghiacciato nei mesi caldi; e come fosse particolarmente caldo il Mediterraneo, con temperature degne di Giugno verso la Sicilia, il cui mare non si poteva definire freddo!)
E' anche indicato lo spessore della calotta di ghiaccio
Questo il Nord America, stessi parametri:
Il Mississippi aveva una portata da fiume amazzonico !
In generale si conferma che anche nel LGM le coste orientali americane era una spanna più fredde rispetto a quelle a medesima latitudine europee.
Quella mappa si sposa bene con queste temperature medie per Luglio trovate sul web ad opera di una simulazione climatica:
Questa la CO2 e la temperatura:
Questo è molto interessante per il clima futuro, perchè riporta anche le previsioni della energia radiante al Circolo Polare Artico a Giugno, parametro fondamentale come ricordava snowholics per decretare il bilancio energetico del pianeta:
Infine un passaggio sul clima tropicale dell'epoca:
World's oceans sea surface temperatures were in average 4-5 degrees lower than today, and the deep-sea temperature was 1-2 degrees lower than today's 2 degrees. In some parts of the North Atlantic Sea, surface temperature was 10 degrees lower than today. There is some debate about the Pleistocene sea surface temperatures in tropical waters. Some believe that temperatures were the same as today, while others believe that they were about 2-3 degrees lower.
Many researchers believe that the overall climate of the Pacific in the Pleistocene can be characterized as a continuous El Nino.
[...]
It is the Sun's heating at the equator, which drives the trade winds and thus maintains the contemporary climate of the Pacific. It is easy to imagine that in a cold period, that Pleistocene really was, the Sun did not heat as much at the equator, as it does today, and therefore the trade-winds were less powerful, which could lead to permanent El Nino.
During "Last Glacial Maximum" the Pacific, after everything that is said, was warmer than the Atlantic Ocean, and the Indian Ocean was warmer than the Pacific Ocean. That was because the Atlantic was directly connected with the Arctic Ocean through the waters around Iceland and Greenland, while the Pacific did not have a corresponding connection to the Arctic Ocean because the Bering Strait had been replaced by the land bridge Beringia.
The Indian Ocean extends very much under the burning tropical sun and receives by all accounts more solar heat per area unit on average, than both the Pacific and Atlantic. But the exchange of heat between the Indian and the Pacific oceans were obstructed during Last Glacial Maximum due the emerge of Sundaland that made the Indonesian islands connected to Eurasia by land.
Per capire come fosse il clima delle coste atlantiche a 43° nord durante l'ultimo massimo glaciale wurmiano ( con il limite delle nevi permanenti a circa 1400) basterebbe sbirciare con Google earth e street view, cosa avviene OGGI a 43° nell'emisfero australe, sulle coste occidentali della Nuova Zelanda, con clima oceanico molto spinto (inverni miti con estati fresche) ove , presumibilmente la neve sulla costa non cade quasi mai ( a giudicare dalla vegetazione subtropicale) mentre sui monti , l'estate fresca non la scioglie del tutto già a 1500 m., a 1800 m. c i sono già dei ghiacciai ,mentre dai monti di 2400 m. originano calotte ghiacciate che il nostro appennino non ha mai avuto nemmeno nella più forte glaciazione.
Proseguiamo con l'Olocene.
Questo è uno zoom sulle temperature medie ricavate dai livelli dell'isotopo 18O dalle carote di ghiaccio della Groenlandia:
Da Vinther et all 2009:
Graph: Arctic sea ice daily | Carbon Brief
E' molto bello,perchè consente ogni 20 anni dal 10000 a.C di valutare l'anomalia rispetto alla media 1880-1960 delle temperature. Alla fine sono stati aggiunti (dal 1960) i dati di Berkeley Earth, fino al 2018 (anomalia +1,42°).
E' interessante che la PEG è stata il periodo più freddo degli ultimi 10mila anni, cioè dal preboreale e dalla fine "traumatica" della Younger Dryas.
Interessante inoltre la "spirale" discendente nelle temperature dopo l'Optimum olocenico, spiegabile con la variazione dell'asse terrestre e la riduzione dell'energia radiante che giunge alla Terra.
Da notare però come l'unico evento Bond è quello di 8,2 kyr (8200 anni fa), per motivi che non si conoscono. Ciò non significa siano inesistenti gli altri, ma che per qualche ragione in Groenlandia i loro effetti sono stati molto ridotti nel tempo da non essere distinguibili dal trend di fondo (in effetti si nota tra il 200 a.C e l'anno 10 un periodo più mite- Periodo Caldo Romano?- e un periodo più mite per tutto il Medioevo- dal 500 d.C al 1100 d.C circa- ma davvero sembrano solo oscillazioni normali, non periodi di maggiore mitezza acclarata e ben individuabili).
La cosa confortante di questi grafici è scoprire che la Terra ha passato periodi ben più caldi di oggi per diverse migliaia di anni senza che ci siano state catastrofi (anche i cambiamenti allora furono abbastanza repentini stando al grafico). Naturalmente le cause sono diverse, ma s'impara che non stiamo ancora andando incontro all'apocalisse per ora.
PS: Perdonami Alessandro , è una semplice considerazione vedendo come le temperature siano rimaste a livelli maggiori di oggi per migliaia di anni, non voglio aprire discussioni sulle cause del GW, tanto che ho scritto che le cause sono diverse (e aggiungo ciò non toglie che bisogni ridurre le emissioni anche solo in via cautelativa).
PPS: Zoom sugli ultimi 2000 anni, in cui si riconoscono a grandi linee (non proprio particolarmente) i periodi caldi medievale e romano e la PEG, nonchè l'altro Bond Event che sarebbe avvenuto attorno al VI secolo.
Graph: Arctic sea ice daily | Carbon Brief
Ultima modifica di burian br; 07/10/2019 alle 15:16
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