Domenica (temo ultima uscita dalla ragione) ho controllato in bassa val Badia, ma non ho visto faggi, invece molti pecci abbattuti evidentemente ancora da Vaia.
Per ora concludo che in Val Pusteria il faggio è sì presente, ma limitatamente ad una trentina di piante di non più di trent'anni d'età nei dintorni di San Lorenzo di Sebato.
Il maestoso faggio dichiarato monumento naturale nella località di Bagni di Mezzo a San Pancrazio.
Questa località termale era molto rinomata a fine 800 ,ci soggiorno la principessa Sissi e Otto von Bismarck.
Ora é in stato di abbandono,anche la bella chiesetta é in rovina come il centro termale e l hotel.
Ero solo ,faceva un certo senso,ogni tanto sentivo strano rumori ma non vedevo nessuno,la stradina per arrivarci é diventata pericolosa da buche e ponticello fatiscente.
La foto del faggio,ha una circonferenza di 4 mt,ne ha viste tante nella sua vita.
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Oggi, o meglio ieri, ho fatto un lungo controllo in Pusteria e non ho trovato altri faggi, oltre a quei pochi di Sebato.
Invece qualche rovere presso San Sigismondo, 700 m.
Ho anche visto un bell'abete bianco in mezzo al bosco di pecci e larici sopra San Vito di Braies. (anche lì alcuni alberi seccati: è il bostrico?)
Secondo me si può dire che la Pusteria, almeno fino allo scorso secolo, era priva di faggi.
Ultima modifica di alnus; 03/10/2021 alle 14:48
Ieri ho trovato faggi in bassa valle di Tires fra i 300 ed i 500 m specie a bacìo. Poi in sinistra val Ciamin a 1.500 m qualche abete bianco, gli unici che io abbia mai visto fianco a fianco coi cembri.
Ultima modifica di alnus; 19/10/2021 alle 11:06
Se guardo al fatto che, rispetto al Trentino, in Alto Adige i faggi non solo sono meno presenti, ma anche a quote inferiori, sto cominciando a pensare che non siano tanto condizioni pedoclimatiche diverse a decidere ciò, ma solo il maggior tempo che impiega questa specie recente a penetrare fin dentro le Alpi.
Alcuni faggi sono meravigliosi.
Sono una pianta spettacolare.
Recente di quanto?
Sei stato all'ottavo tornante della Mendola? Parcheggi sullo spiazzo, prendi il sentiero che si addentra e lo segui nel suo scendere, finché non raggiungi la radura del m.te Ganda, 860m., nell'ampia radura, nel lato NE ci sono dei faggi secolari.
Io non credo sia troppo recente, ma come ha scritto @Muschio che ringrazio per gli stupendi contributi dal mestiere, vedo una pianta inadatta ai climi continentali ma essendo il Nordest Alpi meno estremo e più graduato nella sua continentalità climatica, i faggi pian piano si son trovati i loro angoli migliori.
Io ne ho 3 di 50 anni dietro casa. Spettacolari.
Grazie della segnalazione, la prossima volta andrò a vedere. Comunque la faggeta della Mendola (lato Est) me la ricordo ancora da quando salii i tornanti in bicicletta 42 anni fa nel primo dei miei viaggi transalpini bici/tenda.
Intendevo che ho sentito da molte parti (anche in questa discussione è stato citato uno studio svizzero) che l'espansione del faggio in Europa è cosa degli ultimi 3.000 anni.
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