
Originariamente Scritto da
Gianni78ba
Penso che il problema che viene posto riguarda soprattutto chi è già povero adesso.
Dalla narrazione prevalente quello che capisco e recepisco (quindi in modo biasato dalla mia percezione e da quello che viene detto) è che chi vive di agricoltura in parte dell'Africa (e zone geografiche e climatiche similari e non) nel 2030 potrebbe effettivamente trovarsi dalla padella alla brace.
CIoè sempre da quello che capisco dalla suddetta narrazione (e non da altre fonti ad es. l'articolo postato da snowaholic), i cambiamenti climatici dei prossimi 10 anni metterebbero a rischio la sussistenza di centinaia di milioni di persone le cui prospettive di vita dal punto di vista socio educativo comunque non avranno modo di migliorare. I contadini ed i bambini lavoratori di oggi lo saranno anche fra 10 anni ma con una situazione climatica peggiore.
Se è vero che la loro situazione peggiora e se è vero che per far sì che non peggiori bisogna prendere decisioni drastiche (sempre secondo la narrativa) allora quelle centinaia di milioni di persone sono condannate e rappresenterebbero un enorme fardello sulla coscienza e non solo del resto del mondo.
Non so se ho reso cosa voglio dire.
Segnalibri