Lou soulei nais per tuchi
Quella del Vesuvio è una sismicità superficiale, dovuta al raffreddamento dell'edificio vulcanico che quindi si assesta a partire dall'alto. Praticamente non c'è sismicità profonda che potrebbe essere collegata al movimento di fluidi magmatici.
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Molto diverso invece Campi Flegrei, dove la sismicità è in aumento e sta diventando più profonda.
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L'aumento di sismicità e del sollevamento del suolo sono chiaramente sintomi di una progressiva pressurizzazione del sistema vulcanico, al contrario del Vesuvio.
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Il trend degli ultimi anni è chiaramente insostenibile, ma niente fa pensare ad eruzioni catastrofiche né tantomeno imminenti, quindi probabilmente in realtà questo vulcano è abbastanza OT.
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(tutti i graifici sono presi dall'ultimo bollettino mensile INGV)
Beh le possibilità principali sono quelle di una fessurazione più consistente che consenta un maggiore degassamento (che potrebbe produrre sia una stabilizzazione del livello del suolo sia una subsidenza) oppure una eruzione minore, che per quanto minore se si aprisse un cratere in mezzo ad un centro abitato sarebbe piuttosto problematica.
In ogni caso è probabile un ulteriore aumento dell'attività sismica prima che si possa pensare di invertire il trend, vediamo cosa succede nei prossimi mesi.
La possibile evoluzione delle condizioni meccaniche delle rocce al di sopra del campo geotermico dei Campi Flegrei e le conseguenti implicazioni sulla dinamica del vulcano e sui parametri che la governano
di Aldo Piombino
scienzeedintorni: La possibile evoluzione delle condizioni meccaniche delle rocce al di sopra del campo geotermico dei Campi Flegrei e le conseguenti implicazioni sulla dinamica del vulcano e sui parametri che la governano
La maggior parte degli ultimi terremoti dei Campi Flegrei avviene con ipocentro a 3 km di profondità, possibile camera magmatica?
Se prendiamo come riferimento l'articolo discusso nei giorni scorsi, attorno a 3 Km di profondità si trova una zona di bassa permeabilità sotto la quale la roccia è termicamente alterata e sono presenti intrusioni magmatiche, quindi a ridosso di quella profondità si possono accumulare fluidi vulcanici. Le elevate temperature possono limitare la sismicità sotto questa soglia e le tensioni dovute alla graduale pressurizzazione si concentrano in quel punto perché la risalita dei gas viene ostacolata dallo strato impermeabile.
I 3 km quindi sono il confine tra la crosta vera e propria e un zona molto calda ma ancora prevalentemente solida, mentre la camera magmatica sta sotto gli 8 Km (camera comunque è un termine fuorviante, anche quella è solo parzialmente fusa).
(ANSA) - POZZUOLI (NAPOLI), 03 LUG - Nella zona dei Campi Flegrei la possibilità di un'eruzione a lungo termine è pari all'11%: nello specifico, un'eruzione esplosiva 'piccola' può essere ipotizzata intorno al 60%, 'media' al 25% e 'grande' al 4%. Ma quando potrebbe esserci un'eruzione? Se fosse a breve termine i livelli di monitoraggio dovrebbero registrare anomalie, che invece non ci sono, ma si tratta di fenomeni naturali, e quindi imprevedibili.
CAMPI FLEGREI
Sta di fatto che i sismi legati al bradisismo ai Campi Flegrei sono in aumento: 4.488 negli ultimi 12 mesi e ben 880 solo nell'ultimo mese di giugno. Sono alcuni dei dati emersi dall'incontro informativo di oggi tra istituzioni e cittadini promosso dal Comune di Pozzuoli, dal Dipartimento di Protezione Civile e dalla Protezione Civile della Regione Campania, alla presenza anche dei sindaci di Bacoli e Quarto, Giosi Della Ragione e Antonio Sabino. E' dal 2012 che i Campi flegrei sono entrati in un livello di allerta gialla, di attenzione, che precede quelli arancione e rosso, di preallarme e allarme.
campi flegrei
La fase di attenzione richiede un maggior monitoraggio oltre che una costante informazione ai cittadini: se si dovesse passare alla fase di preallarme, verrebbe dichiarato lo stato di emergenza che porterebbe all'allontanamento (autonomo o assistito) dalle zone a rischio di oltre un milione di cittadini verso punti prestabiliti, secondo un piano di esodo rimodulato di recente dal Comune di Pozzuoli e dalla Regione Campania. "Sappiamo che il bradisismo è in aumento e c'è la consapevolezza da parte della popolazione di dover convivere con questo fenomeno.
campi flegrei
Da tempo - ha spiegato Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli - abbiamo predisposto un tavolo di confronto e di lavoro facendoci affiancare dalle maggiori autorità scientifiche: l'incontro di oggi costituisce un'occasione importante per rafforzare la collaborazione tra tutte le istituzioni e pianificare, in forma preventiva, quelle azioni da adottare in presenza di possibili evoluzioni dell'attuale fase bradisismica". Del fenomeno hanno parlato Francesca Bianco (Dipartimento vulcani Ingv), Mauro Di Vito (Osservatorio Vesuviano), Giulio Zuccaro (Centro di competenza Plinius) e Francesco Casu (ricercatore Cnr-Irea).
Sono così avanti che quando guardo dietro vedo il futuro
Ciao
Valerio
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