Chiaro, quello dei vulcani centro europei è un po’un rischio residuo, come un tanto discusso ipotetico VEI 7> di Yellowstone che dovrebbe cadere nell’ordine di milioni di anni. Non c’è comunque chiarezza se si tratti di vulcani completamente spenti, inoltre hotspot ci possono essere anche lontano dai confini delle placche tettoniche, anche se ovviamente meno frequente che lungo la cintura di fuoco.
Di concreta c’è la questione mediterranea, soprattutto napoletana, dove non servirebbe un VEI6 per dare grossi problemi.
Altroché, non nel brevissimo termine ma è un vulcano ad alto rischio per i prossimi anni.
Nell'articolo che ho citato ieri analizzano questo genere di trend anche su altre grandi caldere simili come Yellowstone e Rabaul, ci sono molti segnali di aumento dell'attività vulcanica che in casi analoghi hanno portato ad una eruzione.
Fa ancora in tempo a fermarsi, già negli anni 80 sembrava fosse molto vicino ad una eruzione poi non è successo niente, ma non potrà proseguire in questo modo.
Comunque anche per un gigante come Campi Flegrei la maggior parte delle eruzioni è di piccole dimensioni, non mi aspetterei niente di colossale.
Non vorrei sbagliarmi (ho letto Wikipedia, quindi sai che fonte), ma mi pare di aver capito che i Campi Flegrei negli ultimi vent'anni sono in parziale fermento, e si sono osservati innalzamenti e abbassamenti di suolo, unito a deboli attività sismiche, il che farebbe presagire ad una possibile eruzione in un futuro neanche poi così lontano
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Lou soulei nais per tuchi
L'anno scorso sembra stesse rallentando la crescita ma ora sta accelerando
Rispetto agli anni 2012/2015 l'area dei terremoti si è allargata da così
A così
Forse complice il maggior bradisismo rispetto a quegli anni o forse perché l'accumulo di magma è più grande e quindi forse il cratere che potrebbe aprirsi in fututo sarà più grande
Inoltre ho trovato questo grafico che rappresenta il bradisismo dal 1905 al 2019
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"Non si mente mai così tanto prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia."
Otto Von Bismarck
Molto interessante la serie di lungo termine, grosso modo siamo tornati ai massimi degli anni 80 in effetti, considerato che da ottobre 2018 avrà preso ancora una quarantina di cm (poca roba comunque per questo tipo di caldera).
A livello sismico c'è stato un costante aumento di sismicità sia in termini di numero sia di intensità dei terremoti, anche la profondità è diventata progressivamente maggiore (in particolare per quelli nel golfo di Pozzuoli).
Campi_flegrei_terremoti.jpg
Da fine 2019 e per tutto il 2020 c'erano stati terremoti anche più intensi, peraltro associati ad un forte aumento di emissioni di gas magmatici, ma era stata una fase temporanea. Il fatto che il sollevamento abbia invece accelerato mi fa pensare che anche la pausa del segnale sismico e geochimico sia destinata a durare poco.
Insomma mi par di capire che i campi flegrei siano più inquieti di quanto ritenessi. A questo punto un’eruzione di medio-piccola entità potrebbe anche avvenire in un futuro non troppo lontanto, di questo passo…
"Non si mente mai così tanto prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia."
Otto Von Bismarck
"Non si mente mai così tanto prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia."
Otto Von Bismarck
Possibile, è anche quanto ipotizzato in questo articolo di un paio di anni fa
AAAS
We suggest that this behavior is consistent with the presence of water-saturated conditions in the upper crustal phonolitic reservoir, which facilitates the accommodation of volatile-rich recharge magmas without leading to an eruption, promoting reservoir growth (51). Hence, we propose that the subvolcanic plumbing system at Campi Flegrei is currently entering a new build-up phase, potentially culminating, at some undetermined point in the future, in a large volume eruption.
Considera che la riserva principale a 7-8 km di profondità, quella superficiale circa 3.
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