Ci sono senza dubbio tanti aspetti in cui si potrebbe migliorare tra quelli citati, ma la persona media non è che si sposti poi così tanto. Nella maggior parte dei casi lo fa giornalmente per andare al lavoro (anche perchè in Italia il lavoro da casa non sembra aver sfondato), poi nel weekend o nelle ferie possono voler passare un po' di tempo fuori casa ma mi pare anche normale. Non penso sia quello nello specifico il problema.
In più, è verissimo che si può migliorare su molti aspetti...ma l'importante è che non si arrivi a voler tornare allo stile di vita di due secoli fa perchè ho sentito tanti che premono per quello. Ad esempio sento dire spesso che "non è un problema la sovrappopolazione in Asia e Africa perchè siamo noi ad avere uno stile di vita esagerato". Però mi viene da dire: si, si può migliorare, ma quindi la soluzione sarebbe sopravvivere come in quei luoghi? Ci deve essere per forza una via di mezzo.
Senza dubbio un po' più di sensibilizzazione sul consumo delle risorse va fatto
Mio fratello é in viaggio di nozze negli Usa. Sono terrificanti nella spreco di risorse. Macchine al 99,9% supermegaiper consumogene e sovradimensionate. Tutti i locali hanno aria condizionata a 18 gradi, da stare con la felpa. In hotel dormono con felpa e sotto la coperta perché é freddissimo. Ieri addirittura sono stati in un locale con camino acceso e aria condizionata
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No no assolutamente. Basterebbe che le persone intelligenti capissero che avere un 6000 di cilindrata che fa 5 km con un litro sia una cosa inutile e costosissima, con i limiti a 50 miglia orarie. Se poi ci sono un 10% di fenomeni che vogliono sperperare soldi e risorse di tutti pazienza, non ci si può fare niente. Basta che non pretendano di passare per furbi ed intelligenti. Se voglio avere una macchina che fa da 0 a 100 in 3 secondi vado in pista un sabato e non faccio danno a nessuno
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Ah per inciso, non serve avere macchine di piccole dimensioni per consumare poco. Ho una passat station e in strada normale ti fa anche i 23, se vuoi.
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c'è un bel libro di marc augé sui non luoghi
abbiamo portato all'estremo il concetto di un mondo (solo) sulla carta senza confini, dove tutto è fattibile e immediato
ma i confini non sono necessariamente delle barriere, sono un modo per ricordare che possiamo scegliere cosa va attraversato e cosa è opportuno negarsi pur avendo la potenzialita di metterlo in pratica
non penso che ci sentiremmo così poveri se a natale invece di far l'aperitivo con l'avocado arrivato con il cargo da migliaia di km ci contentassimo dei resti di qualche castagnata "dietro casa"
per rendersi più consapevoli bisogna recuperare il senso del contatto con la terra e le sue risorse
e in questo il concetto di prossimità è indubbiamente essenziale
uno spunto come un altro di tanti aspetti che si potrebbero rivalutare senza necessariamente perderci in qualità della vita
anzi..
C'ho la falla nel cervello
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