Azzerare i consumi è una conseguenza per un’estratta programmazione, non può essere una soluzione.
Se le aziende si dovessero fermare e chiudere per mancanza di energia inizierebbe una serie di conseguenze che porterebbe ad una situazione da evitare assolutamente.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Ai centralizzati penso si possa tranquillamente porre un limite, per esempio l'accensione al 15 ottobre e lo spegnimento al 15 aprile nell'attuale era climatica è folle, altro che tagliare 15 giorni se ne potrebbero tagliare tranquillamente 30 all'inizio e 30 alla fine. Ma pure sui gradi, altro che uno in meno, ci son edifici pubblici che d'inverno sembrano una succursale dei Caraibi...
Quelli che il riscaldamento se lo gestiscono da soli secondo me consumano molto meno perché ad un certo punto lo spengono o proprio non lo accendono anche se sono fissati dai 25°C interni perché oggigiorno, specie a inizio e fine stagione, basta poco per arrivarci, i centralizzati partono in automatico pure se fuori c'è 30°C.
Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.
Sugli edifici pubblici sono d'accordissimo, certo che vanno controllati e c'é un margine enorme di miglioramento. Per i privati invece é un discorso totalmente inutile. Impossibile controllare. Forse i centralizzati, ma non so come funzionino
Inviato dal mio 2201117PG utilizzando Tapatalk
L'energia c'è, il problema è il carico in contemporanea con il picco di consumi dei condizionatori. Mica hanno proibito di ricaricare, hanno solo limitato alcune fasce orarie.
Poi capisco che ogni scusa è buona per sparare le tue invettive, però un minimo di dignità ogni tanto non farebbe male.
Quindi prima metti un articolo con i fondamentalisti verdi che sparano cavolate pur di attaccare le auto elettriche, poi ti lamenti delle decisioni tecniche prese senza capirci niente, ottima coerenza.
Ribadisco per l'ennesima volta, una centrale termoelettrica alimentata a petrolio ti fa fare più km rispetto ad usare il petrolio per fare benzina e diesel, il problema non è la scarsità di energia ma la gestione dei carichi della rete. Limitare gli orari di ricarica nei momenti critici non significa impedire la ricarica, chi ricarica a casa può benissimo farlo di notte.
Poi ovviamente in bici o coi mezzi pubblici consumi ancora meno, ma questo non c'entra niente con i confronti tra auto tradizionale ed elettriche.
I centralizzati rispettano rigorosamente i limiti in termini di date e orari, ridurre i giorni di riscaldamento è una misura veramente molto efficace che va a incidere direttamente su condomini, edifici pubblici e locali pubblici in genere. Su questo potevano fare molto di più a mio avviso, concordo con Stefano.
I limiti di temperatura non servono a niente invece, sono incontrollabili e spesso violati in maniera alquanto plateale perché gli impianti centralizzati sono spesso difficili da regolare per adeguarsi alle condizioni esterne, in qualche caso vanno sempre uguali che sia il 31 dicembre in piena ondata di gelo o il 15 aprile con 25 gradi fuori. I condomini almeno hanno le termovavole adesso, prima mi era capitato di arrivare a 25 gradi in pieno inverno a termosifoni spenti con il solo calore degli appartamenti vicini, per non parlare dei mesi primaverili.
Resta comunque una raccomandazione che può influire sui comportamenti delle persone, quindi secondo me anche i limiti alle temperature hanno un loro valore. Chi ha un impianto domestico in ogni caso ridurrà spontaneamente il riscaldamento per paura della bolletta, non serviva il decreto.
Segnalibri