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  1. #1
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da CheccoLau Visualizza Messaggio
    Le reti di trasporto pubblico sono sottoutilizzate in molte parti d'italia...il Piemonte è un caso eclatante, anzichè puntare le ferrovie centinaia di km di collegamenti sono sospesi o peggio, dismessi. In tutta Italia si cementificano le rotaie per fare piste ciclabili. E se il problema anche fosse di mancanza di infrastrutture, basterebbe ricostruire o ripensare agli spostamenti come facevano prima dell'avvento delle automobili.

    Fino alla metà del 20esimo secolo la rete tramviaria sempre in piemonte era enormemente estesa, dai fondovalle alpini ai centri di pianura, tutti a loro volta collegati con i capoluoghi e infine con Torino. Tutti si spostavano con i mezzi pubblici. Il costo per ripristinarla sarebbe esorbitante? Certamente, ma il passato dimostra che è possibile un trasporto pubblico capillare.

    E il ritorno economico sarebbe enorme, senza contare l'inquinamento da C02:già solo con il risparmio in termini di salute pubblica per le mancate morti e malattie da inquinamento in pianura padana varrebbe l'investimento.

    E si parla di spostamenti extraurbani...nelle grandi città il discorso è ancora più semplice. Il grande problema oltre alla mancanza di investimenti, mentre i soldi sono sprecati altrove, è di mentalità dei cittadini...ma la mentalità la cambi solo con un'offerta adeguata
    Non penso bastino due linee tranviarie eh, anche se toglierle è stato un errore enorme.

    Temo che tu non abbia girato molto a Torino con i mezzi se dici che sono addirittura sottoutilizzati...

    E per gli spostamenti extraurbani è difficile risolvere.
    In città se ci fosse un numero di corse adeguato (estremamente lontano da quello attuale) si può anche vivere senza mezzi privati in linea puramente teorica, se invece si vuole andare da qualche parte nel weekend o in vacanza in luoghi più isolati? Non esistono solo gli spostamenti tra grandi città sulle principali direttrici ferroviarie

    Fermo restando che nell'area metropolitana di Torino nello specifico si potrebbe fare di più con il sfm tra tempi di percorrenza troppo lunghi e mancati o insufficienti collegamenti con le valli Orco e di Lanzo ad esempio. Ma il problema è molto più generale e prescinde dai singoli territori.

  2. #2
    Brezza tesa L'avatar di CheccoLau
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Non erano due linee tramviarie, erano centinaia di km che connettevano tutti i principali comuni, almeno quelli sopra i 5000 abitanti e non le frazioni di montagna o campagna. Per quanto riguarda il resto bisogna fare un distinguo tra reti di trasporto e mezzi, Torino la vivo e ci studio da studente. Con i mezzi arrivi davvero ovunque, se il parco circolante è ridotto o fa schifo è un altro discorso. E per fortuna direi, perché la soluzione chiaramente sarebbe quella di investire per rinnovarlo, senza bisogno di chissà quali infrastrutture, se non potenziare le corsie dedicate. Per quanto riguarda gli spostamenti in luoghi isolati per forza si userà sempre la macchina in qualche caso...ma anche qui, basterebbe la volontà di cambiare le cose. Con collegamenti degni ad ogni centro maggiore o imbocco vallivo e integrazione gomma e rotaia si potrebbe costruire una rete davvero capillare, cosa non fantascientifica ma esistente in molte zone d'Europa. Ci arriveremo anche noi, in ritardo ma ci arriveremo, e la nascente green community nella mia provincia sarà tra poco tempo un esempio virtuoso nella regione peggio gestita d'Italia.

    Poi chiaro che è impensabile spostare tutto il trasporto sui mezzi pubblici...ma iniziamo a spostare merci e pendolari su rotaia e su bus. Se poi la minor parte della popolazione usa talvolta la macchina, che sia elettrica o diesel euro6D, non è un problema

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