Incomincio questo mio collage di foto con una poesia a me tanto cara scritta da Ada Negri.
Sui campi e sulle strade silenziosa e lieve volteggiando,la neve cade.
Danza la falda bianca nell'ampio ciel scherzosa,poi sul terren si posa,stanca.
In mille immote forme sui tetti e sui camini,sui cippi e sui giardini dorme.
Tutto intorno è pace;chiuso in un oblio profondo,indifferente il mondo tace.
A Cividino i primi fiocchi iniziano a cadere poco prima del mezzogiorno e stante la temperatura abbondantemente sotto lo zero (-2.4°C) e la bassissima umiditÃ* immediatamente attecchisce su ogni superficie.
Alle 14 devo essere al lavoro e ovviamente mi porto appresso la fotocamera; so che la giornata sarÃ* memorabile e non voglio che vada perso nemmeno un istante di quel che vivrò.
Ecco alle 15:30 circa come si presenta il cortile esterno della centrale. Strato bianco a terra ormai evidente e neve che attacca persino sui muri in verticale.

Una vista verso il fiume.

Alle 18:30 vi è uno strato di circa 5 cm e la nevicata prosegue con fiocchi minuti.


Alle 22, smontato di servizio, torno a casa e questo è ciò che vedo dal balcone.


La nevicata prosegue di buona lena per tutta la notte e al mattino seguente il panorama che si presenta ai miei occhi è questo.



Anche la gatta osserva incuriosita l'insolito (per lei) spettacolo.

Sono combattuto tra il rimanere in casa attaccato al forum ed uscire per immortalare l'evento: prevale giustamente la seconda opzione.
Sono le 10 circa e decido di fare un giro sotto casa nei pressi del fiume Oglio.
Ecco come si presenta il Santuario della Madonna di Cividino.


La strada e il parcheggio del Santuario non si distinguono più, immersi in un mare di neve.

Il canale di alimentazione della centrale idroelettrica dove lavoro.

Confrontandola con una foto del 31 dicembre 1996 è evidente come vi sia più neve in questo episodio.

Scorcio sul fiume Oglio e la pista ciclabile.



Una rete infiorata di neve e una stradina che conduce nel bosco.


Risalgo verso casa. Qualche foto alla stazione di rilevamento è d'obbligo.

Da sinistra a destra: tavoletta in legno per la rilevazione nivometrica, pluvio manuale, pluvio Oregon e anemometro sul palo dell'antenna. Come si vede la nevicata prosegue.


Intanto la neve cresce a vista d'occhio.

Il cappello del cuoco.

Anche la gatta vuol assaggiare per la prima volta la consistenza della neve.

Una breve occhiata al forum per sapere come sta andando in altre zone baciate dalla Dama e via in paese per un nivo-tour ad immortalare il paesaggio inconsueto.










Torno a casa, una breve visita di ringraziamento alla "Madonna di Neve" che mi ha consentito di godere di questa indimenticabile giornata.

E con questa immagine si conclude la carrellata delle foto.
Segnalibri