Una delle più grandi scammellate di sempre. Partiamo io e il Franco dal Maloja (posta) alle 4.45,non c’è una nuvola in cielo, la mattinata si preannuncia eccellente
In 1 ora a buon passo raggiungiamo Ca d’Starnam (2024m) all’imbocco della Val Fedoz.
il Lej da Sils prima dell'Alba
Percorriamo velocemente il pianeggiante fondovalle tenendoci sulla
destra del torrente. La valle, chiusa dalla Vadrec da Fedoz,
sembra non finire mai.
la lunghissima e pianeggiante Val Fedoz
Superate le modeste baite della Motta Salatschina (2107m) il sentiero scompare.
Seguiamo qualche modesto ometto che ci porta a cozzare
contro il ripido gradino roccioso da poco abbandonato dal Ghiacciaio.
Per superarlo sfruttiamo un sistema di cenge con qualche
passaggino di I e II°. Segnaliamo il percorso con un paio di ometti.
Il sole inizia ad illuminare la bella Vadrec quasi completamente
priva di neve dell’anno.
Franco sulla morena della Vadrec da Fedoz
il Piz Fora (in alto a sinistra) il M.dell'0ro (al centro) e la Vadrec da Fedoz
Proseguiamo in destra idrografica sulla morena laterale fino ad imboccare il
lungo e ripido canalone detritico che conduce alla Fuorcla Fex-Fedoz
(3143m).
Non sono neppure le 9.00 ma il Piz La Margna, il Piz Fedoz così come
il Piz Fora scompaiono dietro ai primi cumuli.
Pensiamo per un attimo alla possibilitÃ* di attraversare la Vadrec per raggiungere velocemente il M. dell’Oro che, ancora libero,
ci consentirebbe un eccellente panorama sulla Val Malenco.
il crinale verso il Piz Fora
bellissimo Spettro di Brocken http://it.wikipedia.org/wiki/Gloria_(fenomeno_ottico)
Optiamo comunque per la meta prefissata e, raggiunta la Fuorcla,
dobbiamo percorrere circa 1,5km di cresta rocciosa per raggiungere la vetta.
Classicamente nevoso quest’anno il crinale si presenta completamente spoglio. Le difficoltÃ* aumentano considerevolmente,
senza alcun ometto dobbiamo cercare i passaggi migliori
sia a destra che a sinistra per aggirare i numerosi gendarmi.
stupenda seraccata della Vadrec da Fedoz con il versante N del Disgrazia sullo sfondo
A non più di 100m dalla vetta un intaglio di 3-4m ci sbarra la strada,
utilizziamo così lo spezzone di corda per scendere qualche
metro a picco sopra la Vadrec da Fedoz.
Il passaggio (II+°) è delicato prevalentemente per l’esposizione.
Siamo così in vetta alle 11.15. La vista sulla Val Malenco è
completamente ostruita da un impenetrabile muro di cumuli
che risalgono direttamente da S.Giuseppe per poi dissolversi
sopra di noi a contatto con l’aria più asciutta del versante settentrionale.
panoramica a 180° verso N dalla vetta. Sulla sinistra la Val Fedoz sulla destra la Val di Fez, sullo sfondo l'Engadina, lontanissimo, l'abitato di Sils/Maria
Ghiacciaio del Sissone (a sinistra) e di Vazzeda (a destra)
autoscatto in vetta
Ci consoliamo con il panorama verso nord, comunque notevole.
La discesa si rivelerÃ* molto più intricata della salita. Il progetto era di seguire la cresta NNE integralmente concatenando Piz Guz,Piz Led e Piz Salatschina.
DifficoltÃ* tecniche sottostimate sulla guida CAI e tempistica sfavorevole ci
fanno desistere. Ripercorriamo la cresta fino alla Fuorcla Fex-Fedoz
e da qui scendiamo sulla Vadrec dal Guz. La deglaciazione alpina sta modificando pesantemente le vie alpinistiche, nel suo piccolo anche
la salita al Piz Fora ne sta risentendo pesantemente.
Per mettere piede sul Ghiacciaio dobbiamo superare 10m di ripido detrito misto a ghiaccio, scendiamo assieme al detrito.
Ci leghiamo per superare la terminale nascosta dalla poca e
debolissima neve residua. Trattenendo il respiro riusciamo a superare il tratto difficile e ci troviamo quindi sul ghiaccio scoperto.
Scendiamo a zig-zag aggirando i numerosi crepacci uscendo dal
ghiacciaio prima della ripida lingua. Non troviamo però una via di fuga
sulla sinistra, il detrito poggia ancora su lenti di ghiaccio morto che destabilizzano il pendio. Siamo costretti a risalire e rientrare sul
ghiacciaio che percorriamo quasi fino alla fronte su pendenze di 30-35°.
La Vadrec da Tremoggia, il Piz Tremoggia, la Vadrec da Fex e la lingua della Vadrec dal Guz appena percorsa
Finite le grane iniziamo la lunga diagonale a mezza costa che
ci riporterÃ* sul crinale divisorio fra Val di Fex e Fedoz.
Il terreno è tutt’altro che semplice, superiamo un rock glacier attivo quando ci troviamo di fronte ad un pendio completamente fratturato,
numerosissime trincee in roccia ci mostrano la nicchia di distacco
di un’antichissima frana. Il dissesto è ancora attivo e ci costringe a risalire alcune decine di metri.
Raggiungiamo così il crinale alla cima (quota 2648m).
360° dalla quota 2648 fra Val di Fex e Val Fedoz
Non trovando tracce di sentiero che scendono in Val Fedoz seguiamo integralmente il crinale del Mutt’Ota,meraviglioso balcone sull’Engadina.
Dopo quasi 6 ore di discesa siamo ancora a 2400m.
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bellissimo però!
Franco alla quota 2648
Nel frattempo un bel temporale ci viene incontro dal Julierpass.
Quando inizia a piovere cerchiamo di allontanarci
il più velocemente possibile dal crinale, corriamo velocemente fino al meraviglioso borgo di Isola.
Il temporale è passato lasciando come presagio sdue violenti fulmini proprio sul crinale appena percorso che “sentiamo”
anche sulle tubature di una fontana.
Ci attende ora la mazzata finale,
4km e altri 50m di dislivello per arrivare al Maloja.
Proseguiamo per inerzia rimpiangendo la mountain bike.
Alle 18.15 varchiamo l’uscio di casa dopo 13h30’ di ravanata.
Ultima modifica di Ricky nibi; 16/07/2006 alle 14:16
osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
http://www.youtube.com/elnibi
spettacolo,Grande Ricky,continua cosi![]()
-Adoro la luna piena...e la neve :-D!!! -Odio gli insetti
mio 1°sito:www.naturalagomonti.altervista.org
sito Barby&Luca : www.balconisullealpi.it
Grandiosa impresa !!!!!!!!!!!!!!!!!!
COMPLIMENTISSIMI !!!!!!!!!!!!!!! E bellissime foto !!!!!
Che invidia !!!!
p.s. ma un GPS con le carte precaricate ???
Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo
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why? nessun problema di orientamento! cmq il GPS l'ho dimenticato a casa, volevo vedere i km percorsi:
ho fatto un calcolo km per km sulla cartina e risultano quasi 35! per 1820 m di dislivello![]()
adesso metto un po' di foto glaciologiche nella stanza apposita![]()
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non ho dubbi sulla tua capacitÃ* di orientamento. Ci mancherebbe !!Originariamente Scritto da Ricky nibi
Te l'ho chiesto proprio per sapere con precisione i metri di dislivello ed i km percorsi
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ahh ok, era il discorso sulle carte precaricate che non mi quadravaOriginariamente Scritto da Enrico_3bmeteo
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il GPS l'ho dimenticato ma il SUNTO di mio padre ha funzionato a dovere con il dislivello, unico problema dopo la 12esima ora di cammino si è azzerato il dislivello gita, evidentemente non hanno tenuto conto che qualcuno sta in giro per più di 12 ore![]()
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Certo che 12 ore sono un po' tantine.....mi dovrebbero portare giù con l'elicotteroOriginariamente Scritto da Ricky nibi
Bellissima la gentiana punctata !!!!
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La parete nord del Disgrazia così deglacializzata è davvero inquietante...
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Enrico, va che ho messo qui le foto glaciologiche, discutiamone nella stanza apposita
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=28586
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questo merita la stanza reportages!![]()
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Ci vuole l'Atlantico!
"Per quanto io sia paziente di perturbata con clacson a prescindere, tu mi hai veramente ovombolato il cipollotto aspergicato." Ciao Tub!
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