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E' la seconda volta che polemizzi gratuitamente,senza argomentare in maniera esaustiva cio' su cui si sta dibattendo,soltanto perchè si guardano le cose da un punto di vista diverso dal tuo,questa dimensione di dialogo non l'accetto,pertanto si chiudiamo qua, certe cose non le accetto solo per sentito dire a me piace capire e approfondire a patto che ci sia l'interlocutore disposto a farlo diversamente pazienza,metaforicamente parlando non bevo il bicchiere d'acqua che viene proposto,senza chiedere ne perche' ne per come,o perlomeno non sono abituato a farlo.Senza polemica.Grazie a te seppur per le poche spiegazioni su cui pare hai principi di cui non sei disposto ad aprire nuove frontiere di ragionamento.Personalmente non mi accontento sara' che amo l'illuminismo.Ma è un mio limite lo riconosco.
Caro Nevizio, non era assolutamente mia intenzione polemizzare, se l'ho fatto, e inavvertitamente, sono pronto a scusarmi pubblicamente, mi piace il confronto e mi piace condividere il mio scarso sapere e imparare più che posso.
Ciò che non riesco a capire, perdonami, è una mia mancanza, è l'argomento del dibattere, i test sugli strumenti, come ben ti ha spiegato Raffaello, sono step necessari per poter caratterizzare, calibrare e certificare dei sensori che poi dovranno essere utilizzati in atmosfera libera, un sensore di temperatura può essere calibrato fino ad ottenere precisioni nell'ordine dei centesimi di grado, una volta che si sia sicuri delle sue prestazioni, esso viene testato in atmosfera, con risultati del tutto diversi, un sensore non misura la temperatura dell'aria ma misura se stesso e una quantità indefinita di trasferimenti termici, che in camera climatica non esistono, dato che i sensori vengono tarati in atmosfera adiabatica, all''interno di liquidi e per punti fissi stabiliti a livello internazionale.
In atmosfera libera, un sensore di temperatura, per essere confrontato correttamente, richiede almeno 3 sensori, con caratteristiche di accuratezza, precisione, ripetibilità conosciute, e i risultati vengono mediati al fine di ottenere un risultato quanto più vicino alla realtà, sempre al netto dei trasferimenti terrmici, impossibili da valutare in laboratorio.
I pluviometri vengono testati in camere climatiche con generatori di vento e pioggia artificiale, potrei continuare per pagine e pagine, ma onestamente, ripeto, non sono riuscito a focalizzare il tuo reale problema, quindi sprecherei tempo e annoierei molti
inoltre, qui non si tratta di punti di vista, la metrologia è una scienza quasi esatta, al contrario della meteorologia
Mauro
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Bene mi piace la tua umilta',adesso siamo tornati sul binario che gradisco maggiormente,è tutto molto chiaro cio' che esponi,rimane un mistero tuttavia il motivo per il quale si potrebbe fare questi test in una locazione a norma wmo e perchè ci si debba accontentare della tua,che a norma non lo è,ma se ci dobbiamo accontentare ci accontentiamo se ti rende sereno....basta che teniamo in considerazione l'ampissimo margine di errore dettato dalla locazione in parte compromessa da elementi di disturbo.Il punto è questo,ora non rispondo piu' a questo tema non per polemica ma perchè siamo andati ampiamente fuori argomentazione del topic,che tra l'altro stavo seguendo come tanti con molto interesse.
siamo andati OT, e lo abbiamo fatto entrambi, ma non importa, il confronto costruttivo è sempre ben accetto, in caso contrario sarebbero già intervenuti i moderatori
non ho mai detto che ci si debba accontentare dei miei test, ognuno di noi è liberissimo di farli e ripeterli in condizioni migliori delle mie, sono anzi benvenuti e sarò il primo ad apprezzarli ma finchè non ho raffronti, permettimi di accontentarmi, nessuno deve sentirsi in obbligo di accettarli o di basare i suoi acquisti/scelte sulla base dei miei test
le incertezze, che certamente conosci, sono elevatissime, a prescindere dal contesto, se tali test vengono eseguiti, come nel mio caso, in maniera amatoriale
Mauro
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In merito al discorso vento/pluviometri, sappiamo benissimo entrambi che l'intensità del vento pregiudica il corretto rilevamento, la mia postazione ha probabilmente venti di intensità inferiore a causa degli ostacoli, benissimo, a me interessa sapere come questi, a prescindere dalla loro coerenza con la realtà, influiscono e in che misura
se il mio pluviometro, per essere a norma, e non in un contesto creato artificialmente, come hai detto, dovesse essere posizionato in un luogo totalmente libero da ostacoli, il 90% delle installazioni di pluviometri professionali andrebbe eliminata, penso tu saprai certamente cosa sono i windshield, ebbene grazie ad essi il vento viene frenato e frazionato prima che impatti sul cono di raccolta, quindi ambiente assolutamente artificiale e non naturale
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con stima
Mauro
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