Il problema è che il termostato di questi riscaldatori è posto lontano dalla resistenza e quindi si verifica che misurando la temperatura dell'aria che di certo non viene riscaldata come l'acqua fa sì che il calore della resistenza "spacchi" il vetro dell'ampolla (non essendo in pyrex). Fidati io no ho buttati due di riscaldatori perchè mi dimenticavo di staccarli dalla presa quando cambiavo l'acqua all'acquario!!!
Certo che mi fido della tua esperienza ..... è un dato di fatto !
Però, cercando tra i vari modelli, ho trovato questo della Hydor: Theo 25 W; secondo le specidiche il sistema PTC consente di tenerlo fuori dall'acqua
http://www.hydor.it/it/products/show/7
Volendo si potrebbe collegare una lampadina poco sopra al pluvio La Crosse che riscalderebbe per convezione ed irraggiamento l'imbuto metallico.
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Magari una E14 di quelle affusolate da 25/40 watt protebbe fare al nostro caso ...... male che ci vada, senza scomodare alte tecnologie, il classico cavo riscaldante da 25W con guaina in silicone è sempre pronto.
L'ho tenuto, l'inverno scorso, ammatassato intorno al pluvio originale, acceso tutta una nottata ...... la neve non la fece però il convogliatore è ancora integro
ve lo stavo per scrivere...
perchè pensare a cose strane quando esistono stupende serpentine siliconate completamente flessibili in grado di riscaldare per bene tutti i pluviometri...
io ne uso due (una per ogni stazione) da ormai 2 anni e non mi danno assolutamente problemi... si accendono in automatico quando la temperatura dentro la scatola (posta di fianco ai pluviometri) scende sotto i +5°C...
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Ho proceduto anch'io alla modifica del pluvio (era da tanto che volevo farlo ma la pigrizia...). L'avrei realizzata incollando un imbuto sopra il tubo che avrebbe racchiuso il pluvio creando poi un rialzo verticale dei bordi. Poichè mi è piaciuta l'idea del riduttore (fa perdere meno tempo anche se costa di più) ecco che mi sono lanciato nell'impresa.
Per ora il tutto è fissato in maniera provvisoria. Sto procedendo alla realizzazione delle staffe di fissaggio. Posterò in seguito delle foto.
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Con questa struttura si potrebbero costruire dei pluviometri manuali per il confronto del dato automatico.
Magari applicando un dispositivo di pesata "in loco"
..... il successo di una soluzione è direttamente proporzionale alla seconda potenza della "pappa pronta".
Con la pesata in loco l'unico impedimento sarebbero le 2 operazioni matematiche da fare per ottenere il dato (sottrazione della tara - divisione per 1/10 dell'area)
Chissà
Segnalibri