Si però se con un filo di vento quello Oregon gira e quello Davis no non penso sia la mano di Dio a muoverlo, girÃ* proprio perchè c'è vento.Originariamente Scritto da pisanaccio
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Quando ha fatto raffronti la Davis di Elnino era nuova, ma come detto potrebbbe comunque essere un problema al suo anemometro, bisognerebbe sentire un parere di altri utenti che hanno i 2 anemometri affiancati, e sul discorso "punto di sensibilitÃ*" sono perfettamente d'accordo con te, come ho anche io detto sotto i 10 km/h entriamo in una fascia "critica" per gli anemometri dove la tecnica costruttiva degli strumenti porta a delle differenze rilevanti in termini di discrepanza percentuale.
Con venti moderati/forti nell'anemometro Oregon la sottostima è inevitabile perchè lui "ascolta" ( o conta ) per 5 secondi il numero di impulsi ogni volta che il magnete passa sul reed switch, poi nel 968 al momento dell'invio viene inviato alla console lo spezzone di 5 secondi ( nell'arco dei 14 secondi ) che ha fatto registrare la velocitÃ* maggiore, ma più che una raffica ascoltando per 5 secondi ciò che ne viene fuori è più simile ad una media.
Il Davis ascolta per 2.5 secondi ( potrebbe però essere 2 secondi di tempo di ascolto più 0.5 secondi per elaborare ) quindi è inevitabilmente anch'esso soggetto ad una sottostima anche se decisamente più lieve rispetto all'Oregon.
Ricordo che il concetto di misurazione della velocitÃ* istantanea non esiste, ciò che noi calcoliamo è sempre una media che tenderÃ* ad avvicinarsi alla velocitÃ* istantanea quanto più l'intervallo di tempo di misurazione è piccolo.
Domanda: qual è il principio di funzionamento di un disco opto elettronico?
Se l'ipotesi di Pisanaccio fosse vera (cioè che quelli della Oregon hanno volutamente fatto sovrastimare l'anemometro a velocitÃ* basse) allora potrebbe benissimo essere che l'anemometro oregon sia più sensibile del davis, per esempio magari riesce a misurare vento fino a 1 km/h che però lui legge come 3,6 km/h. Magari l'oregon ha un problema di attrito a velocitÃ* alte e per questo è necessario questo espediente.Originariamente Scritto da Pierpaolo.
Non so quanto sia realistica questa ipotesi, ma non è smentita dalle mie misure.
Come hai giustamente detto il mio anemometro era nuovo quando ho fatto i confronti, quindi non è un problema di manutenzione ma semmai un difetto costruttivo. C'è anche chi mi ha parlato di un periodo di rodaggio, ma ho rifatto la prova dopo 3 mesi e non era cambiato nulla.
La cosa strana è che sopra i 10 km/h funziona benissimo, quindi il problema sarebbe la presenza di un attrito solo a velocitÃ* basse...
Secondo me il motivo è un altro. Negli anemometri provvisti di reed switch ( sia il Davis che l'Oregon ), con un impulso per rivoluzione delle coppette, a prescindere da chi inizia a girare prima, è più facile che vengano campionati correttamente i venti deboli in un anemometro che ha un tempo di ascolto alto rispetto ad uno che ha un tempo di ascolto basso.Originariamente Scritto da elnino
Ti faccio l'esempio dell'anemometro che qualche giorno fa ho ordinato dall'America ( Inspeed Vortex ). Questo ha un tempo di ascolto di 1 secondo ( l'ho preso proprio per questo, è quasi impossibile perdersi le raffiche ) e come sai quello Oregon 5. Con venti molto deboli, affinchè sul display venga riportato un valore, nell'anemometro Vortex deve esserci ALMENO 1 impulso nell'arco di quel secondo, se l'anemometro gira ma nell'arco di 1 secondo effettua solo 3/4 dell'intera rotazione, il display continuerÃ* a visualizzare 0. L'anemometro Vortex ha 3.4 mph per rotazione, quindi vuole dire che inizia a rilevare solo a partire da 5.5 km/h.
Nell'anemometro Oregon invece è più probabile che anche girando debolmente nell'arco dei 5 secondi vengano inviati 2 o 3 impulsi che interpreta come 3.6 km/h.
Il problema negli anemometri ad altissima frequenza di campionamento può essere risolto ponendo un impulso per mezza rotazione anzichè per intera.
E' chiaro che anche facendo questo discorso poi dipende sempre da cosa l'anemometro interpreta in termini di velocitÃ* per ogni impulso ( la famosa tabella per le WMR ) ed ovviamente dalla sensibilitÃ* delle coppette a girare.
Dimentichi che con vento debolissimi l'oregon girava e il davis no!Originariamente Scritto da Pierpaolo.
Originariamente Scritto da elnino
Forse in questa sarabanda di interventi mi sono dimenticatoi di dire che a volte le coppe pur girando piano piano non producono corrente o tensione quindi indice a 0
La Davis è così .. essa è tarata ...perchè inizi a misurare da 1 - 2 nodi. ha un motorino che produce tensione o corrente..e non ha un disco opometrico.
FGorse trovato il dilemma .. se l' oregon gira con venti debolissimi < di 1 nodo...e indica subito.. il valore dichiarato non è esatto..perchè il ricevitore parte da 1 nodo..
non so però per i km/h..![]()
La oregon ha i decimali..???
pisanaccio
La oregon misura a partire da 1 m/s con risoluzione di 0,2 m/sOriginariamente Scritto da pisanaccio
Un'altro elemento da tenere in considerazione, al di lÃ* delle performance tecniche, è le problematiche di progettazione dei sensori, e più in generale della catena strumentale, legate a loro volta alle tipologie costruttive.
Faccio un esempio con un problema comune, specie per gli anemometri: in fase di progettazione si tiene sempre conto di quella che viene definita "l'incertezza del dato"; ad esempio, per un anemometro a coppe con reed switch, può verificarsi una parziale rotazione artificiale, supponendo di essere in assenza di vento, dovuta ad un grosso insetto o un piccolo volatile. E' evidente che in questi casi estremi la rotazione dell'anemometro (in questo momento non ci interessa se piccola o grande) è casuale e non ripetitiva. Proprio per evitare di acquisire come "dato" questi "spostamenti" anomali dell'anemometro si utilizzano diverse tecniche che vanno dal tempo di campionamento doppio a quello di rilevamento (giÃ* ne abbiamo discusso) ad altri che fanno uso di controlli quali cicli di isterisi, "ritardi" elettronici o tempi di rilevamento sufficientemente lunghi. Per questi motivi, a paritÃ* di qualitÃ* strumentale, si verifica (non è una regola, è una tendenza) che più è basso il tempo di campionamento e più l'anemometro "soffre" a rilevare i venti deboli; viceversa è molto sensibile per i venti forti.
Ciao, Alessandro.
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www.meteosmad.it
La risposta al dilemma sta nel mio post della pagina precedente, dipende dal tempo di ascolto, se anche girando nei 2.5 secondi non compie una rotazione intera ed il magnete non passa almeno una volta sul reed switch mandando il primo impulso al contatore sulla console verrÃ* visualizzato il valore "0". Questo è il limite degli anemometri con reed switch, medio alta frequenza di aggiornamento e solo 1 impulso per rivoluzione.Originariamente Scritto da pisanaccio
Poi può benissimo darsi che ad esempio 3 rivoluzioni nell'arco dei 5 secondi l'Oregon li interpreti come 3.6 km/h mentre in realtÃ* sono 1 o 2. Di certo come detto in termini percentuali l'errore è si vistoso ma in senso assoluto è molto piccolo ed assolutamente normale con anemometri amatoriali provvisti di reed switch.
L'ho scritto alla fine, "ed ovviamente dalla sensibilitÃ* delle coppette a girare", il mio discorso come detto in linea di massima vale, poi c'è la sensibilitÃ* dello strumento a girare e che velocitÃ* interpreta per gli impulsi a determinare la bontÃ* con venti deboli.Originariamente Scritto da elnino
Nel sensore della Lastem è montato un sistema tachimetrico; quest' ultimo è costituito da un disco rotante a 72 tacche con lettura optometrica (trattasi di un fotodiodo posto sopra ed ad una determinata altezza dal disco). Il segnale elettrico è costituito da una serie d' impulsi con frequenza proporzionale alla velocitÃ* del rotore, montato sopra il trasduttore (corpo) del sensore.Originariamente Scritto da Pierpaolo.
Il sensore della Thies ha il sistema di rilevamento uguale..potrebbero però variare il numero delle tacche..e/o la loro forma..
Ti vorrei portare un altro esempio circa la soglia di sensibilitÃ*
Lastem.. inizio a ruotare da 0,02 m/s soglia di misurazione sul display 0,02 m/s .. considerando solo la velocitÃ*..
Se invece considero con la velocitÃ*, pure la direzione.. allora ho un' altra finestrella che mi dice calma fino a 0,29 m/s
infatti con velocitÃ* 0,30 m/s mi appare sul display dove c' era scritto calma sia la velocitÃ* che la direzione questa è la vera soglia di partenza dello strumento.
Mi spiego meglio
Rilevamento delle 8,00 del...
Angolo vento .... 60 <°
Vel vento........0,12 m/s
Dir. vento .......Calma
Rilevamento delle 9,00 del....
Angolo vento .....95 <*
Vel. vento........0,33 m/s
Dir. vento...........E
Questo perchè la Ditta intende fino a 0,3 m/s calma
E' una centralina per rilevamenti ambientali.. e non rispetta i limiti minimi che vengono imposti dalla O.M.M. che per calma di vento intende una velocitÃ* al disotto dei 3 nodi..
Ho pure un vecchio anemometro autogeneratore della Siap la cui soglia di partenza e misurazione è di 3 nodi. In allegato..
A destar si vede il ricevitore della direzione del vento autocostruito e con trasmetttitore tipo Siap. Farò una foto e la posterò..
Siccome oggi giorno abbiamo strumenti sempre più precisi e sensibili.. che certe regole andrebbero rivedute.
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Ultima modifica di pisanaccio; 10/05/2006 alle 21:37
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