Come per il Met-one 076b ho pensato di aprire un post apposito anche per il nuovo arrivo, si tratta dell’Apogee TS-100
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Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad uno schermo a ventilazione forzata, espressamente pensato per il settore professionale, eppure, già al primo impatto, capiamo immediatamente di aver a che fare con qualcosa di totalmente diverso rispetto al Met-One.
A fronte del poderoso imballo di quest’ultimo, del peso di svariati kg, l’Apogee mi è arrivato in un imballo unico e compattissimo, poco più grande di quello di un davis 7714 e del peso di poche centinaia di grammi.
notare il raffronto con la solita pistola termometrica
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All’interno i componenti sono solamente 2, il cilindro principale, non concentrico, ed il cappello superiore di chiusura che ospita anche la sede di fissaggio al palo (anche questo schermo, come il Met-one prevede il fissaggio su palo orizzontale)
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Troviamo inoltre una bustina contenente la ferramenta di fissaggio al palo, in acciaio inox e decisamente di alta qualità, i distanziali in teflon necessari al corretto distanziamento del piatto superiore, un paio di fascette
In altra busta le door, lo schermo prevede che la sonda non venga infilata come solitamente avviene dall’alto, ma lateralmente tramite un foro obliquo comunicante con la camera sensore.
Tali door vanno ad avvitarsi con un singolo scatto nel foro di apertura consentendo un facile montaggio/smontaggio della/delle sonde.
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photo_2018-11-20_15-07-51.jpg Ho scritto sonde di proposito, le door che possono essere ordinate come accessorio prevedono fino ad un massimo di 4 sonde, rigorosamente professionali, nel mio caso ho chiesto delle door chiuse in modo da da poterci adattare le sonde di mia preferenza, il materiale delle door è facilmente lavorabile con una fresa di precisione.
Sulla parte superiore del cilindro è posizionata la ventola, si tratta di un componente di piccole dimensioni, esattamente 60mm, non riporta caratteristiche, si tratta di un componente custom, con grado di protezione IP55, quindi protetto per polvere e getti d’acqua ma NON per immersione contrariamente alla ventola del met-one, viste le dimensioni standard della ventola credo che eventuali sostituzioni con prodotti di diversa tipologia non comportino alcun problema.
photo_2018-11-20_15-07-52 (2).jpg La ventola è direttamente collegata ad un cavo multipolare di 5mt, multipolare perché la ventola ha la capacità, se collegata ad un sistema di rilevamento in grado di gestirla, di variare regime di rotazione e portata in base a caratteristiche predeterminate dall’utente.
Stupisce, in generale, il senso di minimalismo, a fronte di una complessità costruttiva non indifferente nel Met-One, qui ci troviamo di fronte a quanto di più semplice ci si potrebbe aspettare, alcuni aspetti lasciano addirittura perplessi, come ad esempio l’inlet inferiore totalmente aperto, nessun filtro, nessun complesso sistema di protezione, il fondo del cilindro lascia a vista ventola e sensore.
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Ovviamente tutto questo è solo la parte iniziale dell’analisi dell’Apogee Ts-100, come per il Met-One seguiranno ulteriori approfondimenti relativi alle fasi di posizionamento sensori, installazione e, a seguire, ovviamente risultati dei primi test.
Spero di non avervi annoiato
Mauro
Ultima modifica di capriccio; 20/11/2018 alle 20:15
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Eccellente!!!
Cavolo Mauro il tuo giardino diventerà un vero e proprio centro di ricerca della WMO!!![]()
Toccherà venirti a trovare!!! ahaha
PS: L'apogee risponde a criteri costruttivi un po' diversi rispetto al MetOne, se vogliamo più moderni. Il fondo totalmente aperto è in linea di principio la soluzione che meno va ad influenzare la misura della temperatura dell'aria nella sua essenza, non essendoci elementi che si possono riscaldare andando ad influenzare lo strato limite d'aria a contatto con esso. Ottima l'idea della schiuma isolante nel corpo dello schermo, buono l'inlet molto stretto (riduzione dell'angolo solido visto dal sensore). Con una costruzione del genere risulta estremamente importante avere un sensore estremamente piccolo, come il termistore dell'apogee stessa o pt100 sottili sottili o robe similiQuesto in quanto la radiazione riflessa dal terreno entra in questo caso direttamente sul sensore facendolo scaldare, e siccome si è visto che la radice quadrata dell'errore di temperatura dovuta all'irraggiamento dipende dal diametro del sensore, l'ipotesi fatta in precedenza diventa fondamentale.
Non vedo l'ora di vedere il super setup!!!![]()
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Grazie Tommy, considerazioni più che corrette, difatti al momento mi fermo, lavorerò esternamente solo per alimentazione e palo orizzontale, per il resto mi devo dedicare alla scelta del corretto sistema di rilevamento, proprio per i motivi che hai esposto, che conosco perfettamente NON posso usare sensori commerciali, seppure di alto livello, ma obbligatoriamente pt100 a 4 fili, il problema non è dei costi delle sonde in se, ma di tutto ciò che sta poi a valle, si richiedono sistemi di datalogging molto evoluti e performanti, vediamo cosa riesco a combinare
il problema riguarda proprio l'apogee, con il met-one potrei permettermi sonde ben più comuni, seppure sempre con elevate doti di accuratezza, qui no
Mauro
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Ciao Mauro,
grazie per aver aperto il thread. Anche io ho ricevuto un apogee.
E' da qualche giorno che sto mettendo su un setup che possa ricevere in input la sonda ST-110.
Lo schermo Apogee è professionale e quindi la ventola ha tutto ciò che c'è da aspettarsi:
1) regolazione velocità
2) lettura velocità
La ventola ha le stesse caratteristiche di quelle da PC di ultima generazione:
La velocità si cambia immettendo un segnale PWM a circa 20KHz
La lettura si basa su un tachimetro alimentato da una tensione fino a 30V
La sonda ST-110 invece, è un termistore con tensione di eccitazione, consigliata di 2.5v con output in mV
Il mio setup quindi, deve prevedere:
1) alimentazione 12v per ventola
2) alimentazione 2.5v per sonda
3) lettura mV per sonda
4) generatore PWM 20KHz
5) lettura tachimetro
In più aggiungerei un piranometro per leggere la radiazione solare che servirà per decidere quando abbassare la velocità della ventola...
magari anche un anemometro.
DSC_0086.JPGDSC_0087.JPG
Nei prossimi post vi spiegherò cosa fanno quei moduli e come si utilizzano.
Nelle immagini vedete le connessioni da sinistra verso destra: schermo solare, sensore ST-110, piranometro, spazio libero per anemometro.
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Ecco la sonda inserita nello schermo.
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Il sensore di temperatura da me scelto è un ST-110. Si tratta di un termistore.
Per la differenza con gli altri sensori di temperatura vi rimando a questa pagina:
Come funziona un Termistore? | OMEGA Engineering
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Per l'installazione mi serve ancora il modulo che genera la pwm.
Per ora siamo alla scrittura del software che gestirà la stazione meteo.
Poi invierò i dati su internet.. Vedremo come
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