la terra , il suolo sono superfici di condensazione, infatti con la nebbia e con la rugiada il suolo si presenta bagnato; tali fenomeni danno una quantità x che a mio parere va rilevata per il semplice fatto che si è manifestata.
un saluto
[URL="http://www.associazionebernacca.com"]www.associazionebernacca.com[/URL]
[URL]http://80.67.219.5/axis-cgi/jpg/image.cgi?resolution=320x240&dummy=1193161100815[/URL]
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
come potrebbero essere rilevati in maniera corretta gli effetti derivanti dalla nebbia e dalla rugiada? ritengo corretto che vadano rilevati , ma se il pluviometro non può andar bene per i motivi da te citati sarebbe interessante sperimentare nuove tecniche di rilevamento ( leggendo molti tuoi post vedo che la cosa di piace ) .
Con stima max
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Non sono certo la persona più titolata per dettare i criteri e le modalità tecniche per definire in maniera definitiva uno strumento e delle regole ad hoc ma forse le riflessioni che ho scritto in questo tread potrebbero suggerire la costruzione di un misuratore dedicato. Ripeto, secondo me può essere valido il meccanismo di misura (bilancino e reed) ma va definita nelle sue caratteristiche la superficie di condensazione.
Forse sarebbe il caso di scrivere magari a qualche organizzazione meteo internazionale per esprimere i nostri dubbi in merito. Non so.![]()
Ultima modifica di Conte; 15/11/2006 alle 15:59
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saluto tutti scusandomi per la mia lunga e purtroppo forzata assenza, probabilmente il mio smalto si è un pochino perso ma quello di cui si sta parlando non è un semplice sensore di bagnatura fogliare come quelli utilizzati in agrometeorologia?
a titolo di esempio:
http://www.salvarani.com/img_db/sche.../6420_spec.pdf
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Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
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Ma....la quantita' di "nebbia" che andiamo a misurare non è quella condensatasi all'interno del pluvio , ma quella esterna in sospensione ,quindi è pur sempre un accumulo se pur misero di acqua!!?? o no??
Saluti
Daniele C.
Concordo pienamente, ma considerando che la misura viene espressa in un valore variabile di intensità in base alla saturazione del sensore, potrebbe essere possibile calcolare una formula di conversione che possa mettere in correlazione l'intensità della saturazione con la durata della stessa al fine di calcolarne un valore quantitativo.
non so se ho reso l'idea, ma forse ho inanellato una serie di castronerie![]()
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