Originariamente Scritto da
gianni56
Ciao a tutti e ben felice di uppare un post cruciale del buon Matteo
..cruciale perchè è il momento stesso che lo impone e perchè è giunta l'ora di annusare i primi aromi del minestrone teleconnettivo, fatto di ingredienti in buona parte diversi rispetto ad un anno fa, ma dal sapore non proprio marcato e non tutti perfettamente omogenei per le esigenze del nostro palato. Non ho nulla da aggiungere sugli ingredienti,ma mi preme rimarcare come sia molto utile ,in un contesto di tiepide forzanti ,mantenere l'attenzione sul vicino atlantico, non per banalizzare l'argomento inducendo a non spostare il naso oltre la porta di casa, ma per non commettere l'errore di sottovalutare il tocco finale nel minestrone, che poi ne determina il reale sapore finale. Lo scorso anno si dava per scontato un azzorriano piuttosto invadente e reattivo ed invece ha brillato per la sua assenza. Mi ricordo che in autunno lo ipotizzai, in buona compagnia di Fabio , se non erro, adducendo un panorama di
SST del tutto anomale, molto stemperate e livellate alla radice del subtropicale, con totale assenza del dipolo TNA+ TSA-, notando come la corrente equatoriale verso il Brasile piegasse decisamente più a sud del golfo del Bengala, e come pure si fosse invertito in negativo il segno ,da lungo predominante, delle anomalie a ridosso della Mauritania.. questa la reanalisi delleanomalie invernali
dec feb.png
...ebbene, tardivamente si è notato come la radice della pulsazione atlantica fosse troppo decentrata verso i caraibi, e quindi la sua propulsione troppo debole e forzatamente stirata, quasi l'esatta rappresentazione delle anomalie consuntive sopra raffigurate. In più, gettando periodicamente lo sguardo alla mappa planetaria dei venti di superficie, ho sempre notato un nastro ben teso, un Canarie-Caraibi express, che , guarda caso, andava a sposarsi benissimo con la zonalità medio-alta.
Ne conseguiva, per bilancio geostrofico, un azzorriano poco propenso ad elevazioni, ma nel contempo ben solido e fermo in trincea, nella sua posizione schiacciata ma inamovibile.
Il risultato finale era che anche qualora si uscisse dallo schema
PNA- (indotto dall'anomalia di gpt semipermanente sull'alaska e mare di Beaufort) le brevi impennate del
PNA, invece di indurre una modulazione ampia d'onda, hanno rimbalzato su un materasso atlantico molto rigido, che le ritrasmetteva a frequenza maggiore ed ampiezza minore, a molla rigida, con scivolo verso l'Europa e mediterraneo..ecco il motivo di una perenne vulnerabilità estiva come continuum delle stagioni precedenti.
cos'è cambiato in atunno?
ott.png
molto in Pacifico sia nel nord che in zona
ENSO, un pò meno in atlantico, ma con significative modifiche,spiccatamente sul basso comparto orientale a ridosso del nordafrica..ed in effetti, guarda caso, il Mauritania + si rsipecchia perfettamente nella pur modesta pulsazione subtropicale a ridosso dell'atlantico Iberico, con range del pendolo potenzialmente anche più ad est..e quella, badate rischia di essere una saracinesca,non rigidissima,ma predominante, con effetti diretti sul segno dell'
EA.
Altra considerazione complementare... si rafforza la sacca centrale atlantica, che ha proposto (e propone) un tripolo di tipo verticale..combiniamo il
PNA+, ed abbiamo così l'
EA+ trascorso autunnale, che si è ben posto in parallelo col SAI e con l'estensionennevosa eurasiatica di cui si è tanto parlato..
Ora però le cose cambiano in quanto il
VP comincia a girare ed il getto alto comincia a spingere abbassandosi di latitudine. Infatti , in ossequio alle
SST atlantiche comincia a tosare l'
EA+ e tende a guadagnare degli scivoli inclinati ad onda media..non a caso il determinismo nel long emedio range tende a spostare (già da giorni) in alto il segno dell'
AO, ma con un
VP leggermente schiacciato in ellissi e con l'asse passante per il centro atlantico,a conferma dei presupposti annunciati
gfsnh-0-300.png
di buono c'è che quella posizione assorbe la vorticità del canadese verso il centro atlantico, e nel contempo, spanciandosi, riesce in qualche modo a trattenere la zonalità atlantica in area pre-continentale..siamo in una fase cruciale di trincea, poichè il permanere della sacca fredda continentale, sia di tipo perturbato che da inversione termica, è un fattoreprimario di resistenza alla divergenze di cui "si nutre" il
JS..
vi sono le condizioni per uscire da questo accorpamento e sperare a quelcosa di più che ad uno stiracchiamento del
VP con asse favorevole?
.. per ora la vedo dura, anche perchè nel medio leinduzioni stratosferiche certo difficilmente si contrapporranno allo status quo
gfsnh-10-312.png
Segnalibri