Re: Analogie di fine stagione: Final Warming 2014 vs 2015
Il FW di quest'anno ha ben poco di analogo con quello dello scorso anno per quel che concerne intensità e tempi. Forse l'unica analogia sta nel fatto che entrambi sono stati piuttosto insoliti, ma per nulla rivoluzionari.
Alcune puntualizzazioni:
a) il FW 2014 è avvenuto tardivamente (LATE) e non è stato Major (*FW). L'aspetto insolito della scorsa fine del VP invernale è stata la sua dinamica: l'inverno 2013/14 non ha visto nessun Stratwarming di tipo Major nel cuore dell'inverno (no MMW) ma l'unico potente evento si è verificato alla fine di marzo e poteva in effetti diventare un *FW di tipo EARLY. Poteva essere un evento finale, ma non lo è stato (come descritto bene nell'articolo di riferimento) perché dopo questo evento il VP ha ripreso vigore per alcune settimane e non c'è stata la sua morte stagionale. VP che è invece passato alla sua fase estiva (FW) solamente nella seconda metà di aprile. Dunque, nel 2014: FW LATE, ma nessun *FW.
By the way: è dal lontano 1989 che non ci sono più eventi finali di questo tipo (quando fu precocissimo e avvenne addirittura nella terza decade di febbraio).
b) secondo la statistica tenuta dalla FU di Berlino (FUB), negli ultimi 60 anni abbiamo avuto 14 eventi di *FW (2 in febbraio, 10 in marzo, 2 in aprile), in media uno ogni 4.3 anni, anche se la loro distribuzione nel tempo non è per nulla regolare e questo evento manca oramai da ben 16 anni.
Ogni evento di *FW si è tradotto, in pratica, in un anticipo dell'inizio della circolazione stratosferica estiva (FW EARLY): in 12 casi su 14 la cosa è ovvia, i due casi di aprile (1976 e 1982) sono avvenuti ad inizio mese, dunque prima della data limite che la FUB sancisce come la data media dell'azzeramento dei venti zonali stratosferici a 30 hPa e a 60°N (9 aprile). L'altro gruppo (Black et al.) considera invece la media zonale a 70°N dei venti stratosferici a 50 hPa (media mobile dei 5 giorni in cui il vento si azzera e non ritorna a superare i 5 m/s fino al successivo autunno) e per questo secondo gruppo la data limite è ovviamente un po' più avanti nel calendario (14 aprile).
c) il 2015 potrebbe essere stato il primo anno a presentare un evento di *FW (il primo dopo ben 16 anni) con ritardo nell'inizio della circolazione stratosferica estiva (*FW LATE), almeno secondo la classificazione della FUB. Infatti il FW 2015 è stato sia di tipo maggiore (∆T ≥ 30 °C in una settimana a 10 hPa e inversione dei venti zonali occidentali a 60°N) che pure di tipo LATE.
Applicando la classificazione di Black et al., il *FW sarebbe avvenuto in media ± 1 giorno, ma ad ulteriore conferma del fatto che questo possa essere definito un *FW di tipo LATE c'è il fatto che la configurazione barica nella troposfera europea di aprile sia stata molto più simile a quella che accompagna questo tipo di FW rispetto a quella che si innesca dopo i FW precoci, perlomeno sulla parte occidentale. Schermata 2015-04-18 a 21.52.43.jpgWX3f8SRzkJ.png
d) un recente lavoro (Hu et al. 2015) mostra come i FW di tipo LATE siano molto più frequenti dopo inverni connotati da un VPS piuttosto disturbato (da un'attività d'onda intensa e frequente) e che ha avuto eventi di SSW (o MMW), mentre quelli EARLY di solito tendono a succedere ad inverni con VPS piuttosto intenso, chiuso e poco disturbato (da un'attività d'onda poco intensa e frequente) e che non ha avuto episodi di SSW (o MMW). Dopo inverni come quello appena trascorso (con evento di Minor Warming a gennaio, anche se quasi Major) aumentano le chances di avere FW in media-periodo. Schermata 2015-04-18 a 22.44.10.jpgSchermata 2015-04-18 a 22.54.29.jpg
e) in ordine al prosieguo, non conta tanto se il FW sia stato normale o Major. Al di là di interessanti speculazioni di natura teorica (come quelle suggerite per es. da mat), quello che si sa è che un FW (di qualsiasi tipologia esso sia) tenda a condizionare la circolazione troposferica delle successive settimane (la prima decade di aprile è uno dei due periodi durante l'anno nel quale la persistenza intramensile della NAO è più bassa e vicina a 0).
Insieme alla variabilità interna e ad influenze remote date da altri aspetti (per es. SSTA, copertura nevosa, umidità dei suoli...), il FW condiziona l'evoluzione della AO e della NAO nel seguente modo generale: Schermata 2015-04-18 a 22.27.21.png
Teniamo conto però che AO e NAO del periodo fra fine primavera e inizio estate non corrispondono necessariamente alla struttura bipolare che conosciamo applicata alla stagione invernale. Per es. il famigerato regime di tempo numero 3 è una risposta euro-atlantica ad una situazione di NAO- in condizioni di blocco groenlandese.
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