I Gm (direi tutti) nel long fanno riflettere sulle tempistiche che l'onda Atlantica avrebbe a disposizione per potersi strutturare in blocco dinamico.
Sembrerebbero limitati ad 8/9 gg. dopodiché la fase di rimando di una stratosfera ancora davvero fredda potrebbe limare le velleità della Rossby trasformandola in un'imponente onda di calore ma con caratteristiche maggiormente dinamiche e plasmate dall'azione del vortice canadese.
Gli scenari in tal senso sono diversi ed è impossibile valutarne la fattibilità a priori in quanto si va dal gelido rientro continentale alla maggior invadenza zonale benché verosimilmente con caratteri di temporaneità.
Scenari alla peggio comunque molto mobili e con una forte reattività dell'anticiclone atlantico.
Presto comunque per togliere (in positivo / negativo) il punto di domanda al titolo del thread
Matteo
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
gran colpo d'occhio Lorenzo
Nel momento in cui le dinamiche di blocking introdotte da Matteo iniziano ad essere determinate da ECMWF e supportate delle sue ENS con sempre maggior insistenza, possiamo dire che il vero cambio di marcia avverrebbe se la goccia artica che vediamo scendere nella 120 e 144h direttamente dal Polo Nord, prendesse un giro "stretto" in Atlantico in pieno EA jetstreem negativo cioè non andando a pescare troppo nel mezzo (fino a piantarvisi). Sarebbe un bel poker d'assi dopo il tris AO-/NAOdeb-/PNA++ a cui accennavo l'altro ieri
Originariamente Scritto da 4ecast
I'm hoping you are reading this blog outside enjoying the wonderfulness of the weather wherever you may be.
Always looking at the sky
Ottimo ragazzi.
Proviamo ad aggiungere un elemento di problematicità deterministica.
Pur rendendomi conto della difficolta da parte dei gm anche nell'individuazione delle esatte dinamiche a livello generale, non è proprio per noi un dettaglio quello di tenere d'occhio la goccia subtropicale atlantica.
La velocità della relativa corrente a getto (in genere piuttosto vivace durante El Nino e specialmente nelle fasi di vp disturbato) mette qualche patema ai modelli che ne interpretano con difficoltà i movimenti e le determinazioni ne risultano fortemente condizionate specialmente se dobbiamo guardare come in questo caso l'area italico-mediterranea.
Non ho ancora gli spread base ecmwf ma quelli gefs 00 sono piuttosto eloquenti nella loro caoticità così come anche l'approccio di ecmwf (visibile nelle dinamiche ufficiali delle singole corse) in tal senso pare non essere privo di pensieri...
Lo spago medio ens ti dice che l'aggancio ci sarà e di conseguenza un ritardo nella traslazione del promontorio che deriva proprio dal temporaneo sprofondamento della masse artica.
Ma vale qualcosa in queste condizioni?
Edit. comparazione a 192 h tra modello inglese e americano base ens:
Ultima modifica di mat69; 07/01/2016 alle 09:28
Matteo
Bisogna modificare il titolo .... blocking in mirage
A parte gli scherzi cosa pretendiamo se ci sono ancora forti nuclei di vorticità sull'Atlantico tropicale e conseguenzialmente usciamo da un EA che è a livelli storici? Non ci sono i presupposti per un blocking sull'Atlantico e quindi di conseguenza la costruzione di un wave-3-pattern non s'ha da fare... posso capire che una avvezione continentale è possibile vederla negli storici, ma qui è diventato difficile pure vedere una irruzione artico-marittima
Altro giro altra corsa... mi sa che dobbiamo aspettare la fine di questo episodio di ondulazione (20-22 gennaio) e vedere cosa viene fuori dopo...
Se vogliamo .... celiare va tutto bene
Io di... mirage di questo genere vorrei vederne molti di più
Posso più che altro capire le tue paure circa la tenuta della radice del blocco dovuta non tanto (in questo caso) ad un problema di EA+ (che in condizioni di reiterazione potrebbe venir risolto) ma di Enso+/WQbo che se accompagnate poi da AO troppo negativa potrebbe non accontentare tutti i territori in maniera "democratica".
Ultima modifica di mat69; 07/01/2016 alle 10:27
Matteo
Citta' di Castello(PG):
http://www.tifernometeo.tk/
Con questa roba qui, e io sarei contento per te se non altro per tutto il lavoro e la passione che ci metti in ogni tuo post, vengono accontentate ai limiti il Nordovest e l'Appennino. Però da ondata di freddo e questa roba ne passa di acqua, anzi di freddo sotto i ponti
un abbraccio
Diciamo, caro Fabio, che è bene non essere troppo precipitosi in una dinamica che deterministicamente parlando presenta non poche difficolta ad essere inquadrata da parte dei modelli.
Poi sulle tempistiche non si discute soprattutto per il fatto che si sta parlando di una dinamica artica e che quindi richiede insistenza per poter portare i propri frutti.
La strada è ancora lunga e non del tutto priva di ostacoli
Matteo
Direi Mat le GFS , lasciando stare la media, come variabili siamo messi meglio.
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