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    Brezza leggera L'avatar di SummerSun
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    Predefinito L'ondata di calore del luglio 2023: un resoconto personale

    Da tempo curo un diario meteorologico cartaceo che sto gradualmente digitalizzando. Ne approfitto per pubblicare il mio racconto personale dell'ondata di calore più forte della Storia, quella del Luglio 2023, con l'augurio che rimanga l'ondata di caldo più forte per tanti anni ancora.

    Capitolo 1: un inizio fresco
    Dopo un complessivamente normale inverno e inizio di primavera, il mese di maggio si presenta come insolitamente freddo e temporalesco. Il tempo è uggioso, se non piovoso, quasi ogni giorno, con suono di tuoni anche molto forti che accompagnano i pomeriggi.
    Le temperature fanno fatica a salire sopra i 20°C. Il mese di maggio chiude 2°C sotto la norma, lasciando il posto ad un giugno che segue la stessa falsariga: temporali, raffiche di vento audaci, tuoni pomeridiani. Fra gli appassionati meteo, prende piede l'idea che che forse l'estate in arrivo potrebbe essere... fresca. Sarebbe una sorpresa gradita, visto l'andamento delle estati degli ultimi anni. Infatti è dal 2017 che ogni singola estate si conclude sopramedia, per cui alla vista della possibilità concreta di un'estate in controdendenza, ogni meteoamatore che si rispetti inizia a fantasticare.

    Capitolo 2: la ripresa
    L'illusione che anche giugno potesse finire sottomedia si dissipa circa dopo metà mese, quando le temperature cominciano a salire pian piano. I più saggi fra i meteoappassionati non sono sorpresi: fin dall'ondata di freddo del maggio 2004, nella quale le minime scesero a livelli invernali, è diventata un'abitudine, per il nostro clima, sfornare sottomedia importanti a maggio. Ciò, naturalmente, non è correlato con l'andamento dell'estate che segue. E' capitato innumerevoli volte che ad un maggio freddo seguisse un'estate calda. Quest'anno sembra che il sottomedia si sia protratto anche fino alla prima parte di giugno, fornendo a molti l'illusione che si sarebbe trattato di un pattern più duraturo. L'illusione è svanita con l'arrivo del primo, timido, episodio di calore dell'anno, che avviene proprio attorno al solstizio d'estate. Questa piccola ondata di calore, con una massima di 34°C, dura solo quattro giorni, prima che le temperature rientrino nella media. Ma basta e avanza per evitare che giugno finisca sottomedia: infatti, il mese chiude in perfetta media '81-10.
    E va bene. Forse questa non sarà un'estate fresca. Ma almeno potrebbe essere un'estate nella media, no? Già il primo mese è finito in media, magari anche gli altri due, chi lo sa?

    Capitolo 3: il crescendo
    Luglio inizia in modo usuale, con le massime nei primi giorni che si mantengono fra 29°C e 31°C, e minime tropicali ma non afose. Sulla costa calabra è abbastanza normale che si verifichino minime sopra i 20°C in piena estate. Per chi ci è abituato, non è affatto male, ammesso che ci sia anche quella leggera brezza mediterranea che consente al corpo di rinfrescarsi dal caldo del giorno e addormentarsi in modo confortevole.
    In questo momento, però, i centri di calcolo cominciano ad impazzire. Pian piano, i modelli si allineano su un'unica tendenza, ovvero l'arrivo di un'ondata di caldo di tutto rispetto nel medio termine.
    10 luglio: la massima sale a 34.5°C. Ok, è caldino! ma in un certo senso non è terribile. La stagione balneare sta cominciando, nulla di meglio di una giornata caldina per godersi la spiaggia.
    12 luglio: La carta della temperatura a 2m mostra un accumulo di calore considerevole sulle coste della Tunisia. Basterebbe una decisa risalita di venti meridionali per portare quel calore qui da noi. Speriamo di no...
    13 luglio: la persistenza di venti meridionali sostenuti ci porta ad una massima di 37°C. Ok, qui si comincia un po' ad esagerare. Va bene, dai, siamo in estate. Non pensiamoci.
    Una caratteristica tipica dell'estate meridionale è la presenza assordante di cicale. Uliveti e pinete sopratutto pullulano di cicale che cantano a squarciagola durante tutto il corso della giornata, fermandosi solo alla sera, per cedere il turno ai grilli. Le cicale cantano più forte qauando fa più caldo, infatti oggi le sento gridare a squarciagola, le sento anche mentre sono immerso sott'acqua!
    14 luglio: la massima è 35°C. Comunque ancora caldo, e le cicale ancora gridano, però è una massima inferiore a quella di ieri. Do quindi per scontato che ieri fosse il picco dell'ondata di calore di cui tutti avevano paura, e che da oggi in poi le temperature rientreranno gradualmente nella norma.
    19 luglio: la massima è ancora 35°C... ovvero la temperatura non si è ancora abbassata. In realtà, più tempo dura questa ondata calda, più l'umidità si accumula nell'aria, causando un'afa sempre maggiore e temperature che faticano a scendere di notte. Stanotte la minima è stata di 26°C, tutt'altro che piacevole, anzi!
    A questo punto, i modelli sono concordi sull'arrivo di un'ulteriore fiammata calda.

    Capitolo 4: la canicola
    Il termine "canicola" designa generalmente i giorni da fine luglio alla metà di agosto, che sono generalmente i più caldi dell'anno. Ma questa volta la canicola è arrivata molto prima del previsto.
    La notte del 20 luglio, la temperatura non scende sotto i 28°C. Ovviamente non ho dormito molto stanotte. Mi sveglio appiccicoso per via del sudore. Già dall'alba, la temperatura comincia a salire, e salire, e salire... finché non si ferma poco sopra i 38°C! le cicale fuori fanno un chiasso assordante! Era da un paio d'anni che non faceva così caldo, per cui tocca iniziare a prendere delle precauzioni: magari invece di passare tutta la gironata all'aperto, meglio andare in spiaggia verso metà pomeriggio, quando fa più fresco.
    21 luglio: un'altra notte senza sonno. La temperatura massima raggiunge i 39°C! Il cielo ha perso il suo colore tipico, l'azzurro Celentanesco che tanto contraddistingue l'estate italiana, e ha assunto un tono bianco lattiginoso dovuto alle polveri sahariane in sospensione.
    22 luglio: stanotte ho dormito un po, ma continuavo a svegliarmi in una pozza di sudore. Il ventilatore puntato addosso aiuta, ma è rumoroso.
    Oggi c'è una manifestazione in città. E' stata rimandata al tardo pomeriggio per il calore eccessivo. Alla fine di essa, tornando a casa, ho notato che le gomme delle auto lasciavano più facilmente l'impronta nera sull'asfalto. Torno a casa e controllo la temperatura, accorgendomi della massima di 39.5°C.
    23 luglio: questa è probabilmente la notte più insopportabile della mia vita. La temperatura non è scesa mai sotto i 30.5°C, inclusa una vampata di calore alle 3 del mattino che ha portato le temperature oltre i 35°C.... Alle 3 del mattino!!!
    Poi, nel pomeriggio, finalmente succede: si toccano i 40°C di massima. Questa cifra tonda è caratteristica solo delle peggiori ondate di calore della Storia della mia zona. E' stata raggiunta o superata solo in una manciata di occasioni: luglio 1927, luglio 1939, settembre 1946, giugno 1982, luglio 1987, luglio 1988, luglio 1998, giugno-luglio-agosto 2007, giugno-agosto 2021. Solo nove anni su cento di misurazioni hanno raggiunto una temperatura uguale o superiore a 40°C.
    24 luglio: Oggi ariva la buona notizia, ovvero l'ondata di calore è agli sgoccioli! evviva! ancora un giorno di inferno e sarà tutto finito. Oggi la massima supera i 39°C, ma sapere che il calore ha le ore contate li rende più facili da sopportare. Così per festeggiare vado al mare. Entro nell'acqua come ho già fatto dozzine di volte quest'anno. Tuttavia mi accorgo di non sentire l'acqua. Chi di voi ha nozioni di fisiologia umana potrebbe già saperlo, ma la nostra pelle non è in grado di percepire il bagnato direttamente. Ci accorgiamo che siamo bagnati per lo più attraverso i recettori di temperatura. Ecco perché, ad esempio, quando laviamo i piatti con i guanti di lattice le nostre mani ci sembrano bagnate, come se fosse entrata acqua nei guanti, ma quando ce li togliamo ci accorgiamo che sono asciutte.
    Quì è avvenuto l'opposto: la temperatura del Mar jonio è talmente alta, attorno ai 29°C, che non dà alla pelle umana la percezione del bagnato. E' una sensazione molto strana, che prima d'ora avevo sperimentato solamente nel settembre 2021, quando l'acqua era stata ridotta ad una brodaglia calda dalle ondate di calore dell'agosto precedente.
    Faccio un po' d'immersione nelle cale di Copanello e mi accorgo che ci sono pochissimi pesci in giro. Probabilmente, disturbati dall'acqua così calda, si sono spostati a profondità maggiori. Ci sono però svariati granchi, più del normale.

    Capitolo 5: la storia è riscritta
    E' il 25 luglio 2023. Ho passato un'altra notte asfissiante, ma ormai ci ho fatto il callo, per cui questa volta mi sono addormentato. Mi sveglio alle 8 di mattina e controllo per prima cosa la temperatura. Segna 33°C. un'ora dopo, la temperatura è già salita a 37°C. Le cicale là fuori continuano il loro chiasso come sempre.
    Alle 10.30 del mattino, raggiungiamo i 40°C per la seconda volta in questa ondata di calore. Ieri ci eravamo andati molto vicini, ma le brezze marine ci hanno impedito di raggiungere questo valore. Oggi il vento teso da ovest scaccia le brezze marine, dunque la temperatura può continuare a salire. A mezzogiorno, la temperatura segna 42°C. Questo è il valore massimo mai registrato nella mia zona, per cui se sale anche di un solo decimo, sarà record storico. A questo punto noto che qualcosa non quadra. Non riesco a capire bene cosa, l'atmosfera sembra statica. Poi mi rendo conto del perché provo questa sensazione tetra: le cicale sono in silenzio! La campagna è completamente muta e senza vita. Nessun insetto ronza, nessun uccello cinguetta. Solo il suono del vento bollente che con ogni raffica asciuga sempre di più la vegetazione.
    Alle 14, la massima gironaliera dalla stazione di S.Maria è raggiunta: 43.6°C, nuovo record storico Temperatura che mai avrei pensato di raggiungere all'inizio di questa estate. A un paio di km di distanza, il quartiere marinaro raggiunge i 45°C. Poco più in là, a Soverato, sono ragiunti i 46.6°C. Lì vive mio zio, che si guadagna da vivere con l'apicoltura. Lui mi segnala che tutte le sue famiglie di api hanno lasciato i favi con la prole e le scorte di miele e si sono ammucchiate all'esterno, sotto la struttura in legno dell'alveare in cerca di ombra, formando la così detta "barba", nella quale la regina è mantenuta al fresco. Sul mio balcone, noto che un piccolo nido di vespe che fino a quel momento contava pressappoco 7 esemplari è stato improvvisamente abbandonato, e le larve all'interno cascano perché morte per la calura.
    Solo dopo le 18 la temperatura è scesa sotto i 40°C e le cicale hanno ripreso a cantare. Il chè è stato un sollievo, perché fino a quel momento temevo che il caldo le avesse sterminate. Le api di mio zio hanno continuato a fare la barba fin dopo il tramonto.

    Capitolo 6: il ritorno alla normalità
    Alle 17 del 25 luglio mi chiudo al cinema lasciandomi alle spalle la calura bollente. Circa tre ore dopo, alla mia uscita, trovo un clima diverso, piuttosto ventilato. La notte fra il 25 e il 26 luglio, una brezza che gradualmente aumenta d'intensità fino al grado di burrasca spazza via la calura sovrumana (assieme a qualche tegola mal fissata da alcuni tetti).
    Il 26 luglio, il cielo azzurro ritorna, e la massima è di soli 31°C. L'ondata di calore più forte della Storia è finalmente finita.
    Entro nelle acque del mar jonio e noto con mia sorpresa che sono piuttosto fredde. Il forte vento notturno ha generato un upwelling, addirittura ora i bagnanti esitano ad entrare in acqua.

    Risultato finale:
    Con una media mese di 29.1°C, il luglio 2023 diventa il mese più caldo della Storia.
    Questa ondata sarà ricordata per molti anni, al pari di eventi di simile eccezionalità come l'agosto 2021, o le estati 2003, 2009, 2012, tutti caratterizzati da medie termiche eccezionalmente alte, ma anche loro impallidiscono se confrontate con questo mese. Ogni record di temperatura massima in Italia meridionale e centrale è stato completamente disintegrato.

    Il dopo:
    L'ondata di caldo del luglio 2023 è stata la prima di una lunga serie di anomalie termiche che si sono susseguite per svariati mesi. I giorni a seguire sono stati freschi, con temperature in media o sotto fino a metà agosto, ma dalla seconda metà di agosto 2023 fino ad oggi (maggio 2024) le temperature sono state anomale quasi costantemente, con diverse annate dalla media assurda, quali l'ottobre e il novembre più caldi della serie (ben 24 notti tropicali in ottobre 2023) ed il secondo aprile più caldo, quello del 2024. Anche le massime sono state anomale: C'erano 30.6°c nei giorni precedenti halloween, 24.2°C nei giorni precedenti Natale, e 28°C appena dopo Pasqua. Viene da pensare che il luglio 2023 abbia smosso qualcosa a livello sinottico, o abbia preannunciato un imminente cambio di pattern che si è rivelato particolarmente ostinato e persistente.

    Sarà tutta colpa di el nino? aerosol? chi lo sa. Sta di fatto che da quel mese sembra che il riscaldamento climatico abbia premuto il piede sull'acceleratore. Chi lo sa cosa ci riserva l'estate del 2024. Magari sarà fresca
    Ultima modifica di SummerSun; 15/05/2024 alle 19:50
    Estremi storici S.Maria di Catanzaro (1981-2025):
    +43.6°C, 25 luglio 2023
    -3.4°C, 10 dicembre 1991

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