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  1. #1
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di Piro
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Ci vorrebbe un bel "né domani, né mai" a chiosa finale, ma saprebbe di gufata cosmica, anzi che dico, stratosferica!
    Luca Bargagna

  2. #2
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da Piro Visualizza Messaggio
    Ci vorrebbe un bel "né domani, né mai" a chiosa finale, ma saprebbe di gufata cosmica, anzi che dico, stratosferica!

  3. #3
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da Piro Visualizza Messaggio
    Ci vorrebbe un bel "né domani, né mai" a chiosa finale, ma saprebbe di gufata cosmica, anzi che dico, stratosferica!

    Se lo strat cooling vorrà tentare di averla vinta dovrà insistere molto di più nella sua persistenza.

    Ripropongo queste carte rappresentanti il livello di Ozono in media stratosfera e vi assicuro che nulla hanno da invidiare a situazioni derivanti da EQbo:

    gfs_o3mr_30_nh_f120.png gfs_o3mr_40_nh_f120.png

    Oserei anche dire che più tempo aspetta, dal momento in cui l'irraggiamento inverte la propria tendenza, più diminuiscono le possibilità di riuscire a raffreddare le varie quote intermedie
    Matteo



  4. #4
    Comitato Tecnico Scientifico
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Se lo strat cooling vorrà tentare di averla vinta dovrà insistere molto di più nella sua persistenza.

    Ripropongo queste carte rappresentanti il livello di Ozono in media stratosfera e vi assicuro che nulla hanno da invidiare a situazioni derivanti da EQbo:

    gfs_o3mr_30_nh_f120.png gfs_o3mr_40_nh_f120.png

    Oserei anche dire che più tempo aspetta, dal momento in cui l'irraggiamento inverte la propria tendenza, più diminuiscono le possibilità di riuscire a raffreddare le varie quote intermedie
    Proprio così, l'ozono presente a quelle latitudini è da considerare causa ed effetto dei disturbi al VPS. Mi spiego meglio, l'ozono viene prodotto a latitudini equatoriali e trasportato ai poli dalla BDC, una sua concentrazione massiccia come mostrato dalle carte postate da Matteo, è indice di una BDC molto attiva, tipica appunto delle fasi EQbo. Tale attività di circolazione comporta trasporto di calore verso le zone polari con minor gradiente orizzontale e VPS più avvezzo a disturbi. Questo è l'effetto.
    Come sottolinea Matteo nell'ultima frase, con la ripresa dell'irraggiamento nelle zone polari si scatena anche la causa. I raggi UV che dal Sole entrano in stratosfera, vengono assorbiti dalle molecole di O3 (ozono) e ne provocano la scissione molecolare in molecole di O2 ed O. Questo processo genera calore e per questo maggiore concentrazione di ozono solitamente è associata a riscaldamenti in stratosfera.

  5. #5
    Vento fresco L'avatar di Cloover
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    Proprio così, l'ozono presente a quelle latitudini è da considerare causa ed effetto dei disturbi al VPS. Mi spiego meglio, l'ozono viene prodotto a latitudini equatoriali e trasportato ai poli dalla BDC, una sua concentrazione massiccia come mostrato dalle carte postate da Matteo, è indice di una BDC molto attiva, tipica appunto delle fasi EQbo. Tale attività di circolazione comporta trasporto di calore verso le zone polari con minor gradiente orizzontale e VPS più avvezzo a disturbi. Questo è l'effetto.
    Come sottolinea Matteo nell'ultima frase, con la ripresa dell'irraggiamento nelle zone polari si scatena anche la causa. I raggi UV che dal Sole entrano in stratosfera, vengono assorbiti dalle molecole di O3 (ozono) e ne provocano la scissione molecolare in molecole di O2 ed O. Questo processo genera calore e per questo maggiore concentrazione di ozono solitamente è associata a riscaldamenti in stratosfera.



    In Stratosfera la Temperatura è destinata a scendere in maniera significativa nei prossimi giorni,con propagazione sino in Tropopausa...Quell'Ozono è frutto di una situazione pregressa, dovrebbe tendere ad una diminuzione con l'aumento delle velocità zonali previste
    Filippo Casciani membro del CSCT TEAM

  6. #6
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da Cloover Visualizza Messaggio
    In Stratosfera la Temperatura è destinata a scendere in maniera significativa nei prossimi giorni,con propagazione sino in Tropopausa...Quell'Ozono è frutto di una situazione pregressa, dovrebbe tendere ad una diminuzione con l'aumento delle velocità zonali previste
    Possibile, infatti i warming causati dall'ozono si verificano nella seconda parte della stagione causa maggiore irraggiamento. Nei prossimi giorni andranno tenute sotto controllo queste carte per vedere se si verificherà quanto dici interessante però il fatto che con indici che remano contro la BDC si sia mantenuta attiva in questo primo scorcio di stagione

  7. #7
    Vento fresco L'avatar di Cloover
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    Possibile, infatti i warming causati dall'ozono si verificano nella seconda parte della stagione causa maggiore irraggiamento. Nei prossimi giorni andranno tenute sotto controllo queste carte per vedere se si verificherà quanto dici interessante però il fatto che con indici che remano contro la BDC si sia mantenuta attiva in questo primo scorcio di stagione
    Si, notevole l'attività d'onda nel mese di Novembre Stiamo a vedere, Un salutone
    Filippo Casciani membro del CSCT TEAM

  8. #8
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Stiamo attenti a dare per scontati facili passaggi dalla media - alta stratosfera alla troposfera.
    La spiegazione circa il passaggio del condizionamento strato in troposfera mi lascia perplesso all'interno di un quadro che ritengo incompleto.
    E' vero che il surplus di O3 sia il risultato di dinamiche pregresse ma ciò non toglie il fatto che questo possa essere ostativo nell'azione di risonanza tra i piani isoentropici del vps, come del resto più volte evidenziato da un grafico U due to EPV che ha stentato sovente a varcare la soglia dello 0.
    Lo stato attuale della stratosfera, quanto a concentrazione di Ozono, non ha nulla da "invidiare" ad una stratosfera ove in condizione di minimo solare abbiano agito venti equatoriali orientali, dal momento che così in effetti è avvenuto fino all'incirca ai 40 hpa per effetto del blocco evolutivo causato dal Nino strong.
    C'è oltretutto il rischio che la ripresa dei flussi di calore, così come previsto tra circa 6/7 giorni sia in grado di amplificare gli attriti preesistenti proprio a motivo dell'elevata concentrazione d'ozono e della contestuale inversione del processo radiativo.

    Altro aspetto che mi lascia perplesso è proprio il "dove" eventualmente si genererebbe un incremento troposferico della velocità media zonale:

    l'incremento della velocità zonale infatti in sede polare appare al momento trascurabile:

    Immagine.jpg

    mentre decisamente più rilevante si mostra a latitudini medio-basse:

    Immagine.jpg
    Motivo per cui al momento le vicende strato, sempre oggetto di interesse, mi lasciano meno sull'attenti rispetto l'interesse che suscitano possibili risvolti di natura troposferica.
    Matteo



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