In effetti non ci sono evidenze perentorie che ci portino ad escludere un intervento in seconda battuta della cresta d'onda atlantica in modo da configurare un'azione di riscaldamento iniziato da una sola onda e terminato con l'ausilio della seconda.
Intanto valutiamo con attenzione il crollo delle velocità zonali in alta stratosfera che ci stanno a segnalare due importanti aspetti:
1. la profondità di azione che solo il contributo della w. 1 può dare;
2. la decisa inversione del processo radiativo
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Questo fa il paio con quanto già ripetuto in merito ad elevate quantità di Ozono in media stratosfera indubbiamente in grado di venir sollecitato da un progressivo maggior irraggiamento solare:
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Al momento nulla di propagativo nella logica di una dinamica t-s-t ma certamente una progressiva attenuazione delle dinamiche di risonanza strato/tropo all'interno dell'intera colonna del vortice polare.
Ad oggi la bassa strato al confine con la tropopausa resta all'insegna di velocità zonali fluttuanti ma piuttosto sostenute:
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Vorrei adesso mostrarvi solo un paio di confronti rispetto a quanto detto sul condizionamento stratosferico a proposito del quale sarebbe bene approfondire lo studio di Baldwin & Dunkerton nel senso di creare un ulteriore distinguo rispetto al mero dato di rilevazione su base AO che effettivamente, preso isolatamente, ci porta a ricondurre sotto la dinamica condizionante molti casi "border line" per i quali, a mio avviso sarebbe più appropriato parlare di risonanza ovvero di azione contrapposta tra tropo e stratosfera e viceversa.
Infatti meglio sarebbe, rispetto alla rilevazione della differenza di pressione a 1000 hpa sul polo rispetto i valori delle medie latitudini ove viene rilevata l'Arctic Oscillation, valutare come parametro quello delle velocità zonali in media alta troposfera e delle relative anomalìe rispetto le velocità medie rilevate.
Alcuni casi addietro ove vi sia stato il superamento della soglia ci danno l'esatta misura del condizionamento strato:
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Ove il primo segnale della misura del condizionamento potenziale del cooling stratosferico è ravvisabile nel deciso azzeramento dell'attività dei flussi verticali per qualche giorno dal momento del touch dell'ESE seguito da una ripresa in netta divergenza dell'e.p. flux.
Personalmente quindi non penso affatto che la stratosfera possa essere stata ininfluente sulle dinamiche troposferiche attuali come del resto non credo affatto che per creare una sorta di risonanza o allineamento del vortice polare dalle quote troposferiche a quelle strato occorra necessariamente sforare la soglia del NAM.
Sono le vorticità potenziali a colloquiare tra i piani isoentropici trovando quindi maggiore o minor spazio per aumentare l'entropia cioè un'azione di rimescolamento e quindi di caos sufficiente per generare una propagazione di moto verso il basso.
Quest'anno siamo messi così per ora:
Immagine.png
Mi pare peraltro che l'andamento ondulatorio delle velocità zonali sia piuttosto coerente con i "buchi propagativi" del NAM
ps. ho adoperato la quota di 150 hpa per valutare la capacità propagativa in quanto ne possiedo dati oggettivi e in quanto tale quota non rappresenta alcun sostanziale ostacolo rispetto le dinamiche propagative raccogliendo peraltro in modo semplificato le sinottiche troposferiche
Matteo
ottimo Mat, grazie. molto delucidante questo intervento! cmq la situazione è davvero difficilissima... a partire dalla tropo fino ad arrivare ai piani più alti. davvero ingarbugliata...
Si vis pacem, para bellum.
Già stasera vistosi cambiamenti a 10 hPa ben sotto le 240 ore, parafrasando il Magnifico, stasera più che mai, "del doman non v'è certezza".![]()
Citta' di Castello(PG):
http://www.tifernometeo.tk/
com'è che dicevi @Piro? la troposfera se ne fotte. questa me la segno in firma. Pare che gennaio voglia chiudere col botto anche per GFS![]()
Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."
viva la φγα
Arctic Oscillation and Polar Vortex Analysis and Forecasts | AER
È uscito l'aggiornamento del blog di Cohen. Non ho avuto tempo di leggerlo attentamente ma Lui parla di SSW che potrebbe evolvere in MMW. Contempla l'ipotesi di split ma ritiene che le prossime due settimane saranno caratterizzate da un ritorno delle correnti Atlantiche sull'Europa. Sarebbe interessante sentire cosa ne pensano Mat e Adriano in relazione a quanto scritto da Colarieti Tosti su Climatemonitor
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fu Adrenaline...bannato a vita, colpevole di aver definito la meteorologia una scienza, quando evidentemente è materiale da chiacchiere da bar...
Val di Fassa, sei entrata nel mio cuore!
ecco l'animazione della subtropical wave breaking di climate monitor dell'emissione di ECMWF via DWD del 17 gennaio:
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La NASA conferma che il prossimo forcing al VPS sarebbe a carico di una sola onda:
Immagine.png Immagine2.png
No spoken word....Just a scream
stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
Che carta ragazzi![]()
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