A mio avviso sono le nostre convinzioni che ce lo fanno credere.
Molte disquisizioni in questa sede ed altrove parlano di AO negativa associata all'arrivo di freddo come se fosse un dogma impenetrabile.
Invece la realtà è ben diversa soprattutto quando parliamo di questi indici i quali indicano cose molto diverse rispetto a quello che siamo abituati a leggere.
Quest'anno invece è stato spietatamente didattico e ci ha fatto vedere come una configurazione sinottica AO+/EA-/NAO+ porta l'artico sulle nostre teste tra l'altro senza contributo stratosferico, anzi, dirò di più, dopo un evento di displacement a contributo monoonda.
La realtà è stata che mentre a gennaio il displacement non è riuscito a scalfire l'atlantic-ridge maturato nei mesi autunnali e a dicembre, nulla ha potuto invece con il seguente displacement di febbraio, molto più organizzato e profondo del precedente il quale questa volta sì che ha contribuito a modificare il pattern in troposfera.
Ora ci ritroviamo un vortice indebolito sì ma il pattern opposto alle articate AO-/EA+/NAO- ed una situazione bloccata perchè in balia di un forte getto atlantico che non permette nessuna azione continentale sull'Europa la quale verrà solamente sfiorata dall'alito gelido presente sulle steppe Russe.
Il futuro non è affatto roseo. Nonostante l'alta permeabilità stratosferica rispetto ad un mese fa dovuta anche ad un fatto squisitamente radiativo e climatologico, la troposfera rispetto a due mesi fa ha perso il contributo subtropicale atlantico rendendo il film esclusivamente ad un solo attore (l'addossamento del ridge pacifico sul continente ovest-americano e l'iterazione dell'esacerbazione del getto atlantico (ora alto ora basso) quindi EA+ per molte settimane)
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Concordo al 100%, da questo punto di vista il Minor Warming in corso ha modificato (e da un punto di vista soggettivo compromesso definitivamente) le dinamiche circolatorie in atto sul continente europeo per gran parte di questo trimestre invernale 2016/2017. Torneremo quindi ad assetti più consueti negli ultimi anni (purtroppo), però bisogna anche dire che con NAO positiva il Nord Italia può avere freddo, ma difficilmente vedrà precipitazioni, a meno di dinamiche rare e particolarissime, come ad esempio la prima metà del febbraio 1991... certo se non si metteva di traverso la stratosfera scenari di quel tipo avrebbero avuto qualche chance in più di ripetersi...
non so come era l'EA all'epoca, ma di sicuro AO e NAO erano negativi per quasi 4 mesi di fila in questo inverno.
compday.seZQfZrFW9.gif
AO
NAOCodice:2012 -0.220 -0.036 1.037 -0.035 0.168 -0.672 0.168 0.014 0.772 -1.514 -0.111 -1.749 2013 -0.610 -1.007 -3.185 0.322 0.494 0.549 -0.011 0.154 -0.461 0.263 2.029 1.475
Codice:2012 1.17 0.42 1.27 0.47 -0.91 -2.53 -1.32 -0.98 -0.59 -2.06 -0.58 0.17 2013 0.35 -0.45 -1.61 0.69 0.57 0.52 0.67 0.97 0.24 -1.28 0.90 0.95
Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."
viva la φγα
Non è affatto scontato il ritorno ad un pattern prevalente EA+ (parliamo di dato medio sul lungo periodo) dati i recenti studi che lo collegano all'IPWP.
In particolare se, come pare, l'indicatore EA non sia tanto collegato da fattori contingenti quanto invece dal ponte teleconnettivo Indo-Pacifico attraverso gli States così come è stato ipotizzato in questo studio di Iglesias-Lorenzo-Taboada e già precedentemente riportato.
In tale contesto è bene far riferimento al probabile cambio di segno dell'IPO (da IPO- a IPO+ innescato dall'ultimo El Nino strong) connesso alla modifica del prevalente stato atmosferico La Nina like che avrebbe esordito a seguito del precedente big Nino del 97/98.
Si tornerebbe ad un presumibile status di fondo El Nino like ove, stando allo studio citato, verrebbe sollecitato un prevalente pattern EA- dal momento che le SSTA tropico-equatoriali del W.Pacifico sarebbero inversamente correlate con le SSTA ubicate nelle coordinate ove opera l'East Atlantic Pattern.
Con ssta+ ad WNW del Regno Unito verrebbe preferito un pattern EA-
Questo ovviamente non impedisce variazioni nel breve periodo.
Matteo
Cominciano a vedersi in alto i primi segnali evidenti lasciati dall'avanzata stagionale e di un vp la cui colonna portante comincia ad accorciarsi.
fluxes.gif
EPV che, dopo gli ultimi forcing imposti dal displacement, torna a rilassarsi.
Rapporto quindi ormai ad una sola mandata (t-s) salvo eventi di tipo split al momento difficili da prevedere visto peraltro l'e.p flux divergente.
Svincolare le vorticità potenziali da una colonna compatta significa renderne meno prevedibili le eventuali evoluzioni le quali tuttavia non saranno più necessariamente legate a forcing dinamici con forte propagazione verticale d'onda (unico vero aspetto che mi è sembrato piuttosto latitante a carico della 2° cresta d'onda).
Evidente che si parli di un contesto stagionale ormai avanzato ove la scarsa predicibilità tipicamente primaverile può consentire di sviare da schemi che, nel contesto invernale, sono apparsi piuttosto ripetitivi.![]()
Matteo
Non on credo che le conclusioni a cui giungi sulla base dell'articolo citato siano corrette. Premesso che lo studio presenta risultati statisticamente significativi solo per estate e autunno, le mappe di correlazione che troviamo nell'articolo mostrano una relazione positiva tra El Nino-like pattern e l'EA (per inverno, primavera ed autunno).
In particolare, per quanto riguarda l'inverno, sia il Nino-like pattern che la contemporanea anomalia negativa a WNW del Regno Unito favorirebbero una EA+ (ma ripeto, il legame individuato non è statisticamente significativo e infatti l'inverno non è citato nelle conclusioni).
EApos.jpg
Inverno: "These clusters are located in the tropical Pacific andIndian Ocean (positive relationship), as well in the mid-latitudinaleastern north Atlantic (negative relationship)"
Autunno: "the EA in autumn (seeFigure 5d) resemble an El Nino-like pattern, with positive correlations over the central to eastern tropical Pacific, flanked by negative ones over the central-north and central-south PacificOcean."
Tale relazione positiva penso comunque fosse già nota.
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In effetti è una speculazione che parte dalle risultanze dello studio dal quale sono partito.
Vero anche il fatto che qualora ci attenessimo alle mere risultanze dello studio non avremmo probabilmente rivelato granché di nuovo.
Ho qualche dubbio in verità su tale chiave di lettura in quanto gli anni 2000, connotati da un segnale di fondo (anche senza alcuno specifico esordio di fase enso) La Nina like (vedi IPO-) sono stati quelli a maggior connotazione EA+.
Questo indipendentemente appunto dal contestuale segnale enso l'EA + (SSTA- ad WNW di UK) è rimasto contestuale invece ad una situazione IPWP+ che mi parrebbe una chiave di lettura da comparare a quella del segnale enso.
ea.timeseries.gif
Concordo sul fatto che occorra andare oltre rispetto a studi che confermino risultanze già note senza dar per scontato che le stesse siano correlate allo stato di GW cosa peraltro non certo impossibile.
Sembra che ogni botta di Nino strong abbia (indipendentemente dallo stesso IPO) influito nel rendere sempre più brevi le fasi EA-
Qui siamo palesemente in o.t. non sarebbe male trasferire questa discussione nel thread dell'EA.
Matteo
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