Penso infatti che dovremo attendere inevitabilmente la realizzazione delle nuove dinamiche in troposfera imposte dal touch down dell'ese cold.
Aggiungo un'ulteriore personale impressione che riguarda quanto evidenzia soprattutto il modello inglese nelle proprie dinamiche troposferiche verso la metà-fine della corsa.
Prima della discesa dell'ese cold in troposfera, come spesso accade, dovrebbe attivarsi un'onda (o 2) di Rossby che attesta l'intensificarsi dei flussi di calore (dato il crollo dei valori barici nella colonna del vp).
In questo la mjo che esce in forte magnitudo in fase sei per circa 4/5 giorni ci traccia la strada possibile di queste onde ovvero, secondo la tavola di Cassou (che descrive le influenze della convezione tropico-equatoriale in area euroatlantica):
download.jpg
un incremento dei geopotenziali in area scandinava con lag 0 (quindi al suo esordio nella fase di riferimento).
Tuttavia per gli ulteriori effetti previsti dalla fase (ridge NAtl e soprattutto tendenza a NAO neg.) occorre un lag minimo di 6/8 giorni che dato il touch down dell'ese cold, difficilmente dovrebbe realizzarsi in quanto la soppressione dei flussi di calore opera anche sull'andamento della Mjo che è un'accoppiata di flussi cd. "oceano/atmosfera).
Altro effetto (che riguarda il Pacifico e quindi non contemplato da Cassou) è il ridge altopressorio nel Pacifico quasi a ridosso della west coast americana e lo si vede da qui:
nada_6_gen_mid.png
Motivo per cui occorrerà valutare quale effetto verrà operato dalla compressione dell'onda sull'area di disimpegno dei gpt artici .
Schiacciamento completo e hp sui paralleli dell'Europa centro meridionale o distensione zonale più alta sulla Mitteleuropa e ritornantre fredda da est su Europa orientale e meridionale?
Mi vengono in mente al momento queste 2 ipotesi.![]()
Matteo
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