Il trasferimento di moto dovrebbe temporaneamente interrompersi tra 7/8 giorni. Successivamente dovremo attendere qualche giorno per dissipare un po’ di vorticità e dare tempo ai flussi di lavorare. Se nel frattempo non interverranno altri impulsi, potremmo avere quella modesta ondulazione di cui parlavo, saremmo grossomodo intorno al 22/24
farei un preconsuntivo stagionale prendendo alcuni dati
in particolare valori del soi da ottobre a dicembre
202110,6.7
202111,12.5
202112,13.8
valori della pdo, che ricordiamo essere stati su livelli prossimi ai record della serie
tra ottobre e novembre
2021 -0.16 -0.54 -1.17 -0.91 -0.94 -1.18 -1.87 -1.12 -1.53 -2.55 -2.52
e valori dell'ONI
2021 -1.0 -0.9 -0.8 -0.7 -0.5 -0.4 -0.4 -0.5 -0.7 -0.8 -1.0 -1.0
ricordando che quest'ultimo dato è inficiato dal trend di fondo e avendo un parametro che risalta in particolar modo qual'è il valore della pdo nel periodo autunnale farei affidamento su quest'ultimo per scremare il gruppo di possibili riferimenti
la media ottobre- dicembre del soi e i valori oni infatti vedrebbero un discreto numero di annate coinvolte ma grazie al valore della pdo il campo si restringe notevolmente e vede un solo riferimento plausibile che riporto
pdo
1999 -0.32 -0.66 -0.33 -0.41 -0.68 -1.30 -0.66 -0.96 -1.53 -2.23 -2.05
soi
199910,9.1
199911,13.1
199912,12.8
oni
1999 -1.5 -1.3 -1.1 -1.0 -1.0 -1.0 -1.1 -1.1 -1.2 -1.3 -1.5 -1.7
anno di qbo positiva, è vero, ma avendo osservato l'andamento dei flussi l'anno scorso quando avevamo un segno + direi che perde sicuramente importanza ai fini di questa valutazione
sicuramente si potrebbe parlare e si parlerà ancora del trend al raffreddamento nella stratosfera ma questo segnale nel periodo estivo, ovvero quello più significativo per valutare le tendenze al netto delle interazioni, esiste da ormai parecchio tempo
è vero che a questo punto negli ultimi anni abbiamo avuto due stagioni su tre interessate da un intenso cold, ma abbiamo avuto anche una stagione di segno opposto per cui sarei cauto nel trarre conclusioni
sarà certamente da approfondire il tema dello status artico rispetto alle interazioni della colonna
a questo proposito mi limito a segnalare che la media dei flussi di calore in media stratosfera vede un trend lineare ottobre nelle ultimisse stagioni vede un picco positivo, novembre un calo, dicembre un incremento che lo riporta in linea con l'inizio del millennio
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quest'anno è probabile che il ritardo nella fase di pieno sviluppo della nina abbia spostato l'inerzia dell'ese dalla parte iniziale della stagione verso la sua piena maturità
in ogni caso abbiamo avuto conferma che senza interazioni destrutturanti, come è stato per il 20-21, la stratosfera può rimanere ben sopramedia anche per buona parte del semestre, questo può far parte anche del suo proprio trend di fondo ma il riferimento regge bene il confronto
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infine riporto il plot stagionale del 99-00
buono il segnale per l'eurasia
decisamente più deficitario per il continente nord americano
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in primavera avremo sicuramente modo di affinare queste valutazioni
Ultima modifica di Alessandro1985; 14/02/2022 alle 14:39
C'ho la falla nel cervello
Segnalo solo che per il nordest, veneto e Friuli, l'inverno 99/2000 è il più freddo degli ultimi 24 anni , con una media trimestrale di 2,7° contro una trentennale 71/2000 di 3,6°C....furono sottomedia tutti e tre i mesi invernali, Dicembre 99 chiuse a 3,2° ( media 71/2000, 3,7°), Gennaio 2000 0,9° ( media 71/2000, 2,6°), Febbraio 2000 4,2° ( media 71/2000 4,5°).....gennaio 2000 è stato superato solo dal gennaio 2017 che chiuse a 0,8°C....seguì all'inverno 98/99 che chiuse anch'esso praticamente in maniera simile a 2,75° di media trimestrale ma che vide particolarmente freddi Dicembre 1998 ( chiuse a 2,7° di media mese) e Febbraio 99 ( 2,6°); il 98/99 fu segnato da un'intensa irruzione fredda precoce a fine Novembre 1998 ( il novembre più freddo degli ultimi 24 anni qua) che portò copiose nevicate anche in pianura e poi da un dominio dell'alta russa con una circolazione secondaria particolarmente fredda in febbraio ma molto secca....del 99/2000 ho vaghi ricordi, probabilmente non fu caratterizzato da eventi di rilievo che io ricordi ma comunque piuttosto avaro di prp.
Velocita' zonali alle stelle,pazzesco forecast addirittura fuori 2 deviazioni standard.
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Un inverno agli sgoccioli, che nella nostra area geografica porta in dote un periodo mite e siccitoso da annale della meteorologia.
L'AO finale si attesterà attorno a +0.5 quindi debolmente positivo.
L'azione delle onde non è mancata, ma si è espressa, come accade da diversi anni, in modo non abbastanza efficiente per mandare in crisi il VP e ciò non ha fatto che spiazzare (ancora una volta) in posizione non favorevole per l'area atlantica il core del VP.
Chi ha scommesso sul quadro teleconnettivo per ipotizzare un inverno dinamico, ha raccolto un'amara delusione e ciò perché le teleconnessioni sono, per loro stessa natura, ottimamente descrittive in termini climatologici, ma per questo fragili nell'uso prognostico.
Ciao.
se consideriamo la sezione troposferica, beh il VP, come suggerisce l'AO, è stato compatto si, ma non in modo così marcato.
Se andiamo nella media troposfera allora le cose cambiano; li, pur non avendo i dati del NAM, si può ben dire che si sia trattato di un anno AO++
C'è stato un certo disaccoppiamento è ciò è proprio dovuto al fatto che l'azione d'onda troposferica, in buona sostanza l'onda uno, non è che sia mancata, ma si è espressa in una posizione, come ho scritto, sfavorevole per essere efficace nel disturbare il vp. Ciò lo si è ben visto quando in media troposfera il core del VP pareva a pezzi, ma in realtà non è successo nulla di che alle medie latitudini.
Tutto ciò, ovvero la dinamica d'azione delle onde, si è anche tradotta in un'estrema debolezza dei flussi di calore verso la stratosfera e quindi è logico che lassù il naturale raffreddamento radiativo compia il suo dovere. Non ci resta che aspettare il prossimo inverno e sperare che sia migliore di questo oramai agli sgoccioli, ma le dinamiche incontrate quest'anno le si sono viste anche nei recenti passati inverni, il che suggerisce che, in questa fase storica, ciò possa essere la nuova normalità climatica.
Si potrà sempre avere un inverno tosto, ma è la frequenza dei non inverni che chiaramente domina nella serie storica recente.
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