
Originariamente Scritto da
mat69
Buongiorno a tutti.
Il rinforzo zonale nel medio lungo termine è ben inquadrato e si vede molto bene anche dai diagrammi Geos che evidenziano un picco di MPV a 320K ove gli stessi sono ad oggi restati anomalmente bassi rendendo piuttosto atipica la trasmissione di vorticità post ese cold.
Allegato 606091
E' la fisica (più che le regole) a comandare e in questo caso ci troviamo una rifrazione d'onda come effetto della spinta degli eddy verso i piani superiori della stratosfera poichè attualmente la massa del
vps è ancora molto chiusa e il vortice assai profondo.
I nuclei di vorticità potenziale vengono indotti ad una rapida discesa lungo la colonna del
vp fino in troposfera ove l'
AO è prevista in consistente aumento.
Dal punto di vista strettamente sinottico in troposfera questo si traduce in una conservazione di una circolazione fredda secondaria da est o temporaneamente da Nord est al suolo come risultato di una divergenza rispetto al jet stream polare che si accorpa al core del
vp il quale, come detto, tenderà a rinforzarsi.
L'impatto di questa trasmissione di moto avrà presumibilmente riflesso maggiore sul segno dell'
AO che non su quello della
NAO in quanto i vortici resteranno maggiormente defilati sui continenti (asiatico e americano) a ragione di una fase negativa del Mountain Torque.
Come dicevo tuttavia l'aumento del segno dell'Arctic oscillation contestuale (o causa) dell'incremento dei
PV in sede polare altro non farà che esacerbare il gradiente in troposfera andando quindi ad incrementare ulteriormente i flussi di calore verticali scongiurando intempestivi e dannosi wave breaking troposferici (effetto ciambella

).
Ritengo che tale situazione, un vero e proprio trampolino per gli eddy, ove il gradiente verrà ulteriormente incrementato (sia sul piano barico che dei
PV) debba andare ad incidere in modo forte e perentorio sull'integrità del vortice polare a cominciare dalla stratosfera laddove mi aspetterei in un range tra i 10 ed i 15 giorni un
riscaldamento maggiore (quindi un inversione dei venti zonali a 10 hpa fino ai 60°N).
Campo minato restano al momento le modalità attraverso le quali questo probabile MMW debba concretizzarsi.
La componente di W2, assolutamente visibile, infatti non permette di vederne gli estremi del caratteristico displacement quanto piuttosto quelli dello split.
Da ragionare inoltre sull'eventuale posizionamento degli assi delle creste dell'onda planetaria che non pare al momento classica rispetto la traiettoria canonica di W2.
Ma è indubbiamente troppo presto e quindi occorre procedere per gradi.
Il rinforzo del
vp previsto ha comunque la melodia del "canto del cigno"

.

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