rimane una verità, se gli avessi risposto io così:
Devi metterti a fare letteratura scientifica dato che in un messaggio hai calpestato praticamente 25 anni di studi sul tema
VORTICE POLARE 2022/23, analisi e prospettive del semestre freddo.
dubito che non saresti intervenuto subito. forse sbaglio?
detto ciò, non preoccuparti, non ho la benché minima intenzione di continuare. L'atteggiamento da chi ne sa di più e dovrebbe aprirsi al dialogo è ampiamente sbagliato, a mio modo di vedere. dunque, non mi permetterò mai più di intavolare una discussione (dove son sempre stato educato e ponderato, appositamente, perché son consapevole di non avere a che fare col primo che passa quando invece l'atteggiamento dall'altra parte è stato proprio l'opposto) e contraddire, argomentando, qualcuno di "importante".
Si vis pacem, para bellum.
Appunto Andrea. Il CTS ha una sua linea ufficiale (mensile) che emerge da una sequela di considerazioni valutazioni che condividiamo spesso e volentieri qui.
Non vedo perché tacciare il CTS di "elitarismo" quando siamo qui tutti i giorni a confrontarci con tutti.
Come detto in questa stanza qualche anno fa' la linea CTS è di dire le cose che pensiamo siano giuste e non quelle che ci piacciono o meno
Buona giornata
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Finalmente c è un po di maretta in questa stanzanon posso mancare
La situazione a mio modo di vedere è decisamente interessante , perché non tutte le vie portano ad un ese cold (che giustamente per questa stagione appariva molto probabile ma ora forse non così molto).
Un saluto veloce a tutti
Investo in un futuro meteoclimatico in palese enfasi scalare
Concordo.
La situazione forzante che ha avuto il suo inizio a novembre ha bloccato quello che stava, ancora una volta, diventando un percorso diretto verso il raffreddamento estremo del vps.
PNA che da molto negativo va verso il segno più, il momento angolare idem a partire ancora da novembre che accompagna la Mjo nelle fasi costruttive delle onde di Rossby..... beh non sono elementi che si possano del tutto trascurare.
MR-latest-150days.jpgdownload.pngGEFS.png
Tutto questo va a coincidere in troposfera con un sensibile calo dell'intensità degli alisei in zona ONI e verosimilmente precorre la traslazione di un'onda di Kelvin.
Gli effetti di questo passaggio importante che in qualche modo mescola i connotati di una circolazione fortemente improntata dalla Nina, diventa dirimente nella sua durata e quindi nella capacità di ridare forza efficace agli eddy calore e momento, limitando quelle che sono le dispersioni e le eccessive canalizzazione dei meridional wind (eccessivo w.number) che nulla o poco producono in stratosfera in termini di lavoro efficace nel disturbo al vortice polare.
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Personalmente ad oggi non sono in condizioni di dire se la fase attuale sia permanente e quindi accompagni dall'uscita della Nina o se invece sia un passaggio ancora interlocutorio.
Davvero ancora non lo saprei dire.
Quello che dico, e sono pienamente d'accordo con chi mi ha preceduto in tal senso, è che l'efficacia dei flussi è un elemento dirimente per disporre le condizioni del vps e questo vale ovviamente su tutta la colonna del vortice ma soprattutto ai piani alti dai quali partono di norma le accelerazioni più "pericolose".
Stiamo a vedere![]()
Matteo
Concordo Matteo, diciamo che dal lato Pacifico qualcosa pare muoversi, a differenza del nulla assoluto dell’anno scorso. Vedremo di che pasta sarà fatta questa kelvin wave in partenza sul Pacifico, credo che un buon indicatore di ciò sarà l’andamento della MJO, che qualche spago di gfs vede progredire verso la fase 8, che indicherebbe un ulteriore regressione del segnale NINA. Qualora invece la convezione si bloccasse sul settore occidentale dell’oceano (come vede attualmente ECMWF), si ripeterebbe quello visto l’anno scorso, un andamento del tutto deleterio per quanto riguarda la trasmissione dei flussi di calore in seno alla prima cresta d’onda.
Ad ora possiamo solamente aspettare e monitorare
Sostanzialmente da alcuni mesi viene proposto uno scenario da Nao- con situazioni di blocco,soprattutto nella prima parte di stagione..
Ciao Mat.
Bellissime analisi, as usual, e molto chiare... Quindi, se ho capito bene, nel caso partisse l'onda Kelvin potremmo vedere le anomalie calde sotto la superficie che adesso si trovano nel West Pacifico riemergere e spingersi piu' a est bloccando (temporaneamente?) la forza della Nina?
Guardando un po' lo storico della anomalie mi sembra che qualcosa del genere fosse gia' successo nel recente passato e durante questo lungo regime di Nina... Ovvero tra gennaio e febbraio 2022 e anche a giugno di quest'anno, con due tentativi di riemersione di anomalie +:
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Sembra quasi che nell'ultimo periodo ci sia un tentativo, per cosi' dire "oceanico", di spezzare il regime di Nina... Anche se sinora non e' andato a buon fine.
Cio' potrebbe quindi tradursi finalmente in un PNA+ per inizio/meta' dicembre, speriamo che si muova qualcosa.
Osservando da oggi anche il medio lungo termine si intravedono 3 step:
- fase forzante attuale (AAM+/Mjo/PNA+) con effetti su un rinforzo di W1 ma in remissione;
- Fase di raffreddamento con approfondimento del vps in alta e medio alta stratosfera (1/10 hpa) e con bilobazione in media stratosfera (30/50 hpa) e aumento del w.numer alle quote inferiori - da fine mese al 7-10/12
- nuova fase di riemersione del del disturbo su w1 e possibile minor warming a partire dall'alto e interruzione del processo di raffreddamento del vps
Al termine del secondo step il valore barico del vps sarà molto vicino alla soglia dello strat cooling a 10 hpa.
Questo possibile tracciato temporale segue il percorso indicato dalle anomalìe di momento angolare che mostrano la caduta di tensione del getto come fatto temporaneo. Parimenti questa oscillazione dovrebbe ripercuotersi su PNA (in crollo ma poi in ripresa) e sulle dinamiche convettive della Mjo.
Vediamo![]()
Matteo
Riprendo da questo mio post per evidenziare quanto detto in merito ai possibili step evolutivi indicati.
E' del tutto evidente che la fase forzante descritta dai principali indici a livello emisferico sia l'artefice dell'attuale e prossima futura configurazione nel comparto atlantico dove il segno negativo della nao sia effetto del forcing avvenuto in sede pacifica e ben indicato da PNA risalito e poi in nuova fase di repentino calo:
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A far da contorno la fase + del AAM che ha prodotto, grazie al momento positivo del Mountain Torque asiatico, un disturbo in grado di rinforzare, seppure in modo temporaneo, la prima cresta dell'onda planetaria , risolvendo (1) la dissipazione di flusso verticale di calore avuta ad oggi e strutturando (2) un trasporto di calore e momento in grado di rivelarsi maggiormente intrusivo anche in stratosfera alle quote più elevate
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(1)
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Se si può dire che ad oggi non vi siano segnali evidenti di un low flux nel passaggio in bassa stratosfera (ma neppure lo scorso anno fino ad oggi c'era stato!), l'eccessiva canalizzazione dei flussi indotti dalla debolezza di w1 producendo un elevato w.number in troposfera, ha prodotto scarso trasporto di eddy efficaci a dar sostegno alla principale onda planetaria e in tal senso il secondo grafico (heat su 1/2/3 w) è piuttosto chiaro.
Tornando alle premesse iniziali, la ripresa di w1, riducendo l'eccessiva frammentazione e canalizzazione verticale dei flussi, sta attualmente incidendo anche in alta stratosfera laddove il forcing appare oggi esistente:
gfs_nh-epvstream_1500K_20221126_f000.png
Si tratta tuttavia, come detto, di una ripresa solo temporanea e il crollo su valori molto bassi del PNA e la stessa neutralizzazione della fase positiva di momento angolare mettono in evidenza un ritorno ad un wave number più elevato e un repentino raffreddamento della stratosfera nei piani medio alti ed alti.
T_2022120600_F240_ZMEAN.png
Si ritornerà nell'arco dei prossimi 10 giorni ad una configurazione 2 waves pattern in media stratosfera e ad una progressiva risoluzione del disturbo alle quote più elevate proprio a causa delle remissione di w1.
ecmwf_z50_anom_nh_240.pngecmwf_z10_anom_nh_240.png
Il minor warming visibile in stratosfera che contribuirà persino ad un'inversione del gradiente termico rappresenta, a tutte le quote, un sostanziale svuotamento di vorticità del settore canado groenlandese.
Il minor contributo dei flussi di calore all'interno della prima decade di dicembre, fa pensare ad una progressiva risoluzione del disturbo con gran parte della massa del vortice polare in rotazione in senso antiorario dall'artico orientale verso il polo geografico.
Il comportamento della troposfera proprio a questo punto (che rappresenta l'inizio del 3° step) sarà dirimente per riuscire a comprendere se e in che misura la ripresa dei flussi di calore potrà riuscire ad evitare un raffreddamento eccessivo del vortice polare ad iniziare dalle quote più elevate della stratosfera (già arrivate a quel punto ad un notevole raffreddamento).
In tal senso la ripresa della fase positiva di momento angolare descritta dal grafico, sarà essenziale per vedere se la troposfera possa riuscire o meno a strutturare disturbi di rilievo al vps prima di un previsto calo del diagramma inquadrato verso la fine dell'anno....
Ci aggiorneremo.![]()
Matteo
Meteo. Inverno 2022-23, confermo dallo scenario del CS3 multi-model << 3B Meteo
Intanto un articolo di 3b meteo per i prossimi mesi
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