Ci sono elementi ad oggi abbastanza controversi da valutare.
Quando il flusso di calore all'interno delle dinamiche della medio alta e alta stratosfera si traduce da subito in un 2 waves pattern, come in questo caso (e come quello dello scorso anno), significa che c'è una buona canalizzazione dovuta alla debole componente di w1.
E' proprio w1 che costituisce il presupposto per iniziare la destabilizzazione del vps dalle alte quote, diversamente il rischio di avere un elevato wave numer in bassa stratosfera e in troposfera e quindi una forte dispersione di flusso è elevato.
Questo tipo di condotta è abbastanza consueta allorché la troposfera è settata in modalità la Nina e i flussi di calore dal Pacifico, creati dalla interazione del vortice climatologico e dalla wave appaiono deboli e poco efficaci nel verticalizzare un trasporto di momento verso l'alto.
Lo si vede ben qui dal grafico dei flussi a 100 hpa, dove pur non essendo iniziato alcun percorso al momento verso un Low flux event secondo quanto stabilito dagli studi di Waugh e Polvani, tuttavia si nota che rispetto all'andamento medio del flusso c'è una basso vettoriamento verso le creste d'onda principali (in bassa stratosfera possono essere anche 3).
flux 100.JPGfux 100 w.JPG
Personalmente nutro diversi dubbi sul fatto che in queste condizioni un 2 waves pattern possa arrivare al punto di creare un trasferimento completo di momento con break down stratosferico, quanto piuttosto mantenere tale situazione (quindi nessun ESE) per tutto il mese di dicembre.
Il dopo cade nel buio in quanto è correlato a mio avviso dalla situazione della troposfera e dall'evoluzione in sede Enso.
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Matteo
Bravo Matteo.
Nel frattempo guardando più in basso segnaliamo la tendenza ad aumento di gpt tra Islanda e Groenlandia.
Al momento questa connotazione permetterà un forte abbassamento del jet stream con direttiva nw / se come si evince dai GM.
Dopo nel momento in cui cesserà il flusso da nw potremmo avere un blocco con un scand+ già presente
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Purtroppo senza una buona sinergia di W1 (sopra) e W2 (sotto) diventa molto dura non cadere in un Ese prima o poi![]()
Ultima modifica di luca_mo; 15/11/2022 alle 19:04
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Sono d'accordo con te e ovviamente in questo caso parliamo di Ese cold.
Diciamo che questo disturbo bilaterale che peraltro è inconsuetamente marcato, al punto da risultare apprezzabile anche al di sopra dei 10 hpa, contribuisce a ritardare il percorso verso un raffreddamento estremo e quindi sposta più in avanti l'analisi del problema.
C'è anche da dire che l'attuale setting troposferico è assai diverso rispetto quello dello scorso anno in periodo analogo (o poco dopo) in quanto, pur in un segnale ancora La Nina, vi sono alcuni importanti indicatori circa una fase forzante e più costruttiva dal punto di vista dei flussi di calore.
Attualmente infatti si mantiene attivo un GLAMM+ coadiuvato da una buona magnitudo della MJO (fase 6 verso 7) con riflesso sul PNA che tende a risalire rispetto valori molto negativi (l'aumento dei gpt in Europa settentrionale e sulla Russia europea è un'evidenza di questo).
Tuttavia questi elementi non sono al momento sufficienti a portare un'uscita completa dal regime enso negativo (che presenta ancora valore ONI attorno ai -1°C) ma solo a porre le premesse per un percorso di uscita progressivo e in tal senso VA il calo del SOI e un'aspettativa abbastanza fondata della partenza a breve di una Kelvin wave.
Motivo per cui ritengo ancora assai improbabile che l'attuale canalizzazione permetta di incrementare il disturbo al vps rispetto ad un trasporto di momento intrusivo anche fino ai 75°N ( ed è davvero molto) come penso che i livelli massimi di disturbo saranno raggiunti a breve in alta e media stratosfera a meno che non possa incidere nel frattempo una regressione della Nina.
Integro con queste 2 mappe raffiguranti il trasporto di calore e di momento a 10 hpa:
Cattura.JPGCattura2.JPG
E' ben visibile in entrambe il trasferimento degli eddy attuali con deposito di momento piuttosto elevato, seguito da reazione de vps per compressione di massa e un nuovo impulso più basso di latitudine che pare rappresentare l'opposizione rappresentata dal rinforzo degli zonal winds.
Ultima modifica di mat69; 15/11/2022 alle 17:49
Matteo
un ese è sempre "condizionante" altrimenti non è un ese
anche se personalmente preferisco parlare di allineamento della colonna, altrimenti si ribaltano i presupposti tra i rapporti di forza tra i piani della colonna atmosferica
viceversa si parla di Stratcooling, che per altro, come sempre ormai, è già in atto
C'ho la falla nel cervello
eh niente, è proprio una fissa quella dell'ESE Cold
intanto abbiamo l'ennesima riprova che parlarne a ottobre non serve a niente, sfido chiunque a dire che era previsto e/o prevedibile in questa fase un 2-waves pattern così....
poi, finché in troposfera la situazione è questa:
o così:
voglio capire come ci si finisce in tempi brevi sotto ad un ESE Cold condizionante.
Parliamo SEMPRE di dinamiche prima T-S e poi S-T. quindi conviene guardare in basso, e c'è anche un certo lag non propriamente irrisorio (guardare nello stesso momento cosa c'è sopra e cosa c'è sotto ha un'utilità che definire relativa è un eufemismo) tra i vari step.
In secondo luogo, l'aria al suolo è tipo 100 volte più densa che a 10hPa. e questo conta, tantissimo. Per avere una fase s-t (quindi condizionamento, cold o warm che sia) ci vuole un unicum di fattori, in primo luogo una perfetta comunicazione. si vedano tutti i casi più o meno recenti di stratosfere profonde e sotto il VPT faceva quello che voleva. Vale anche il viceversa. Si vedano anche tutti gli ESE Warm o SSW fortissimi senza conseguenze devastanti sul VPT.
Fermo restando che la stratosfera è mediamente più fredda e profonda da 20 anni a sta parte e di mezzo ci sono inverni storici, da Nord a Sud.
al momento parlare di ESE Cold non ha alcun senso secondo me, la situazione è quanto più lontana possibile con le due onde planetarie ben attive e una bilobazione del VPS in vista.
poi tra un mese ne riparliamo, ma c'è un mese di mezzo.....
fermo restando che quest'anno il comportamento al suolo e negli strati prossimi ad esso mi sembra molto distante da anni tipici di NINA, tipo lo scorso. come dice giustamente Matteo.
Si vis pacem, para bellum.
Che non si andrà verso un ESE Cold in tempi brevi è palese, direi tranquillamente fino a metà dicembre, ma questo si diceva già 15/20 giorni fa.
Per il resto, non concordo sulla rarità di fattori che determinano una comunicazione s-t. La grande maggioranza dei superamenti della soglia NAM portano condizionamento e abbiamo svariati esempi di trasmissione tra stratosfera e troposfera anche in assenza di ESE Cold. Il trend al raffreddamento stratosferico è ben più evidente nel semestre caldo rispetto al semestre freddo e comunque, se è vero che negli ultimi anni abbiamo avuto eventi importanti di freddo, è altrettanto vero che mediamente siano più probabili inverni poco “interessanti”.
Siamo in stanza teleconnessioni quindi credo sia più che giusto fare ipotesi anche a lungo/lunghissimo termine, ovviamente se suffragati da tesi valide e dimostrabili, altrimenti ci limitiamo a commentare solamente i modelli fino al medio termine
Daniele permettimi, ma negli ultimi 10 anni il fattore dirimente e PRETTAMENTE TROPOSFERICO è stato il segno mediamente positivo della NAO...E siccome tutto nasce da sotto,ovvero dalla troposfera, una sinottica tipicamente NAO + di certo non agevola i disturbi al VP....È sempre la troposfera che dirige i giochi,la strato asseconda quanto accade sotto.
Per tale motivo e per quanto sta accadendo (e accadrà in troposfera) personalmente non vedo al momento alcuna possibilità di Ese cold...fra l'altro un fattore comune futuro a tutti i gm, è la formazione di un gran SH ,un fattore che potrebbe rappresentare un grande problema all'approfondimento intenso del VP.
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