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  1. #1
    Vento forte
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    Predefinito Re: VORTICE POLARE 2022/23, analisi e prospettive del semestre freddo.

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    Non vorrei che ci confondiate per il Messia
    Siamo persone e semplici amatori pure noi, ci facciamo le nostre idee, che poi illustriamo o meno sul forum, ma abbiamo anche enormi dubbi e non possiamo ovviamente sostituirci al determinismo o risolvere i suoi problemi .
    Fatta questa premessa, credo semplicemente che quello che accadrà sopra dipenderà da quello che succederà sotto (come sempre) e finché non si risolverà lo snodo nel medio termine sarà difficile farci un’idea.
    Abbiamo un’ulteriore tentativo di influenza dall’alto con momentum che torna negativo su tutta la colonna, con trasmissione delle vorticità però allungate e dislocate tra nord Europa e Asia. Abbiamo una troposfera in fase poco forzante, indicata dalle fasi 2/3 della MJO e dal MT negativo. Infine abbiamo forecast che mostrano un’impennata delle MPV anche alle quote più basse della
    stratosfera, cosa che ancora non si era vista quest’anno.
    Tutto questo lascerebbe pensare ad una fase di aumento dell’indice AO a fine mese, rimane da capire se questa fase servirà per portare maggiore energia e quindi a maggior richiamo d’onda oppure se le
    masse artiche rimarranno accorpate con onde divergenti. Nel primo caso, oltre ovviamente a risvoltò maggiormente invernali per l’Europa, in abbinamento con una MJO vista in rapida progressione verso il Pacifico, credo che probabilmente avremo un MMW di tipo split ad inizio febbraio. Nell’altro caso invece la seconda onda potrebbe risultare troppo divergente e quindi avere o un MMW displacement o un nulla di fatto per ora
    Buondi mi sembra i modelli si stiano orientando per il rinforzo zonale

  2. #2
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: VORTICE POLARE 2022/23, analisi e prospettive del semestre freddo.

    Buongiorno a tutti.
    Il rinforzo zonale nel medio lungo termine è ben inquadrato e si vede molto bene anche dai diagrammi Geos che evidenziano un picco di MPV a 320K ove gli stessi sono ad oggi restati anomalmente bassi rendendo piuttosto atipica la trasmissione di vorticità post ese cold.

    Cattura.JPG

    E' la fisica (più che le regole) a comandare e in questo caso ci troviamo una rifrazione d'onda come effetto della spinta degli eddy verso i piani superiori della stratosfera poichè attualmente la massa del vps è ancora molto chiusa e il vortice assai profondo.
    I nuclei di vorticità potenziale vengono indotti ad una rapida discesa lungo la colonna del vp fino in troposfera ove l'AO è prevista in consistente aumento.
    Dal punto di vista strettamente sinottico in troposfera questo si traduce in una conservazione di una circolazione fredda secondaria da est o temporaneamente da Nord est al suolo come risultato di una divergenza rispetto al jet stream polare che si accorpa al core del vp il quale, come detto, tenderà a rinforzarsi.
    L'impatto di questa trasmissione di moto avrà presumibilmente riflesso maggiore sul segno dell'AO che non su quello della NAO in quanto i vortici resteranno maggiormente defilati sui continenti (asiatico e americano) a ragione di una fase negativa del Mountain Torque.
    Come dicevo tuttavia l'aumento del segno dell'Arctic oscillation contestuale (o causa) dell'incremento dei PV in sede polare altro non farà che esacerbare il gradiente in troposfera andando quindi ad incrementare ulteriormente i flussi di calore verticali scongiurando intempestivi e dannosi wave breaking troposferici (effetto ciambella ).
    Ritengo che tale situazione, un vero e proprio trampolino per gli eddy, ove il gradiente verrà ulteriormente incrementato (sia sul piano barico che dei PV) debba andare ad incidere in modo forte e perentorio sull'integrità del vortice polare a cominciare dalla stratosfera laddove mi aspetterei in un range tra i 10 ed i 15 giorni un riscaldamento maggiore (quindi un inversione dei venti zonali a 10 hpa fino ai 60°N).
    Campo minato restano al momento le modalità attraverso le quali questo probabile MMW debba concretizzarsi.
    La componente di W2, assolutamente visibile, infatti non permette di vederne gli estremi del caratteristico displacement quanto piuttosto quelli dello split.
    Da ragionare inoltre sull'eventuale posizionamento degli assi delle creste dell'onda planetaria che non pare al momento classica rispetto la traiettoria canonica di W2.
    Ma è indubbiamente troppo presto e quindi occorre procedere per gradi.
    Il rinforzo del vp previsto ha comunque la melodia del "canto del cigno" .

    Matteo



  3. #3
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: VORTICE POLARE 2022/23, analisi e prospettive del semestre freddo.

    Vi invito a prendere visione di che razza di clusters AO abbia partorito il modello italo britannico nella corsa odierna a supporto di quanto detto e a sto punto giocoforza guardare contestualmente la troposfera (ove il vortice tenderà a rinforzare in questa fase) e la stratosfera (ove il vortice verrà devastato)

    Cattura.JPG
    Matteo



  4. #4
    Uragano
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    Predefinito Re: VORTICE POLARE 2022/23, analisi e prospettive del semestre freddo.

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    Non vorrei che ci confondiate per il Messia
    Siamo persone e semplici amatori pure noi, ci facciamo le nostre idee, che poi illustriamo o meno sul forum, ma abbiamo anche enormi dubbi e non possiamo ovviamente sostituirci al determinismo o risolvere i suoi problemi .
    Fatta questa premessa, credo semplicemente che quello che accadrà sopra dipenderà da quello che succederà sotto (come sempre) e finché non si risolverà lo snodo nel medio termine sarà difficile farci un’idea.
    Abbiamo un’ulteriore tentativo di influenza dall’alto con momentum che torna negativo su tutta la colonna, con trasmissione delle vorticità però allungate e dislocate tra nord Europa e Asia. Abbiamo una troposfera in fase poco forzante, indicata dalle fasi 2/3 della MJO e dal MT negativo. Infine abbiamo forecast che mostrano un’impennata delle MPV anche alle quote più basse della
    stratosfera, cosa che ancora non si era vista quest’anno.
    Tutto questo lascerebbe pensare ad una fase di aumento dell’indice AO a fine mese, rimane da capire se questa fase servirà per portare maggiore energia e quindi a maggior richiamo d’onda oppure se le
    masse artiche rimarranno accorpate con onde divergenti. Nel primo caso, oltre ovviamente a risvoltò maggiormente invernali per l’Europa, in abbinamento con una MJO vista in rapida progressione verso il Pacifico, credo che probabilmente avremo un MMW di tipo split ad inizio febbraio. Nell’altro caso invece la seconda onda potrebbe risultare troppo divergente e quindi avere o un MMW displacement o un nulla di fatto per ora
    Ecco, sono felice e credo lo sia l'intero forum.

    Non siete i messia, ma un punto di rifeirmento importante per la comunità italiana dei meteoamatori.
    Grazie
    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Buongiorno a tutti.
    Il rinforzo zonale nel medio lungo termine è ben inquadrato e si vede molto bene anche dai diagrammi Geos che evidenziano un picco di MPV a 320K ove gli stessi sono ad oggi restati anomalmente bassi rendendo piuttosto atipica la trasmissione di vorticità post ese cold.

    Cattura.JPG

    E' la fisica (più che le regole) a comandare e in questo caso ci troviamo una rifrazione d'onda come effetto della spinta degli eddy verso i piani superiori della stratosfera poichè attualmente la massa del vps è ancora molto chiusa e il vortice assai profondo.
    I nuclei di vorticità potenziale vengono indotti ad una rapida discesa lungo la colonna del vp fino in troposfera ove l'AO è prevista in consistente aumento.
    Dal punto di vista strettamente sinottico in troposfera questo si traduce in una conservazione di una circolazione fredda secondaria da est o temporaneamente da Nord est al suolo come risultato di una divergenza rispetto al jet stream polare che si accorpa al core del vp il quale, come detto, tenderà a rinforzarsi.
    L'impatto di questa trasmissione di moto avrà presumibilmente riflesso maggiore sul segno dell'AO che non su quello della NAO in quanto i vortici resteranno maggiormente defilati sui continenti (asiatico e americano) a ragione di una fase negativa del Mountain Torque.
    Come dicevo tuttavia l'aumento del segno dell'Arctic oscillation contestuale (o causa) dell'incremento dei PV in sede polare altro non farà che esacerbare il gradiente in troposfera andando quindi ad incrementare ulteriormente i flussi di calore verticali scongiurando intempestivi e dannosi wave breaking troposferici (effetto ciambella ).
    Ritengo che tale situazione, un vero e proprio trampolino per gli eddy, ove il gradiente verrà ulteriormente incrementato (sia sul piano barico che dei PV) debba andare ad incidere in modo forte e perentorio sull'integrità del vortice polare a cominciare dalla stratosfera laddove mi aspetterei in un range tra i 10 ed i 15 giorni un riscaldamento maggiore (quindi un inversione dei venti zonali a 10 hpa fino ai 60°N).
    Campo minato restano al momento le modalità attraverso le quali questo probabile MMW debba concretizzarsi.
    La componente di W2, assolutamente visibile, infatti non permette di vederne gli estremi del caratteristico displacement quanto piuttosto quelli dello split.
    Da ragionare inoltre sull'eventuale posizionamento degli assi delle creste dell'onda planetaria che non pare al momento classica rispetto la traiettoria canonica di W2.
    Ma è indubbiamente troppo presto e quindi occorre procedere per gradi.
    Il rinforzo del vp previsto ha comunque la melodia del "canto del cigno" .

    Come sempre è bellissimo leggerti, Matteo.
    Post di rara bellezza...per la forma e, soprattutto, la sostanza.

    Grazie
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

  5. #5
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: VORTICE POLARE 2022/23, analisi e prospettive del semestre freddo.

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Buongiorno a tutti.
    Il rinforzo zonale nel medio lungo termine è ben inquadrato e si vede molto bene anche dai diagrammi Geos che evidenziano un picco di MPV a 320K ove gli stessi sono ad oggi restati anomalmente bassi rendendo piuttosto atipica la trasmissione di vorticità post ese cold.

    Cattura.JPG

    E' la fisica (più che le regole) a comandare e in questo caso ci troviamo una rifrazione d'onda come effetto della spinta degli eddy verso i piani superiori della stratosfera poichè attualmente la massa del vps è ancora molto chiusa e il vortice assai profondo.
    I nuclei di vorticità potenziale vengono indotti ad una rapida discesa lungo la colonna del vp fino in troposfera ove l'AO è prevista in consistente aumento.
    Dal punto di vista strettamente sinottico in troposfera questo si traduce in una conservazione di una circolazione fredda secondaria da est o temporaneamente da Nord est al suolo come risultato di una divergenza rispetto al jet stream polare che si accorpa al core del vp il quale, come detto, tenderà a rinforzarsi.
    L'impatto di questa trasmissione di moto avrà presumibilmente riflesso maggiore sul segno dell'AO che non su quello della NAO in quanto i vortici resteranno maggiormente defilati sui continenti (asiatico e americano) a ragione di una fase negativa del Mountain Torque.
    Come dicevo tuttavia l'aumento del segno dell'Arctic oscillation contestuale (o causa) dell'incremento dei PV in sede polare altro non farà che esacerbare il gradiente in troposfera andando quindi ad incrementare ulteriormente i flussi di calore verticali scongiurando intempestivi e dannosi wave breaking troposferici (effetto ciambella ).
    Ritengo che tale situazione, un vero e proprio trampolino per gli eddy, ove il gradiente verrà ulteriormente incrementato (sia sul piano barico che dei PV) debba andare ad incidere in modo forte e perentorio sull'integrità del vortice polare a cominciare dalla stratosfera laddove mi aspetterei in un range tra i 10 ed i 15 giorni un riscaldamento maggiore (quindi un inversione dei venti zonali a 10 hpa fino ai 60°N).
    Campo minato restano al momento le modalità attraverso le quali questo probabile MMW debba concretizzarsi.
    La componente di W2, assolutamente visibile, infatti non permette di vederne gli estremi del caratteristico displacement quanto piuttosto quelli dello split.
    Da ragionare inoltre sull'eventuale posizionamento degli assi delle creste dell'onda planetaria che non pare al momento classica rispetto la traiettoria canonica di W2.
    Ma è indubbiamente troppo presto e quindi occorre procedere per gradi.
    Il rinforzo del vp previsto ha comunque la melodia del "canto del cigno" .

    Domanda cosa intendi con posizione classica della wave 2 sul finale di questo fantastico post?


    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

  6. #6
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: VORTICE POLARE 2022/23, analisi e prospettive del semestre freddo.

    Citazione Originariamente Scritto da Fabry18 Visualizza Messaggio
    Domanda cosa intendi con posizione classica della wave 2 sul finale di questo fantastico post?
    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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    Vedo complessivamente un eccessivo e-shift della struttura ma è presto parlarne
    Matteo



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