Originariamente Scritto da
cavaz
Vero ragazzi che i modelli attuali mostrano scenari assai deprimenti quando ci avviamo ormai all’ultimo mese invernale ma è altrettanto vero che quest’anno più di altri anni abbiamo sperimentato performance veramente mediocri dei
GM. Non vorrei alimentare vane speranze ma la mera analisi teleconnettiva attuale ci dice determinate cose, a prescindere dai modelli.
Innanzitutto, la fase di MT+, testimoniata dallo stage 5 del
GWO
Allegato 624488
fase destinata a durare brevemente, con un probabile successivo rientro nel cerchio. Come già detto da altri prima di me, si tratta di un’evoluzione simile a quella avuta circa un mese fa. Come faceva notare il buon Andrea, però, abbiamo un elemento di discontinuità rispetto all’andamento dicembrino e cioè una
MJO che si troverà sul Pacifico (fase 6) e non sull’indiano (fase 1)
Allegato 624489
Andrà poi valutato il possibile passaggio in fase 7, ad ora poco probabile ma non ancora escludibile. La fase 6 è comunque una fase di per sè forzante, così come lo è il MT+ e il
GLAAM positivo
Allegato 624492
Sarebbe quindi ipotizzabile una ripresa dei flussi, a partire dalla bassa stratosfera, già tra fine mese ed inizio febbraio.
Tornando alla fase 6 della
MJO, è una fase anticorrelata a
NAO+ (con un lag di qualche giorno) e anche le tabelle mostrano un pattern di blocking per febbraio
Allegato 624493
Allegato 624494
L’unico pattern assimilabile a
Nao + associabile alla fase 6 sarebbe quello denominato SEZ
Allegato 624495
Passando poi alle interazioni strato-troposferiche, è ormai probabile un netto spostamento delle vorticità in stratosfera verso il settore russo, con chiara compressione di massa
Allegato 624496
che dovrebbe gradualmente trasmettersi fino in troposfera (con le ovvie sfumature che offrono i piani più bassi dell’atmosfera)
Allegato 624497
Anche questo pattern AD è chiaramente improntato verso un calo dell’inde
NAO per inizio febbraio.
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