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  1. #1
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2023/24 verso il trimestre freddo, ipotesi e prospettive

    Cioè raga', ormai sono molto pragmatico su queste cose: se vedo somiglianze ENSO/IOD con certi inverni schifosi, discorso chiuso.
    So che la natura può sempre stupire, ma nel 2020 e oltre vedo impossibile che lo faccia in positivo.

    Al limite se avessimo avuto un Nino tosto ma modoki si sarebbe potuto puntare a un qualcosa di somigliante al 2009/10, ma in autunno mi pare Alessandro e snow avevano stilato una possibile lista di analogie imperniata su 2002/03 e 1997/98.
    Ovviamente, avendo ENSO/IOD più alla 1997/98 (tutti e due alti) che alla 2002/03 (ENSO moderato, IOD poco positivo), non è difficile immaginarsi la strada intrapresa.

    Chiaro che nel calderone ci sono un disastro di altri elementi calcolabili e valutabili solo da gente esperta, però alla domanda ''è possibile che vada sempre storto qualcosa?'' io rispondo tranquillamente di sì perché di solito è roba che si intravede già in autunno o prima e un po' sempre nella solita zona.
    La si vede bene anche da profani della materia.

    Se poi si spera sempre di estrarre il coniglio dal cilindro è umano, ma si delega alla mera speranza un andazzo invernale quasi sempre tracciato da precedenti poco raccomandabili.
    Si scherza col fuoco sapendo di farlo, ma ce ne si dimentica perché magari qualche outlook o qualche coda di run mostra roba bella.

  2. #2
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2023/24 verso il trimestre freddo, ipotesi e prospettive

    "Vogliamo dare la risposta banale ? E' cambiata la circolazione" dal webinar, ok:

    la domanda quindi è la seguente: se è cambiata, quindi preclude che cambiando gli addendi la somma risulti la stessa mi sembra di capire, MA se ogni inverno continuiamo a spulciare gli indici e cavoli vari è perchè un margine c'è ancora ? Probabille, non lo so, visto che in Europa settentrionale st'anno è il delirio e ci sono stati episodi degni di nota appena oltralpe, quindi non riesco a fare la quadra e a capire se è la somma fra sfiga e eventi significativi in numero sempre minore o altro.

    Poi, vorrei fare una seconda domanda: se per il sesto anno di fila quest'anno in primavera fa cose turche (e non intesa che finisce in Turchia), come la mettiamo ? Perchè in un forum a maggioranza di utenza settentrionale il freddo a marzo e aprile fa schifo, ok, però negli ultimi anni la circolazione si è sbloccata sempre in quel periodo.
    Ultima modifica di Dream Designer; 23/01/2024 alle 10:45


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  3. #3
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2023/24 verso il trimestre freddo, ipotesi e prospettive

    Citazione Originariamente Scritto da Dream Designer Visualizza Messaggio
    "E' cambiata la circolazione, banalmente" ok:

    la domanda quindi è la seguente: se è cambiata, quindi preclude che cambiando gli addendi la somma risulti la stessa mi sembra di capire, quindi se continuiamo a spulciare gli indici e cavoli vari è perchè un margine c'è ancora ? Probabille, non lo so, visto che in Europa settentrionale st'anno è il delirio e ci sono stati episodi degni di nota appena oltralpe, quindi non riesco a fare la quadra e a capire se è la somma fra sfiga e eventi significativi in minor numero o altro.
    Le configurazioni medie in regime El Nino per le varie fasi della MJO vedono la Scandinavia spesso in pole per i mesi invernali statisticamente parlando. Quest'anno si è aggiunta una componente di fluttuazione stocastica che sta facendo vivere loro un inverno da annali fino a questo momento, complice anche un autunno molto freddo (la Scandinavia è stata l'UNICA zona dell'emisfero boreale sotto la 1951-1980 lo scorso autunno!).

    A mio parere quel che sfugge nell'interpretazione dei vari indici teleconnettivi è che si tratta di correlazioni e probabilità: non c'è scritto da nessuna parte che andrà per forza così, e con un sistema in mutamento mi domanderei se non lo stiano facendo mediamente anche le configurazioni sinottiche medie, modificando per alcuni settori ai limiti le probabilità.

  4. #4
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2023/24 verso il trimestre freddo, ipotesi e prospettive

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Le configurazioni medie in regime El Nino per le varie fasi della MJO vedono la Scandinavia spesso in pole per i mesi invernali statisticamente parlando. Quest'anno si è aggiunta una componente di fluttuazione stocastica che sta facendo vivere loro un inverno da annali fino a questo momento, complice anche un autunno molto freddo (la Scandinavia è stata l'UNICA zona dell'emisfero boreale sotto la 1951-1980 lo scorso autunno!).

    A mio parere quel che sfugge nell'interpretazione dei vari indici teleconnettivi è che si tratta di correlazioni e probabilità: non c'è scritto da nessuna parte che andrà per forza così, e con un sistema in mutamento mi domanderei se non lo stiano facendo mediamente anche le configurazioni sinottiche medie, modificando per alcuni settori ai limiti le probabilità.
    Concordo.
    Peraltro, se proprio vogliamo scomodare strumenti come le proiezioni rilasciate in autunno dai vari enti, si vedeva che non sarebbe stata roba pro-Italia. Magari qualche interessamento marginale (che c'è pure stato e ha portato buon freddo), ma l'Europa sudorientale - nella quale piazzo tranquillamente anche noi dal punto di vista geografico - si intuiva che sarebbe stata perlopiù spettatrice.
    E quelle stesse proiezioni sono, appunto, frutto di incastri di correlazioni e probabilità, quantomeno a livello barico, che è quello che sto prendendo in considerazione.

  5. #5
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2023/24 verso il trimestre freddo, ipotesi e prospettive

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Le configurazioni medie in regime El Nino per le varie fasi della MJO vedono la Scandinavia spesso in pole per i mesi invernali statisticamente parlando. Quest'anno si è aggiunta una componente di fluttuazione stocastica che sta facendo vivere loro un inverno da annali fino a questo momento, complice anche un autunno molto freddo (la Scandinavia è stata l'UNICA zona dell'emisfero boreale sotto la 1951-1980 lo scorso autunno!).

    A mio parere quel che sfugge nell'interpretazione dei vari indici teleconnettivi è che si tratta di correlazioni e probabilità: non c'è scritto da nessuna parte che andrà per forza così, e con un sistema in mutamento mi domanderei se non lo stiano facendo mediamente anche le configurazioni sinottiche medie, modificando per alcuni settori ai limiti le probabilità.
    Infatti c'è da dire che quest'anno il quadro europeo da alcuni era stato abbastanza preso e il rischio che rimanesse tutto alto era palese e così è stato, quindi almeno su questo non credo vi siano state sorprese, ma è il gap fra li e qui che è "pesante", su 3-4 occasioni non ne ha imbroccata una ...


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  6. #6
    Vento forte L'avatar di Alesa
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2023/24 verso il trimestre freddo, ipotesi e prospettive

    Vorrei spiegazioni da gente esperta sul fatto che questa fase di nao+ doveva essere temporanea ( intorno ai 10 giorni) e invece dai modelli sembra durare ben oltre i primi del mese venturo, nonostante l' ultimo grafico della NAO mostra un crollo di essa dal 31 circa. Oltretutto con geopotenziali pazzeschi

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  7. #7
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2023/24 verso il trimestre freddo, ipotesi e prospettive

    Citazione Originariamente Scritto da Alesa Visualizza Messaggio
    Vorrei spiegazioni da gente esperta sul fatto che questa fase di nao+ doveva essere temporanea ( intorno ai 10 giorni) e invece dai modelli sembra durare ben oltre i primi del mese venturo, nonostante l' ultimo grafico della NAO mostra un crollo di essa dal 31 circa. Oltretutto con geopotenziali pazzeschi

    Inviato dal mio CPH2343 utilizzando Tapatalk
    i geopotenziali pazzeschi sono onestamente l'ultima cosa di cui stupirsi
    in inverno la potenza dell'alta è in funzione del rinforzo del vortice e in particolare per quel che ci riguarda del gradiente che si instaura tra le latitudini subartiche dell'atlantico e le medie latitudini
    il contributo subtropicale in sostanza in queste fasi stagionali non è in capo ai subtropici ma a quanto di cui sopra in relazione banalissimamente ai livelli medi di geopotenziale complessivi
    ricordo inoltre ancora una volta che la nao si deve valutare come regime per quanto riguarda gli aspetti climatici da un lato, puntuale e meramente descrittiva in funzione dei valori quotidiani
    specialmente se la si valuta sul piano della pressione e non dei gpt
    quindi un abbassamento della nao giornaliera può non essere sottesa a un cambio di regime ma a un abbassamento del fronte polare in medio atl con relativa divergenza che all'atto pratico per alcune aree non produce variazioni significative così come a un cut off in zone sensibili al delta pressorio calcolato
    e quest'ultimo punto è un buon gancio anche per la questione meno scontata della faccenda
    se si parla di regimi di rinforzo del vortice ormai sembra in questa fase piuttosto assodato che il js assume un'intensità superiore in funzione dei rapporti di forza tra AA e alta troposfera in riscaldamento
    mentre nelle fasi di calo se si valutano i comportamenti dei rami con opportuni plottaggi si evidenzia che il ramo secondario raggiunge latitudini più basse rispetto al passato ed è anche meno intenso
    questo significa che a differenza di quanto si possa pensare in quelle fasi si osserva una contrazione e non una espansione della cella di hadley, allo stesso tempo il maggior scollamento che implica questa dinamica rende l'innesco delle rossby meno ficcante, proprio in quelle situazioni dove il potenziale dell'aria artica di raggiungere alcuni settori è superiore
    ovviamente questo varrà a parità di latitudine più per alcuni settori maggiormente dipendenti dalle dinamiche oceaniche rispetto ad altri
    ricordo che queste valutazioni sono ancora frutto di statistiche recentissime e per giunta all'interno di un sistema che sarà ancora soggetto a fluttuazioni significative
    quindi come si suol dire, anche se non mi piacciono le frasi fatte, si naviga a vista
    è indubbio in ogni caso che la tendenza sempre più evidente del pacifico allo stato di la nina a bassa frequenza stia incentivando questo fenomeno, e questo si è reso evidente specialmente nell'ultimo lustro all'incirca
    aspetto tra l'altro, ad oggi, riverificato nel mostrare comportamenti coerenti sia quando il segnale ad alta frequenza era tendente a enso- che con il fenomeno opposto
    ma, prima che venga fuori, è colpa del gw?
    la mia risposta è sempre la stessa, il gw non è una variabile
    è IL sistema con determinati livelli di energia da redistribuire, quindi tutto ciò che avviene è sempre e inevitabilmente frutto dello stato contingente
    buona giornata
    C'ho la falla nel cervello


  8. #8
    Uragano L'avatar di simo89
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2023/24 verso il trimestre freddo, ipotesi e prospettive

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    i geopotenziali pazzeschi sono onestamente l'ultima cosa di cui stupirsi
    in inverno la potenza dell'alta è in funzione del rinforzo del vortice e in particolare per quel che ci riguarda del gradiente che si instaura tra le latitudini subartiche dell'atlantico e le medie latitudini
    il contributo subtropicale in sostanza in queste fasi stagionali non è in capo ai subtropici ma a quanto di cui sopra in relazione banalissimamente ai livelli medi di geopotenziale complessivi
    ricordo inoltre ancora una volta che la nao si deve valutare come regime per quanto riguarda gli aspetti climatici da un lato, puntuale e meramente descrittiva in funzione dei valori quotidiani
    specialmente se la si valuta sul piano della pressione e non dei gpt
    quindi un abbassamento della nao giornaliera può non essere sottesa a un cambio di regime ma a un abbassamento del fronte polare in medio atl con relativa divergenza che all'atto pratico per alcune aree non produce variazioni significative così come a un cut off in zone sensibili al delta pressorio calcolato
    e quest'ultimo punto è un buon gancio anche per la questione meno scontata della faccenda
    se si parla di regimi di rinforzo del vortice ormai sembra in questa fase piuttosto assodato che il js assume un'intensità superiore in funzione dei rapporti di forza tra AA e alta troposfera in riscaldamento
    mentre nelle fasi di calo se si valutano i comportamenti dei rami con opportuni plottaggi si evidenzia che il ramo secondario raggiunge latitudini più basse rispetto al passato ed è anche meno intenso
    questo significa che a differenza di quanto si possa pensare in quelle fasi si osserva una contrazione e non una espansione della cella di hadley, allo stesso tempo il maggior scollamento che implica questa dinamica rende l'innesco delle rossby meno ficcante, proprio in quelle situazioni dove il potenziale dell'aria artica di raggiungere alcuni settori è superiore
    ovviamente questo varrà a parità di latitudine più per alcuni settori maggiormente dipendenti dalle dinamiche oceaniche rispetto ad altri
    ricordo che queste valutazioni sono ancora frutto di statistiche recentissime e per giunta all'interno di un sistema che sarà ancora soggetto a fluttuazioni significative
    quindi come si suol dire, anche se non mi piacciono le frasi fatte, si naviga a vista
    è indubbio in ogni caso che la tendenza sempre più evidente del pacifico allo stato di la nina a bassa frequenza stia incentivando questo fenomeno, e questo si è reso evidente specialmente nell'ultimo lustro all'incirca
    aspetto tra l'altro, ad oggi, riverificato nel mostrare comportamenti coerenti sia quando il segnale ad alta frequenza era tendente a enso- che con il fenomeno opposto
    ma, prima che venga fuori, è colpa del gw?
    la mia risposta è sempre la stessa, il gw non è una variabile
    è IL sistema con determinati livelli di energia da redistribuire, quindi tutto ciò che avviene è sempre e inevitabilmente frutto dello stato contingente
    buona giornata
    Scusami ma io su questo non sono d'accordo e la trovo una contraddizione evidente: la maggiore energia È il global warming, per definizione. Poi, che il sistema si muova, a breve termine, mosso dalla variabilità interna è un altro discorso, però se lo confrontiamo con anche solo 15 anni, la maggior energia da redistribuire È il global warming.

    Dunque la domanda che dovrebbe seguire è: come il sistema reagisce a questo surplus di energia? Come la distribuisce? Può essere che piccole differenze di partenza avvantaggino certe configurazioni a scapito di altre? E se sì quali?

    Dipende sempre a quale scala temporale si sta parlando, se a distanza di pochi mesi o di parecchi anni: se parlo di quest'inverno rispetto allo scorso, è chiaro che è la variabilità interna a farla da padrona, ma se confronto il 2023/2024 rispetto a un qualunque inverno pre-2014, certo che il GW va preso in considerazione, ci mancherebbe altro.

  9. #9
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2023/24 verso il trimestre freddo, ipotesi e prospettive

    Citazione Originariamente Scritto da simo89 Visualizza Messaggio
    Scusami ma io su questo non sono d'accordo e la trovo una contraddizione evidente: la maggiore energia È il global warming, per definizione. Poi, che il sistema si muova, a breve termine, mosso dalla variabilità interna è un altro discorso, però se lo confrontiamo con anche solo 15 anni, la maggior energia da redistribuire È il global warming.

    Dunque la domanda che dovrebbe seguire è: come il sistema reagisce a questo surplus di energia? Come la distribuisce? Può essere che piccole differenze di partenza avvantaggino certe configurazioni a scapito di altre? E se sì quali?

    Dipende sempre a quale scala temporale si sta parlando, se a distanza di pochi mesi o di parecchi anni: se parlo di quest'inverno rispetto allo scorso, è chiaro che è la variabilità interna a farla da padrona, ma se confronto il 2023/2024 rispetto a un qualunque inverno pre-2014, certo che il GW va preso in considerazione, ci mancherebbe altro.
    e dove sarebbe la differenza in queste ineccepibili considerazioni con quello che ho scritto io?
    C'ho la falla nel cervello


  10. #10
    Uragano L'avatar di simo89
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2023/24 verso il trimestre freddo, ipotesi e prospettive

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    e dove sarebbe la differenza in queste ineccepibili considerazioni con quello che ho scritto io?
    Beh tu hai detto che è tutto in capo alla situazione contingente, non distinguendo se si parla a breve termine o rispetto a 10-15 anni, ma qui si parlava anche del confronto tra ora e gli inverni di 15 anni fa, quindi credo che la mia osservazione sia pertinente

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