
Originariamente Scritto da
mat69
Nelle dinamiche tropo/stratosferiche non è sufficiente affidarsi alla sola condotta dei flussi a 10 hpa attraverso una puntuale e giornaliera verifica della sua condotta ma, allorquando si siano verificati i presupposti meramente statistici (
NAM) o fisici (low flux event), la maniera nella quale potrà realizzarsi l'accoppiamento di tutti i piani isoentropici nonché la trasmissione di energia dei flussi zonali da quel momento in poi.
Cosa accadrà dopo in stratosfera potrebbe non essere immediatamente impattante in troposfera rispetto quindi la dinamica precedente che ha costruito lo strat cooling.
Banalmente l'abbassamento della tropopausa polare e quindi anche dell'altezza nella quale inizia la stratosfera può essere monitorato attraverso i diagrammi che rappresentano i massimi di vorticità potenziale in un determinato piano isentropico.
L'entropia e quindi il flusso vorticoso rotatorio aumenta con l'altezza (come anche l'intensità dei venti zonali) e questo lo si vede molto bene salendo di quota in stratosfera dove l'aria è più rarefatta ma gli MPV aumentano.
Ed è per questo che, in un ambiente stabile (quale la stratosfera) e in condizioni di inversione termica, possa essere possibile trasferire moto dall'alto verso il basso se naturalmente le condizioni lo permettano.
Allegato 636331
La temperatura potenziale di 360K al polo si trova in condizioni normali durante l'inverno, generalmente all'altezza della tropopausa ma in caso di forte alterazione della colonna del
vp puoò repentinamente abbassarsi (portandosi dietro verso il basso i vari piani isentropici) e questo perché tali superfici, legate alla pressione e alla temperatura, richiedono una quota inferiore per raggiungere la stessa temperatura potenziale (in questo caso 360K).
Va da sè che, di conseguenza, troveremo più in basso velocità zonali più elevate proprie delle quote superiori .
Di conseguenza se guardiamo il grafico postato se la linea è inferiore alla media climatologica significa che il piano di 360K è mediamente più in alto rispetto la quota media (che sul polo è di circa 6600m), al contrario se la linea schizza verso l'alto potrà essere quello un indizio di propagazione degli effetti dello stratcooling e la tropopausa polare tenderà a scendere di quota portandosi dietro la maggiore entropia.
Da questo non viene dato tuttavia fare discettazioni deterministiche in alcun modo tranne che nel validare un vortice polare strutturalmente più forte lungo tutta la colonna con flussi zonali più intensi ed una minor propensione, da parte delle fasi delle onde di Rossby a riuscire ad interferire costruttivamente con il flusso.
Se il flusso infatti è marcatamente più forte rispetto alla fase d'onda costruita attraverso gli eddy calore e momento, è probabile che l'onda venga dissipata e riflessa verso i piani inferiori.
L'attenzione ora sta nel verificare cosa potrà accadere dal momento in cui sono stati realizzate da parte della stratosfera (ma sempre a causa della troposfera!) le condizioni previste negli studi che sono a disposizione di chiunque voglia leggerli.

Segnalibri