Salve ragazzi,andando spesso a Trovare mio padre a Torvajanica,lungo il litorale di Roma,mi ha colpito una parte
di pineta secolare gravemente danneggiata dopo il passaggio di una violenta cella nel pomeriggio del 4 Novembre 2008. Ho scaricato solo ieri le foto postandole con estremo ritardo.
Overshooting top in avvicinamento su Roma (probabile coda da flanking line piu' a sud della cella ?)
Credo che l'ammasso roteante fotografato da Ostia (Flavio78) non puo' essere che un mesociclone,era ben visibile anche da Roma,e da me stesso osservato,e fu sicuramente uno dei temporali piu' violenti degli ultimi anni,il cielo era verdissimo,l'attivita' elettrica alle stelle.
Premetto che questi pini della pineta di Castel Porziano,malgrado le foto non rendono
al meglio,hanno tronchi enormi e sono centenarie,hanno dunque sopportato decine di tempeste di vento e temporali violenti.Il tratto danneggiato ha una larghezza di circa 150 metri,e mi hanno colpito non tanto alcuni tronchi abbattutti in versi opposti,quanto lo scheggiamento di alcuni tronchi e l'asportazione dei rami e delle chiome di alcuni pini.In genere alberi abbattuti da downburst vengono sdradicati ma non cosi' mal ridotti.La pineta che continua a destra e sinistra è pressappoco intatta,nessun albero abbattuto.
I pini furono piantati fra la fine del 1800 e i primi del 1900,il diametro arriva al metro e 40.
rami spezzati e amamssati lungo i tronchi:
anche piccoli arbusti abbattuti,e pino abbattuto in senso oppsoto sullo sfondo :
Chiome e rami strappati anche in pini rimasti in piedi:
schiggiatura di quasi un metro su u ntronco (80 cm ca.)
Da notare i tronchi in senso opposto:
Da notare i tronchi incrociati:
![]()
Ultima modifica di Daniele_Bianchino_rm; 04/02/2009 alle 00:22
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
Mi da l'idea di un potente Gustfront quello fottografato, quella sorta di striature sono spesso presenti ai bordi della nube a mensola, crate dalla turbolenza del gust Front stesso. Ovvamente non è detto che la cella non possa comunque aver prodotto un tornado e che la stessa non fosse di natura supercellulare.
Riguardando meglio,la seconda immagine dà l'idea di un disco supercellulare. Sarebbe interessante avere un'immagine più ampia comunque.
ma che cella era!!!
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ciao
prima domanda:
le foto ai pini sono state scattate subito dopo l'evento?![]()
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tre giorni dopo esattamente,mio padre mi aveva avvertito che la tempesta aveva abbattuto una parte della pineta.Non ci sono stati altri temporali violenti,e come ho detto quella strada la faccio spesso per andare a trovare mio padre,i giganteschi pini sono sempre stati li in piedi.
Ultima modifica di Daniele_Bianchino_rm; 04/02/2009 alle 11:55
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
Ciao, vedendo il satellite mi ha ricordato molto la cella che si è formata in germania il 29 maggio del 2008
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i pini sono noti per le lunghe radici orizzontali poco profonde (spesso squarciano l'asfalto o il cemento) ed una centrale verticale più profonda. Questo non toglie che siano facili da abbattere (da quel che ne so, possono andar giù con venti attorno ai 150km,) di quella dimensione.
Ti ho fatto questa domanda in quanto ho notato che alcuni presentano parecchie, se non totalmente, parti secche, morte. Il pino, ma qui è meglio parlare di pineta, è abbastanza robusto, come dicevo pocanzi, ma ad un patto: che sia regolarmente "pulito", potato dei rami secchi o in eccedenza così come per gli ammassi di aghi che si incastrano fra i rami stessi. Il tutto non fa altro che aumentare l'effetto vela e l'indebolimento della struttura stessa.
Vedo, appunto, dei pini (a terra) che sembrano essere davvero secchi, morti e se osserviamo la penultima foto se ne vede uno di secco ancora in piedi (zona centrale della foto).
In quelli verdi, invece, si notato dei rami spezzati. In questo caso però sono sufficienti dei venti attorno ai 80-100 kmh.
A mio modesto avviso, questi elementi sono insufficienti per poter determinare il passaggio di un tornado.
Ciò non toglie, ma qui ci riferiamo alle foto della cella, che possa effettivamente essere stata una cella di natura supercellulare.
Questo è quanto.
Un salutone![]()
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