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Bava di vento
Debole outflow boundary (e presentazione)
Prima di tutto una presentazione, visto che sono praticamente nuovo sul forum. Mi chiamo Daniele e sono un nuovo socio di Meteonetwork, appassionato di temporali e sviluppatore web; presto cercherò di mettere a disposizione le mie conoscenze in quest'ultimo ambito partecipando come volontario 
D'ora in avanti cercherò di partecipare nel forum così da entrare a tutti gli effetti in questo bel gruppo (approfitto dell'occasione per ringraziare Marco per avermi introdotto e fatto conoscere meglio l'associazione).
Tra le mie tante passioni c'è anche quella di insegnare. Ho pensato quindi di iniziare con un piccolo video didattico. È basato su immagini satellitari che mostrano un cluster di multicelle sugli Appennini centrali, seguito da un debole outflow boundary propagatosi verso ovest per diverse decine di km. Purtroppo non ho le scansioni radar della zona né la mappa con la temperature del top delle nubi, che avrebbero reso più completo il post.
Lo sviluppo temporalesco è stato reso possibile da deboli correnti umide sud-occidentali. Era presente forte instabilità, vento in quota di media intensità e parallelo a quello debole nei bassi strati; nessuna azione frontale. Tale combinazione ha determinato correnti discendenti forti e in gran parte dirette nel verso opposto a quello di propagazione delle celle, causando rigenerazione sul lato sopravvento.
Si aggiunga che il riscaldamento delle pianure laziali, dietro le zone di rigenerazione, è stato enorme (eravamo nel pieno dell'ondata di calore). Non appena le correnti convettive si sono fermate, l'azione congiunta dei forti downdraft diretti verso il lato sopravvento ha raggiunto il Lazio, sollevando l'aria calda e generando un sistema nuvoloso arcuato (l'outflow boundary) che sembra "staccarsi" dal cluster in dissolvimento; una sorta di piccolo fronte freddo, quindi.
Si è trattato di nuvole medio-alte ma innocue. In casi estremi può generare nuovi temporali nelle zone interessate dal suo passaggio.
Gran parte delle nozioni che ho imparato nell'ultimo anno sono merito del libro Temporali e tornado, che custodisco come un manuale sacro. 
Spero di aver fatto un'analisi corretta e non aver scritto cose errate (in tal caso, mea culpa!).
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