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  1. #1
    Vento forte L'avatar di mmg1
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    Predefinito Prime considerazioni sull'inverno 2007-2008

    Siamo ad Ottobre e comincia ad essere tempo per esporsi in previsioni long range: provo a dare la mia interpretazione al prossimo inverno sulla base dell’esperienza acquisita durante questi mesi di lavoro all’interno del CS, in attesa dei giudizi dei miei “colleghi” del Comitato che sicuramente aggiungeranno elementi per una previsione più congrua ( per ora un ringraziamento a Mat69 e a 4ecast per i loro contributi).
    Cominciamo dall’osservazione delle anomalie delle SST da Maggio ad oggi per avere un idea su alcune aree oceaniche per così dire predittive e definirne il comportamento:



    TRIPOLO ATLANTICO (JJAS).
    Prima di tutto vediamo la situazione delle anomalie estive delle SST nell’ Atlantico: vediamo che lo schema del tripolo Atlantico si è posto in una condizione che parrebbe favorire una NAO invernale negativa. In uno studio eseguito da Folland si faceva riferimento a strutturazioni del tripolo simili negli anni 60, e visto che fino a questo punto ho spesso chiamato in causa il 1963 (in qualità di anno di minimo solare, e per il pattern EA WR + ) come un anno per molti aspetti simile all’ attuale ho voluto verificare se vi fossero anomalie anche nelle SST degli anni 60 (vd fig).
    Inoltre sempre facendo riferimento a questo studio allego anche una figura che pone in correlazione oltre alla disposizione delle SST anche la successiva circolazione atmosferica invernale . A prima vista riscontrerei numerose analogie . Tra l’altro se andiamo a vedere le ultime carte relative alle SST di Settembre vediamo come l’anomalia negativa delle acque dell’ Atlantico orientale davanti all’ europa sono presenti anche ora.

    Zona RM:
    In questa regione situata al largo di Terranova (40-50°N, 40-60°W),si realizza il rimescolamento tra le acque provenienti dalla corrente del Golfo e le acque provenienti dal Labrador.L’osservazione delle SST a partire da Maggio e nei mesi successivi in questa area geografica ha permesso la constatazione di una correlazione tra la presenza di SST- in questa zona e successiva NAO- , mentre la presenza di SST + si associa a NAO +. Questa era la situazione in Maggio, e già si intravedeva l’anomalia negativa che si è perpetuata per tutto Giugno.
    Questa regione va anche seguita nei mesi autunnali perché un anomalia negativa può essere responsabile di alterazioni circolatorie atmosferiche per la trasmissione di onde di Rossby.
    In particolare si ha una correlazione tra SST negative in epoca autunnale inducono ciclogenesi in nord Atlantico e lo strutturarsi di un HP su Groenlandia , Islanda e Scandinavia.

    ENSO:
    In questo inverno dovremmo avere a che fare almeno con una Nina debole, una situazione questa che dovrebbe, considerando comunque il lag temporale che contraddistingue l’influenza Pacifica su quella eurasiatica portarci a favorire una fase di NAO -.
    Va anche notato inoltre che mentre eventi estremi di Nina negativa ( come del resto di Nino) tendono a favorire fasi NAO+, fasi neutre o debolmente negative favoriscono NAO-
    Un recente studio (Shiogama e Mukougawa, 2005) fatto notare da steph mette in risalto il fatto che lo stato dell'ENSO può influenzare il legame dinamico stratosfera-troposfera in occasione di warmings stratosferici (SW).
    Gli inverni connotati dalla Nina, venti zonali orientali (VZE) successivi a SW riescano a diffondersi dalla stratosfera alla troposfera inducendo anomalie bariche polari simili alla fase negativa del NAM (--> AO-).
    Fra l'altro il nino dello scorso anno potrebbe anche essere uno dei motivi (unitamente all'"effetto Baldwin&Dunkerton") della mancata rottura del VP lo scorso inverno, in occasione dei SW che si sono manifestati fra dicembre e febbraio.
    La bassa stratosfera (80-100 hpa) è stata largamente influenzata dalla troposfera anche da diffuse anomalìe negative su Pacifico centro orientale (PDO-) in contrapposizione rispetto a ENSO+ con anomala anticiclogenesi delle Aleutine. E’così mancato qualsivoglia tentativo di coupling tra i piani più alti e quelli inferiori della stratosfera.

    Zona NAMIAS
    Da circa 3 mesi la zona è continuativamente positiva. Qui mi è stato molto utile Steph che mi ha descritto meglio gli effetti delle SSTA di questa zona sul contesto globale.
    Forti e persistenti SSTA+ (SSTA-) in quell'area del Nordpacifico a fine autunno/inizio inverno (Ott-Nov-Dic) tendono ad indurre, in inverno, HP (LP) fra il medio Nordatlantico e l'Europa occidentale (incentivata ovviamente da PDO NEG.) e quindi il pattern NAO+ (NAO-).
    Anche in questo caso, il pattern non è molto forte(anche in virtù di probabili collassamenti del jet stream coadiuvati da Qbo-), perché il gradiente barico fra Azzorre/Iberia e Islanda non è ampio,vista anche la situazione di AMO+.
    Si nota, parimenti, un ponte di LP (HP) fra Canada artico-Polo-Scandinavia-Russia NW, in tipico pattern AO+ (AO-). Ed infine HP (LP) a sud delle Aleutine.


    PDO-AMO:
    Si tratta di due parametri multiannuali, che tuttavia non dimostrano una rigorosità cronologica tale da poter essere considerati “affidabili” ( mi riferisco alla mancata regolarità del passaggio tra l’una e l’altra fase). Siamo in fase PDO debolmente negativa ,favorevole quindi al mantenimento di fase ENSO negative o neutre durante l’inverno.

    In accordo col grafico sotto riportato stiamo vivendo una fase AMO+ (ora debole). Una variabile importante quest’anno è rappresentata dal disgelo artico prevalente nella regione siberiana. Ci chiediamo quindi se l’apporto di acque di origine artica potrà influenzare negativamente la forza di questa fase AMO ?

    La configurazione PDO- AMO+ con eventi di Nina è già stata sperimentata negli anni 50-60.
    L’influenza dell’AMO + in concomitante Nina determina un amento delle precipitazioni sullo scacchiere mediterraneo (a parte il NW italiano come fatto notare nell’apposito thred sulla Nina da Andrea). Sulla reale influenza geografica di questa interazione sarà comunque da valutare il rapporto NAO/ AO e quindi ritengo rilevante anche effettuare una verifica di tale collegamento alla luce dell’andamento dei venti stratosferici).
    IOD:
    Questo parametro continua a risultare positivo e in tal caso tenderebbe ad ostacolare l’entrata di una franca Nina. Inoltre determina influenze sullo scacchiere Europeo inducendo la formazione di un HP sull’ Europa centro-orientale(in caso soprattutto di QBO occidentale).


    Minimo solare:
    Se andiamo a vedere i cicli di Schwabe ci rendiamo conto come in effetti gli anni di minimo siano coincisi con una NAO tendenzialmente negativa o quanto meno mai francamente positiva.


    Qua sopra ecco riportati l’indice NAO negli anni di minimo solare.

    Come fece notare inoltre 4ecast in precedente td sulle SSTA atlantiche, il minimo solare è anche responsabile di una minor convezione in area tropicale limitando di conseguenza l’evaporazione locale e riducendo quindi anche gli effetti della MJO. L’ alterazione da parte della minor convezione tropicale della salinità delle acque impone una riduzione del flusso trasportabile dalla conveyor belt verso latitudini settentrionali, ma fa sì che si attui una sua prosecuzione nel percorso oltre il canale di Danimarca, per il mancato loro raffreddamento ed inabissamento in profondità Questo è dovuto essenzialmente alla presenza di SSTA+ nel mar del Labrador e scarsità di profonde ciclogenesi a largo di Terranova e dunque ridotto richiamo di correnti artiche in zona.
    Il livello di attività solare e l’attività geomagnetica sono effettivamente a livelli minimi come fatto notare da steph

    QBO:
    Pur trattandosi di un fenomeno per definizione equatoriale la QBO in fase negativa e con minimo solare in corso, forza una propagazione l’onda della tropopausa equatoriale prodotta dalle intense perturbazioni convettive intertropicali verso nord-ovest. Anche i fenomeni fotochimici dovuti alla dissociazione delle molecole d’ozono durante le fasi di QBO- e l’accelerazione che quest’ultime inducono alla circolazione di Brewer-Dobson con trasporto di gas in stratosfera dall’equatore ai poli, va in questo senso. Per cui i fenomeni di riscaldamento in zona subpolare tendono a impedire un VPS forte, favorendo di conseguenza pattern AO-/ NAO - (sicuramente un pattern AO-).
    In conclusione, con la QBO – e un minimo solare, l’inverno tende a risultare più freddo a latitudini meridionali. Va anche notato(senza peraltro riferirsi alla reale possibilità di evenienza) come fasi di stratwarming siano risultate più frequenti durante fasi concomitanti di QBO-. Con l’ulteriore azione della Nina, statisticamente le irruzioni successive Startwarming Major (SWM) avvengono subsidenti a lunghi ponti altopressori alle medio-alte latitudini europee e maltempo dal vicino atlantico a latitudini temperate all’Europa meridionale. Infine in anni di QBO- e di bassa attività geomagnetica solare Lp d'Islanda debole diventa ancora più significativa, favorendo l'instaurarsi del pattern NAO-.

    1955 -5.82 -1.71 1.37 4.40 6.58 6.73 5.99 7.20 8.16 9.02 7.63 3.82
    1956 -1.01 -3.23 -2.01 -2.01 -6.16 -11.02 -13.04 -15.17 -14.67 -14.90 -16.96 -15.02
    1957 -13.05 -11.89 -6.68 -2.01 1.80 3.21 4.05 6.30 8.36 10.46 10.11 7.35
    1962 2.84 3.68 5.26 2.04 -3.64 -11.42 -15.49 -15.00 -15.19 -15.33 -15.40 -15.16
    1963 -17.35 -16.68 -19.93 -21.52 -24.18 -20.08 -9.27 -1.35 3.52 7.54 8.87 5.48
    1964 3.94 5.26 5.46 5.94 6.32 2.23 -0.56 -0.57 -0.67 0.42 0.71 0.04
    1976 9.35 9.36 9.63 11.41 9.96 2.95 -2.05 -4.87 -6.00 -7.84 -8.27 -11.94
    1977 -14.91 -14.07 -16.92 -14.99 -17.49 -21.67 -17.97 -11.99 -5.46 -1.29 -0.03 1.41
    1978 3.84 6.54 9.92 12.20 11.79 8.30 5.83 6.04 6.11 6.35 4.83 1.54
    1984 -10.65 -11.34 -12.98 -14.58 -15.05 -17.97 -25.39 -27.90 -25.44 -21.59 -13.19 -8.16
    1985 -0.37 4.21 6.30 11.11 13.57 14.04 11.10 11.08 11.72 11.84 11.45 9.51
    1986 8.74 10.15 11.96 9.11 3.56 -2.15 -5.25 -9.60 -10.21 -9.60 -8.01 -10.51
    1995 8.38 8.01 8.79 11.79 14.92 15.62 11.74 9.53 6.98 3.43 -0.77 -4.57
    1996 -5.79 -6.90 -9.92 -11.08 -14.88 -17.03 -23.93 -25.85 -26.02 -23.40 -18.08 -9.86
    1997 -3.57 1.94 4.77 9.74 12.37 14.50 14.85 11.69 11.64 9.91 5.74 0.78
    2006 -18.83 -11.24 -0.38 5.00 10.36 11.47 10.75 9.10 10.20 10.86 10.10 6.21
    2007 2.61 2.43 1.24 -5.18 -14.07 -21.34 -24.93 -27.41 -28.14

    GLAAM (Globally Averaged Angular Momentum): in un td aperto questa estate da Marco si faceva riferimento alle conseguenze di questo parametro
    http://forum.meteonetwork.it/showpost.php?p=1150029&postcount=1
    Quando GLAAM si mantiene su valori positivi si associa una circolazione zonale prevalentemente occidentale, mentre a valori negativi corrisponde una circolazione opposta, ossia orientale. A fine Agosto i valori del GLAAM erano nettamente negativi specie tra i 15-20° S e questo ha indotto un flusso da est in sede tropicale. Correlato a questo parametro viene favorita la Nina .
    Farei ulteriormente notare la correlazione riscontrata dallo stesso Blizzard circa annate con GLAAM negativo.

    Previsione della AO invernale su indicazione della copertura nevosa in Luglio-Agosto in Eurasia:
    La copertura nevosa estiva su Canada ed Eurasia tende a favorire una NAO negativa.
    l'estensione della superficie coperta dal manto nevoso in Canada ed in Eurasia in estate ha un effetto calmierante sull'attività tempestosa e ciclonica alle medio-alte latitudini atlantiche in inverno, in accordo ad una NAO negativa (Saunders et al. 2003).
    Infatti se la copertura nevosa estiva (JJA) è alta, allora il successivo inverno dovrebbe risultare meno perturbato e perciò più stabile e generalmente più freddo della media.
    Un anomala copertura nevosa nel settore eurasiatico induce alterazioni della temperatura in superficie nella regione nord Atlantica subpolare, inducendo quindi un rafforzamento dei venti e anomalie bariche al suolo a loro volta capaci di influenzare le SST oceaniche Atlantiche e determinando quindi feedback anche sulla NAO.
    Giugno deficitario dal punto di vista dell'estensione della copertura nevosa (terrestre) sull'Eurasia, in Luglio in Eurasia deficitaria, in Agosto idem, tanto che la copertura eurasiatica di Luglio- Agosto ha raggiunto minimi storici.
    Estati con alta (bassa) copertura nevosa terrestre precedono NAO invernali negative ( positive). Di fatto perciò questo fattore tende ad opporsi ad NAO negativa visto i pessimi risultati di questa estate.


    Teleconnessioni:
    Un occhiata generale a questo Settembre e all’andamento annuale delle Tlc quest’anno e poi riferendoci anche a questo andiamo all’analisi delle singole Tlc considerando quelle che sono state indicate da Blizz come maggiormente influenzanti il periodo autunno-inverno.



    NAO:
    NAO estiva senza eccessivi. Mi sembra ormai definito che ci sono tutte le premesse per una NAO invernale negativa o quanto meno al momento scarterei una NAO positiva franca. Al momento l’unico fattore ( che comunque non è da poco) che gli si oppone è solo lo snow cover che quest’anno è sicuramente stato sotto la norma. Un secondo aspetto da tenere in considerazione è anche la tendenza ad una concordanza di fase tra NAO estiva e successiva NAO invernale che sembra essere più evidente a partire dagli anni 50.
    Ovviamente già elencati invece i fattori che al momento spingono verso una NAO negativa: ciclo solare al minimo, QBO -, Nina, SST atlantiche, area RM, anticorrelazione con quella ad ottobre (difficilmente negativa visto gli output modellistici ormai abbastanza consolidati per la prima quindicina del mese).
    A vedere da questi dati direi sostanzialmente NAO negativa e scorrendo le altre teleconnessioni cercherò di addurre altre considerazioni favorevoli a questo.
    La previsione di Met Office di luglio è per una NAO neutra o debolmente negativa


    EA:
    Schema teleconnettivo positivo da inizio anno se si toglie l’eccezione evidenziata in Aprile.
    Il Pattern EA+ si distingue per le caratteristiche mostrate nella figura:


    In questo caso direi che sarebbe interessante eseguire un’analisi degli anni che da Gennaio a Settembre hanno mostrato pattern positivi. Una prima considerazione se andiamo a vedere l’andamento storico di questa Tlc è che dal 1997 a ora (eccezioni le rileviamo nel 2005 ma sono da imputare ad una media trimensile che vedeva intermezzi di mesi estremamente negativi es 6-2005) parrebbe essere un elemento costante. L’esatto contrario lo notiamo invece negli anni dal 1950 al 1977. Identificazione di questo tipo di trend legato alla fase PDO/AMO ?
    Bene se questo fosse vero siamo in fase di transizione, le SST Pacifiche parrebbero indicare infatti un cambiamento della PDO. Di conseguenza non mi aspetterei un pattern persistentemente positivo, ed in effetti questo mese di Settembre pare confermare le cose (vedi la rianalisi precedentemente postata).

    EA/WR:
    Dalle anticipazioni di Roeder dovrebbe rappresentare il prossimo protagonista invernale, in realtà se andiamo a vedere questa Tlc riscontriamo che è un pattern piuttosto raro se consideriamo la positività prolungata per almeno 4 mesi su 5 (vedi figura per gli anni in cui ciò è accaduto)
    Le conseguenze di un’eventuale positività di questo schema sono:



    Se vediamo lo storico del pattern la sua positività invernale non è soprattutto negli ultimi anni una situazione presente e soprattutto le sue implicazioni sul relativo comportamento della NAO è eterogeneo quindi al momento non saprei se dar peso affettivamente a questo tipo di previsione.
    Seguendo proprio le indicazioni della previsione di Roeder (positività ONDJF) gli anni che ho preso in considerazione sono stati i seguenti:


    SCAND:
    Dalla carta delle SLP anche questo pattern appare essere in fase negativa, chiave di lettura intrinseca cmq all’affermazione del pattern EA.
    Spulciando nel nostro forum è interessante l’articolo proposto da Steph http://forum.meteonetwork.it/showpost.php?p=1159293&postcount=12 circa l’anticorrelazione tra le precipitazioni in una regione del Brasile orientale e la proposizione di un pattern SCAND + invernale (favorito anche dalle SST fredde presenti nel mare del nord e vicino alle isole Britanniche ? ). Al momento ( Settembre) lo Scand è negativo e presumibilmente resterà tale, pur diminuendo la sua intensità, anche in Ottobre ma per il momento un’ idea sull’andamento invernale non ce l’ho. Una fase positiva potrebbe venire consolidata e resa anche a tratti persistente grazie a un forcing di risposta operata da un potente azzorriano (favorito dalle SSTA neg e dagli effetti della Nina) in elevazione meridiana con asse proteso verso NNE , con notevole azione di blocco nei confronti del flusso atlantico e con risposte fortemente meridiane di origine artica su gran parte dell’Europa centro orientale a potenziale innesco continentale.)


    PNA+ NAO- :
    Di per se questa è una configurazione che favorisce irruzioni continentali ed azioni di blocco Atlantiche , favorendo pertanto sia irruzioni meridiane, sia l’attacco da est. Va tenuto presente che in fase PDO negativa è favorito il pattern PNA +. Ancora tuttavia visto l’andamento “indipendente “ di questa tlc almeno fino ad ora non ho le idee chiare sulla sua possibile evoluzione invernale.


    Prime Proiezioni Inverno 2007-08
    ....



    Legenda

    1) Aree:
    Grigio scuro: alta probabilità di anomalia positiva di 500hPa gpt
    Grigio chiaro: minore probabilità di anomalia positiva di 500hPa gpt
    Blu: alta probabilità di anomalia negativa di 500hPa gpt
    Celeste: minore probabilità di negativa positiva di 500hPa gpt

    2) Linee:
    Blu – jetstream polare
    Rossa – jetstream tropicale



    Infine se andiamo a studiare quanto è avvenuto negli anni con minimo solare ( o in loro prossimità) e in concomitante fase QBO negativa ecco cosa viene fuori.
    A voi le eventuali riflessioni.
    Record :Tmin -9.7°C min più alta 24,9°C Tmax 40,4°C max più bassa -1.9°C Pioggia 24 h: 69,2mm Vento:91.4 km/h Pmin 975.8 hPa Pmax 1027.3 hPa
    VUE :2011 -3,4°C +40,4°C 622,2 mm 2012 -4.0°C +38.7°C 800,9 mm 2013 -2.4°C +36.4°C 735,6 mm 2014 -2.4°C +35,2°C 1168,2 mm

  2. #2
    Vento forte L'avatar di terence88z
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    Predefinito Re: Prime considerazioni sull'inverno 2007-2008

    Mamma mia che lavorone!! Complimenti x l'ottima analisi! E speriamo che quest'inverno ci ripagherà dalle tante amarezze subite l'inverno scorso


  3. #3
    Brezza tesa L'avatar di Wolf359
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    Predefinito Re: Prime considerazioni sull'inverno 2007-2008

    Complimenti a te e a tutto il CS.
    PhD in Polar Sciences - Il mio libro su Amazon: L'apocalisse climatica del 536
    Estremi termici dal 1774: -18.6° (1985) / +38.1° (2003)
    Il mio sito e la mia stazione meteo: http://meteopsn.altervista.org/index.html

  4. #4
    campy
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    Predefinito Re: Prime considerazioni sull'inverno 2007-2008

    Complimenti per la tua superlativa analisi. Veramente ben fatta. Many Compliments

  5. #5
    Tempesta L'avatar di alby83
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    Predefinito Re: Prime considerazioni sull'inverno 2007-2008

    ottima analisi!!
    Complimenti!!
    Odio la nebbia !!!


  6. #6
    TT-chaser L'avatar di Tormenta
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    Predefinito Re: Prime considerazioni sull'inverno 2007-2008

    Veramente SPETTACOLARE!

  7. #7
    Tempesta violenta L'avatar di NikoDj
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    Predefinito Re: Prime considerazioni sull'inverno 2007-2008

    E' un onore per tutti noi avere un CS come questo!!!
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  8. #8
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Prime considerazioni sull'inverno 2007-2008



    Spettacolo!!!!

    Solo una piccola aggiunta (per ora.....).

    Citazione Originariamente Scritto da mmg1 Visualizza Messaggio


    Zona NAMIAS
    Da circa 3 mesi la zona è continuativamente positiva. Qui mi è stato molto utile Steph che mi ha descritto meglio gli effetti delle SSTA di questa zona sul contesto globale.
    Forti e persistenti SSTA+ (SSTA-) in quell'area del Nordpacifico a fine autunno/inizio inverno (Ott-Nov-Dic) tendono ad indurre, in inverno, HP (LP) fra il medio Nordatlantico e l'Europa occidentale (incentivata ovviamente da PDO NEG.) e quindi il pattern NAO+ (NAO-).
    Anche in questo caso, il pattern non è molto forte(anche in virtù di probabili collassamenti del jet stream coadiuvati da Qbo-), perché il gradiente barico fra Azzorre/Iberia e Islanda non è ampio,vista anche la situazione di AMO+.
    Si nota, parimenti, un ponte di LP (HP) fra Canada artico-Polo-Scandinavia-Russia NW, in tipico pattern AO+ (AO-). Ed infine HP (LP) a sud delle Aleutine.

    Forse può essere utile segnalare che, nonostante le SSTA della zona Namias (NPAC a circa 30-45° N e 155-175° W) siano un predittore relativamente minore (e cmq legato a doppio filo con lo stato della PDO), nella mia analisi dell'influenza di quell'area del Nordpacifico sul pattern NAO invernale
    http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=58536

    ho diviso il periodo in 2 fasi:

    A) 1948-1972 (PDO-, AMO in discesa, da + a -):

    forti e persistenti SSTA+ (SSTA-) in quell'area del Nordpacifico a fine autunno/inizio inverno (OND) tendono ad indurre, in inverno (DJF):

    v HP (LP) fra l'Islanda e l'Europa centrale con centro sulle isole britanniche e quindi il pattern NAO- (NAO+). Il pattern non è cmq molto forte, perché il gradiente barico fra Azzorre/Iberia e Islanda non è ampio;
    v un ponte di LP (HP) fra Canada artico-Polo-Siberia centrale, in tipico pattern AO+(AO-);
    v HP (LP) sulle Aleutine.


    SLPA negli inverni (DJF) connotati da SSTA- meno SLPA negli inverni (DJF) connotati da SSTA+ in zona Namias in OND



    Paradigmatico, in tal senso, il mitico inverno 1962/63, con persistenti SSTA+ in zona Namias già dall'estate 1962...


    B) 1973-2006 (PDO prevalentemente+, AMO in salita da - a +):

    forti e persistenti SSTA+ (SSTA-) in quell'area del Nordpacifico a fine autunno/inizio inverno (OND) tendono ad indurre, in inverno (DJF):

    v HP (LP) fra il medio Nordatlantico e l'Europa occidentale e quindi il pattern NAO+ (NAO-) Anche in questo caso, il pattern non è molto forte, perché il gradiente barico fra Azzorre/Iberia e Islanda non è ampio;
    v un ponte di LP (HP) fra Canada artico-Polo-Scandinavia-Russia NW, in tipico pattern AO+ (AO-);
    v HP (LP) a sud delle Aleutine.

    SLPA negli inverni (DJF) connotati da SSTA- meno SLPA negli inverni (DJF) connotati da SSTA+ in zona Namias in OND



    à Fra i primo e il secondo periodo si nota uno spostamento verso sud dei 2 centri d'azione (Nordpacifico, Nordatlantico), tale per cui il pattern NAO inverte il suo segno.
    Costante, invece, il segno AO, vista la persistenza, fra i 2 periodi, della anomalie bariche artiche.







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  9. #9
    Bava di vento L'avatar di Antonello A.
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    Thumbs up Re: Prime considerazioni sull'inverno 2007-2008

    Complimenti per l' ottimo, esauriente e dettagliato articolo! Un lavoro non indifferente... queste sono le cose che, oltre ai normali interventi, arricchiscono il forum e lo rendono una 'scuola di meteorologia'! Saluti!

  10. #10
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    Predefinito Re: Prime considerazioni sull'inverno 2007-2008

    C'è solo da inchinarsi e ringraziarti per la superlativa analisi da te elaborata.

    Grazie di cuore


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