Ciao Matteo
La strada mi sembra ancora molto incerta, ma le UKMO di stasera sono molto interessanti dal punto di vista configurativo.
Innanzitutto vorrei far notare come il pattern che si andrà a consolidare nei giorni a noi più prossimi non sarà un vero e proprio SCAND+, ma piuttosto un ibrido tra questi e l'EA/WR+ dato che la posizione dell'anticiclone risulterà troppo sudoccidentale.
Come dicevo, l'evoluzione di UKMO è invece molto interessante poichè il pattern evolverebbe ulteriormente verso un classico SCAND+ (o SRH secondo le definizioni date da Steph) grazie al completo cut-off dell'anticiclone "scandinavo" e all'aggancio della goccia fredda mediterranea da parte del flusso atlantico, con anomalie bariche negative ad interessare il Mediterraneo occidentale, dettaglio fondamentale per poter parlare di SCAND+ a tutti gli effetti.
L'evoluzione poi parrebbe supportare la tua idea di retrogressione del blocco, e potrebbe essere ulteriormente incentivata dal ritorno su valori negativi del GLAAM.
In pratica si andrebbe incontro a questa configurazione se l'intuizione di UKMO fosse confermata:
Non resta che attendere sempre con maggior impazienza le Reading.![]()
[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""
[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
[/CENTER]
Non solo interessante, ma anche studiata!
Qui (prendo da Woollings et al., 2007) si fa vedere come la presenza di un blocking europeo possa spesso dar origine ad uno oceanico in una sorta di retrogressione del segnale.
In piu' si descrive l'importanza dei train waves dall'America e all'imbocco del jet stream atlantico per la formazione dei blocchi oceanici...
Molto molto interessante...potremmo assistere ad un evento "in carne ed ossa" di quello che tu dici e che qui e' formalmente teorizzato![]()
Concordo
GFS ha già provato un paio di volte negli ultimi 3 giorni a dare una soluzione simile; dalle ENS poi si può vedere che le possibilità ci sono.
Il rinforzo del nocciolo siberiano prima dell'indebolimento del lobo canadese è comunque necessario per una retrogressione del blocco (perché ne diminuirebbe la lunghezza d'onda, ed il movimento antizonale diverrebbe naturale)![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Ciao Giacomo,il tuo supporto mi rincuora e conferisce sostegno ad un'ipotesi (che per ora è ovviamente è solo quella) che nasce da un'insieme di elementi teleconnettivi e da una curiosa evoluzione delle forecast in bassa stratosfera che evidenziano nel long range la genesi di una bolla calda nel nord Atlantico e in particolare a sud della groenlandia.Non riuscivo proprio a motivarne la nascita in quanto evidentemente osteggiata dalla stessa troposfera a causa delle evidenti SSTA in AMO++ e non motivata da alcun warming supportata agli alti piani della strato.Mi è venuto da pensare dapprima ad un errore (negli aggiornamenti NCEP bloccati fino a ieril'altro al 5/12) ma poi poichè riconfermata, non ad una genesi in loco bensì ad uno spostamento retrogrado della massa temperata a causa di un brusco calo dei gpt in area russa.![]()
Matteo
La situazione è quindi davvero interessante. La bolla calda a cui fai riferimento potrebbe proprio essere conseguenza di questa ipotesi. Sempre in riferimento a quell'artiolo (http://www.met.rdg.ac.uk/~swr01tjw/), i case studies sono proprio presi in riferimento alla formazione di (loro chiamano) high latitude blocking in area groelandese...
Segnalibri