Pagina 1 di 4 123 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 34
  1. #1
    Burrasca L'avatar di steph
    Data Registrazione
    23/08/06
    Località
    Lugano (Svizzera ita
    Messaggi
    6,016
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito NAO: stato dell'arte (parte 5)

    NAO: stato dell’arte

    Parte 3: principali parametri predittivi



    3.2) SSTA

    3.2.2.) Legame fra SSTA e NAO su scala annuale/stagionale

    3.2.2.2) Pacifico tropicale (ENSO e zona WP + piccolo contributo sulla MJO)

    (seguirà, nella parte 6, l’analisi del legame fra NAO e le SSTA del Pacifico settentrionale, zona Namias e Golfo d’Alaska, e dell’Indiano).




    Cominciamo col dire che le migliori correlazioni fra SSTA e NAO si hanno con l’Atlantico (com’è ovvio, essendo lo specchio d’acqua sul quale “oscilla” la NAO ed essendo i due in reciproco feedback).
    Durante gli anni di ENSO neutro, le correlazioni discusse nella parte 4 (punto 3.2.2.1.) sono più evidenti.
    Durante le annate ENSO+/- si sovrappongono alle anomalie di questa enorme porzione d’oceano, complicando dunque non poco il puzzle. Sembrerebbe che spesso l’ENSO riesca a determinare (poi vedremo come) in modo decisivo il carattere della NAO, pur in condizioni non sempre evidenti (correlazioni meno forti).
    L’ENSO, tramite il noto meccanismo del “treno d’onde” Rossby indotto nella libera atmosfera dalle SSTA, può provocare sia rafforzamento di zonalità (NAO+) sia il contrario (NAO-). Dipende da molti fattori. Fra poco spiegherò quali e in che modo.

    A questo proposito va cmq detto che, considerando l’oscillazione pluridecadale (bassa frequenza) della NAO, sembra che l’ENSO si “adatti” al trend generale: in periodo caratterizzati da NAO+ e strong westerlies fra Nordatlantico e Europa centro-settentrionale (anni 20, anni 70-80-90) il pattern zonale indotto dall’ENSO risulta a sua volta più evidente; in perioidi invece caratterizzati da NAO- e blocking nordatlantici (anni 40-50-60) il pattern meridiano e “bloccante” indotto dall’ENSO risulta pure dominante.


    I fattori da tenere in considerazione per analizzare il legame ENSO-NAO sono principalmente 4: il segno dell’ENSO (+: El Niño, SSTA+ sul Pacifico equatoriale, SOI di solito negativa; -: La NIña, SSTA- sul Pacifico equatoriale, SOI di solito positiva, SOI = Southern Oscillation Index, differenza di pressione fra Tahiti e Darwin), la forza con cui si presenta il fenomeno (può essere misurata dall’indice MEI, il più preciso, dall’indice ONI o al limite dalla stessa SOI), la localizzazione geografica delle SSTA (zone: Nino 1+2, 3, 4 o 3.4, vedi mappa) e infine il periodo da considerare (fine autunno/inizio inverno, tipicamente ND, oppure pieno/tardo inverno, tipicamente JFM).
    ● Segno dell’ENSO
    Tradizionalmente si tendeva ad attribuire un debole legame fra ENSO+ (ENSO-) e NAO- (NAO+). In realtà le cose sono assai più complesse. Già 10 anni fa P.D. Jones (fra i più grandi studiosi ed esperti nel campo NAO), incontrato per caso ad una conferenza sul clima al Politecnico di Zurigo e al quale (durante la pausa caffé) chiesi se pensava ad un legame solido fra ENSO e NAO, mi rispose che lo si stava cercando differenziando in modo sistematico i parametri in gioco. Negli ultimi anni si sono compiuti notevoli sforzi nel cercare la correlazione e, in questo senso, si è poi scoperto che occorre guardare a vari altri aspetti, come detto prima. Il primo fa capo alla forza dell’ENSO.

    ● Forza dell’ENSO
    Già Blizzard, in un suo memorabile post http://forum.meteonetwork.it/showpost.php?p=584390&postcount=1 , spiegò la differenza in autunno ma pure in inverno fra un ENSO+ forte e un ENSO+ debole o moderato. Nel primo caso si ha tendenzialmente NAOdeb+, nel secondo NAOdeb-/-. Più arduo verificare la differenza fra un ENSO- forte e un ENSO- debole/moderato.

    ● Localizzazione geografica delle SSTA
    Per il nostro caso, la zona più “sensibile” è la Nino 3. Studi compiuti dimostrerebbero che, in caso di SSTA+ (SSTAdeb+) [SSTA-] in quell’area, sarebbe favorito il pattern NAOdeb+, dato da D: NAO+, J: NAO deb+, F-M: NAO- (NAO-, soprattutto fra J e F) [NAOdeb+ in tutti i mesi accompagnato spesso dal pattern EA+]. Il caso più significativo risluterebbe il primo (SSTA+ à NAOdeb+).

    Un’altra zona da considerare, anche se meno significativa, è la Nino 4.: SSTA+ (SSTA-) in quest’area indurrebbero NAO- (NAO+ e EA+).

    Rimane ancora da considerare: l’area WP (ne parlerò dopo) e la MJO, che riveste un ruolo importante ma solo su scala intramensile (ata frequenza) perché, come si sa, questo fenomeno è assai rapido e poco costante. Tuttavia si è notato che quando la MJO transita in area Nino 4 (la sua fase 7 e 8) tende a rafforzare la NAO- (e spesso pure lo SCAND+, in particolare in fase 7).
    Diverso il caso in cui la MJO è sull’area WP (sua fase 5) à induce NAO+.

    L’ultimo punto (periodo) è il più importante. Ora è tardi, per cui lo posterò domani. Unitamente all’analisi del legame fra SSTA nell’area WP e NAO.


    Ultima modifica di steph; 05/01/2007 alle 01:37

  2. #2
    Burrasca L'avatar di steph
    Data Registrazione
    23/08/06
    Località
    Lugano (Svizzera ita
    Messaggi
    6,016
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: NAO: stato dell'arte (parte 5)

    MJO in zona WP (fase 5):



    MJO in zona Nino 4
    fase 7


    fase 8

  3. #3
    Burrasca forte L'avatar di Blizzard
    Data Registrazione
    20/01/06
    Località
    Formigine (MO) 81mt
    Età
    38
    Messaggi
    8,342
    Menzionato
    1 Post(s)

    Predefinito Re: NAO: stato dell'arte (parte 5)

    Sempre nottambulo, eh steph?!

    Stavo giusto per andare a nanna..... ......x cui rimanderò a domattina una lettura attenta!!


    Buonanotte!!
    [CENTER]--> Marco <--

    ***...Always Looking At The Sky...***

    ""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""


    [B] Don't panic. But if you panic, be the first.
    [/B]
    [/CENTER]

  4. #4
    Burrasca L'avatar di steph
    Data Registrazione
    23/08/06
    Località
    Lugano (Svizzera ita
    Messaggi
    6,016
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: NAO: stato dell'arte (parte 5)

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    Sempre nottambulo, eh steph?!

    Stavo giusto per andare a nanna..... ......x cui rimanderò a domattina una lettura attenta!!


    Buonanotte!!
    OT: Beh...essendo in vacanza fino a domenica (ed essendo vicini alla luna piena)...

    Buonanotte!!

  5. #5
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
    Data Registrazione
    23/01/06
    Località
    Ansa dell'Arno
    Messaggi
    12,510
    Menzionato
    34 Post(s)

    Predefinito Re: NAO: stato dell'arte (parte 5)

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    NAO: stato dell’arte

    Parte 3: principali parametri predittivi



    3.2) SSTA

    3.2.2.) Legame fra SSTA e NAO su scala annuale/stagionale

    3.2.2.2) Pacifico tropicale (ENSO e zona WP + piccolo contributo sulla MJO)

    (seguirà, nella parte 6, l’analisi del legame fra NAO e le SSTA del Pacifico settentrionale, zona Namias e Golfo d’Alaska, e dell’Indiano).




    Cominciamo col dire che le migliori correlazioni fra SSTA e NAO si hanno con l’Atlantico (com’è ovvio, essendo lo specchio d’acqua sul quale “oscilla” la NAO ed essendo i due in reciproco feedback).
    Durante gli anni di ENSO neutro, le correlazioni discusse nella parte 4 (punto 3.2.2.1.) sono più evidenti.
    Durante le annate ENSO+/- si sovrappongono alle anomalie di questa enorme porzione d’oceano, complicando dunque non poco il puzzle. Sembrerebbe che spesso l’ENSO riesca a determinare (poi vedremo come) in modo decisivo il carattere della NAO, pur in condizioni non sempre evidenti (correlazioni meno forti).
    L’ENSO, tramite il noto meccanismo del “treno d’onde” Rossby indotto nella libera atmosfera dalle SSTA, può provocare sia rafforzamento di zonalità (NAO+) sia il contrario (NAO-). Dipende da molti fattori. Fra poco spiegherò quali e in che modo.

    A questo proposito va cmq detto che, considerando l’oscillazione pluridecadale (bassa frequenza) della NAO, sembra che l’ENSO si “adatti” al trend generale: in periodo caratterizzati da NAO+ e strong westerlies fra Nordatlantico e Europa centro-settentrionale (anni 20, anni 70-80-90) il pattern zonale indotto dall’ENSO risulta a sua volta più evidente; in perioidi invece caratterizzati da NAO- e blocking nordatlantici (anni 40-50-60) il pattern meridiano e “bloccante” indotto dall’ENSO risulta pure dominante.


    I fattori da tenere in considerazione per analizzare il legame ENSO-NAO sono principalmente 4: il segno dell’ENSO (+: El Niño, SSTA+ sul Pacifico equatoriale, SOI di solito negativa; -: La NIña, SSTA- sul Pacifico equatoriale, SOI di solito positiva, SOI = Southern Oscillation Index, differenza di pressione fra Tahiti e Darwin), la forza con cui si presenta il fenomeno (può essere misurata dall’indice MEI, il più preciso, dall’indice ONI o al limite dalla stessa SOI), la localizzazione geografica delle SSTA (zone: Nino 1+2, 3, 4 o 3.4, vedi mappa) e infine il periodo da considerare (fine autunno/inizio inverno, tipicamente ND, oppure pieno/tardo inverno, tipicamente JFM).
    ● Segno dell’ENSO
    Tradizionalmente si tendeva ad attribuire un debole legame fra ENSO+ (ENSO-) e NAO- (NAO+). In realtà le cose sono assai più complesse. Già 10 anni fa P.D. Jones (fra i più grandi studiosi ed esperti nel campo NAO), incontrato per caso ad una conferenza sul clima al Politecnico di Zurigo e al quale (durante la pausa caffé) chiesi se pensava ad un legame solido fra ENSO e NAO, mi rispose che lo si stava cercando differenziando in modo sistematico i parametri in gioco. Negli ultimi anni si sono compiuti notevoli sforzi nel cercare la correlazione e, in questo senso, si è poi scoperto che occorre guardare a vari altri aspetti, come detto prima. Il primo fa capo alla forza dell’ENSO.

    ● Forza dell’ENSO
    Già Blizzard, in un suo memorabile post http://forum.meteonetwork.it/showpost.php?p=584390&postcount=1 , spiegò la differenza in autunno ma pure in inverno fra un ENSO+ forte e un ENSO+ debole o moderato. Nel primo caso si ha tendenzialmente NAOdeb+, nel secondo NAOdeb-/-. Più arduo verificare la differenza fra un ENSO- forte e un ENSO- debole/moderato.

    Localizzazione geografica delle SSTA
    Per il nostro caso, la zona più “sensibile” è la Nino 3. Studi compiuti dimostrerebbero che, in caso di SSTA+ (SSTAdeb+) [SSTA-] in quell’area, sarebbe favorito il pattern NAOdeb+, dato da D: NAO+, J: NAO deb+, F-M: NAO- (NAO-, soprattutto fra J e F) [NAOdeb+ in tutti i mesi accompagnato spesso dal pattern EA+]. Il caso più significativo risluterebbe il primo (SSTA+ à NAOdeb+).

    Un’altra zona da considerare, anche se meno significativa, è la Nino 4.: SSTA+ (SSTA-) in quest’area indurrebbero NAO- (NAO+ e EA+).

    Rimane ancora da considerare: l’area WP (ne parlerò dopo) e la MJO, che riveste un ruolo importante ma solo su scala intramensile (ata frequenza) perché, come si sa, questo fenomeno è assai rapido e poco costante. Tuttavia si è notato che quando la MJO transita in area Nino 4 (la sua fase 7 e 8) tende a rafforzare la NAO- (e spesso pure lo SCAND+, in particolare in fase 7).
    Diverso il caso in cui la MJO è sull’area WP (sua fase 5) à induce NAO+.

    L’ultimo punto (periodo) è il più importante. Ora è tardi, per cui lo posterò domani. Unitamente all’analisi del legame fra SSTA nell’area WP e NAO.


    ancora un grande contributo Steph
    nell'attesa del post, mi pare che quest'anno si potrebbe vedere realizzato quanto ipotizzato in grassetto
    Andrea

  6. #6
    Burrasca forte L'avatar di Blizzard
    Data Registrazione
    20/01/06
    Località
    Formigine (MO) 81mt
    Età
    38
    Messaggi
    8,342
    Menzionato
    1 Post(s)

    Predefinito Re: NAO: stato dell'arte (parte 5)

    Steph sono a dir poco estasiato!!

    Il mio vecchio post, con qualche banale considerazione statistica, è assolutamente imparagonabile a questa analisi dettagliatissima!!!
    La parte quotata da 4ecast costituisce poi un grandissimo aiuto predittivo di cui anch'io non ero a conoscenza (o meglio, di cui avevo avuto solo una vaga intuizione confrontando i vari inverni caratterizzati da el Nino).

    Grazie steph per condividere con noi le tue "spropositate" conoscenze.....chissà cosa mi tirerai fuori parlando dell'area che io chiamo IndoNino (WP + Nino4) e associandola al ciclo MJO.....per non parlare della zona Namias a cui sono particolarmente interessato....

    Un salutone!!

    P.S: hai avuto anche la possibilità di scambiare 4 chiacchere col professor Jones!!!!
    [CENTER]--> Marco <--

    ***...Always Looking At The Sky...***

    ""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""


    [B] Don't panic. But if you panic, be the first.
    [/B]
    [/CENTER]

  7. #7
    Uragano L'avatar di Unlimited
    Data Registrazione
    07/09/05
    Località
    Cambiano (TO) 249 m
    Età
    36
    Messaggi
    17,778
    Menzionato
    3 Post(s)

    Predefinito Re: NAO: stato dell'arte (parte 5)

    complimenti per l'analisi, sto imparando molte cose grazie a voi

  8. #8
    Burrasca L'avatar di steph
    Data Registrazione
    23/08/06
    Località
    Lugano (Svizzera ita
    Messaggi
    6,016
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: NAO: stato dell'arte (parte 5)

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    Steph sono a dir poco estasiato!!

    Il mio vecchio post, con qualche banale considerazione statistica, è assolutamente imparagonabile a questa analisi dettagliatissima!!!
    Tutt'alzro che banale: gli studi di approfondimento nella ricerca di correlazioni naacono prorpio così...


    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    Grazie steph per condividere con noi le tue "spropositate" conoscenze.....chissà cosa mi tirerai fuori parlando dell'area che io chiamo IndoNino (WP + Nino4) e associandola al ciclo MJO.....per non parlare della zona Namias a cui sono particolarmente interessato....
    Beh...non esageriamo. Ho studiato climatologia al Poli di Zurigo come approfondimento nella materia geografia....per cui, come vedi (nonostante diversi corsi di fisica dell'atmosfera) non sono un esperto coe molti in questo forum...
    Diciamo che mi trovo assai megi nel campo empirico, ripsetto a quello fisico
    E poi: grande passione e lettura di molti papers e libri al riguardo, in particolare sul tema teleconnettivo e long range 4ecast come d'altronde tu e altri pure avete!!



    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    P.S: hai avuto anche la possibilità di scambiare 4 chiacchere col professor Jones!!!!
    Sì, ma la chiacchierata è durata.....3 minuti!!!! E ti confesso che prima di ripsondermi ha adocchiato il cartellino col mio nome che avevo appeso alla camicia (tutti i partecipanti alla conferenza, sia come conferenzieri che come uditori, avevano questo cartellino col proprio nome...), perché se il nome fosse stato ,che so, magari Hurrell o Rogers...forse mi avrebbe concesso decisamente qualche minuto in più della sua pausa!!

  9. #9
    andrea.corigliano
    Ospite

    Predefinito Re: NAO: stato dell'arte (parte 5)

    Steph, 4ecast, Blizzard... siete dei miti!
    Le teleconnessioni sono uno degli aspetti della meteo-climatologia che non ho ancora approfondito. Grazie ai vostri messaggi comincio a cimentarmi anche in questo argomento.

    Grazie per la dedizione, la cura e la... gioia che ci mettete nello scrivere tutto questo.


  10. #10
    Vento fresco L'avatar di Benve
    Data Registrazione
    29/01/04
    Località
    Ginevra (Svizzera)
    Età
    40
    Messaggi
    2,840
    Menzionato
    1 Post(s)

    Predefinito Re: NAO: stato dell'arte (parte 5)

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio

    Tradizionalmente si tendeva ad attribuire un debole legame fra ENSO+ (ENSO-) e NAO- (NAO+)
    Ciao, grazie per questi interventi molto didattici..pero mi trovo un po arreso di fronte a questa affermazione , ma anche ai discorsi sull'enso che hai fatto dopo. Probabilmente non ho afferrato molto bene!!
    Perche io da questi grafici noto una correlazione diretta forte tra enso e nao e pdo mentre dovrebbe essere enso- nao+ e viceversa??
    Ho capito che prima si tendeva ad attribuire questo legame come dici te però per quale motivo visto che i grafici indicano il contrario??almeno per come li vedo io.. Che devo pensare??
    Immagini Allegate Immagini Allegate

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •