Ora al tg5 parlano di una ricerca della Federico II sulle acque di rubinetto. Si dice 1 su 4 è inquinata o da eccesso di cloro o da eccesso di batteri (e quindi poco cloro). Ricordo quando feci questo argomento proprio con il docente che ha effettuato la ricerca. Il problema è che non tutti sanno che il cloro può formare rarissimamente dei pericolosissimi composti chimici (tossici e cancerogeni), specie se è immesso in eccesso nell'acqua. Il cloro in realtà è usato perchè è l'unico a garantire la protezione in rete, cioè protegge nel tempo l'acqua dai batteri, e se qualcuno fa dei lavori alle condotte immettendo batteri, oppure perdite ecc... il cloro assicura la morte dei batteri nel tempo. In Francia invece si usano i raggi infrarossi. I raggi infrarossi uccidono i batteri nella disinfezione, ma poi lungo la rete idrica che va nelle case non c'è protezione. Oppure un metodo intelligente è usare raggi infrarossi nella disinfezione iniziale e un poco di cloro per garantire la protezione nella rete idrica. Qui invece, a causa della rete idrica colabrodo e delle continue manomissioni senza garanzie di "pulizia" si preferisce immettere cloro in abbondanza per ambedue gli scopi, ovvero la disinfezione iniziale + protezione in rete. Il problema è che poi spesso c'è troppo cloro, il che aumenta la possibilità del formarsi di questi composti tossici