
Originariamente Scritto da
altropianeta
Non mi trovi d'accordo Claudio, mi spiace. Dal mio punto di vista è un'analisi davvero troppo superficiale della faccenda. E non tanto perchè, in linea di principio, io non sia mai stato favorevole alla filosofia del "beati quelli che svoltano grazie al superenalotto, i nati con la camicia, o quelli che si ritrovano a fare un sacco di soldi senza sbattersi"... ma per ragioni ben più serie, che forse tu stesso, avendo studiato psicologia, arriverai a condividere: mi riferisco al fatto che, secondo me, ritrovarsi in una condizione di fama e ricchezza di punto in bianco rischi seriamente di dare alla testa e comunque sia controproducente (primo perchè il successo di questo tipo è assolutamente effimero e secondo perché diffonde un sistema di valori profondamente sbagliato, non c'è niente da fare).
Sin dai tempi delle civiltà antiche c'era una cosa che differenziava i giovani di una comunità dal "mondo dei grandi": i riti di passaggio, ovvero quell'insieme di ritualità finalizzate a trasmettere a ciascun individuo "maturità" e "indipendenza". Senza divagare troppo, quel che voglio dire è che sacrifici, ostacoli e difficoltà sono parte integrante della vita di ciascuno di noi, indispensabili a forgiare il carattere di un individuo, per trasformarlo in un uomo equilibrato. Non è una questione di augurare a tutti una vita di "lacrime e sangue", è la vita punto e basta. Chiunque eviti o tenti di aggirarne gli ostacoli rischia seriamente, un bel giorno, di esserne travolto, scoprendosi magari una mezza sega buona a nulla, un essere umano con seri problemi di autostima e in definitiva un cittadino poco virtuoso.
Aggiungo di non condividere neppure il ragionamento secondo cui infondo anche il GF comporta grandi sacrifici, dai... è veramente un insulto a chiunque si sia ingobbito per anni sui libri di scuola, o si spara ogni giorno otto ore di fabbrica, o comunque si fa il mazzo tanto per portare dignitosamente a casa la pagnotta, me e te compresi. Persino l'esempio fantozziano dell'impiegato pressochè inutile non sta in piedi, perchè almeno lui, da un punto di vista etico, contribuisce a far girare l'economia in modo sano mentre i reality la faranno anche girare... ma alla rovescia, dal momento che si limitano semplicemente a riempire le nostre giornate di intrattenimento idiota e, anziché propagandare la cultura della meritocrazia, di fatto speculano sui sogni di gloria dello strato sociale più squallido e triste del nostro Paese.

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