
Originariamente Scritto da
Malveolus

Chi è il cuozzo? Ve lo siete mai domandato? La risposta è su un motorino di grossa cilindrata che sfreccia senza paura e che indossa abiti sgargianti e di un gusto alle volte leggermente grossolano.
Questo è il cuozzo! Un essere senza personalità, una sorta di zombie che non è in grado di ragionare con la propria testa, ammaliato dal canto ipnotizzante della massa come se fosse una sirena omerica.
Il cuozzo vive in branco e come gran parte dei mammiferi si può definire un predatore. La sua preda è la donna. Il suo unico obbiettivo è la donna. Il suo unico scopo è quindi quello di “mangiare” la sua preda.Nell’habitat dove solitamente vive il cuozzo (bar, discoteche, punto snai, sale giochi, ipermercati di periferia ecc.) le possibilità di riuscire nel suo intento sono maggiori, di fatti il suo insediamento è causato proprio dalla grandissima presenza di esemplari femmina di questo mammifero, quelle che noi studiosi ci limitiamo a chiamare vrenzola (etimo incerto ma sicuramente proveniente dal dialetto napoletano).
La vrenzola ha le stesse caratteristiche del cuozzo con la sola differenza che mentre il primo è in vita solo ed esclusivamente per raggiungere l’accoppiamento, quest’ultima cerca di riempire gl’attimi della propria vita stando semplicemente in competizione con le proprie simili.
La vrenzola perciò è priva di veri sentimenti e da spazio solo all’egoismo più sfrenato, sfoggiando un abbigliamento incredibilmente vistoso e spesso volgare.
La massa ovviamente influisce sul pensiero di questo straordinario esemplare, dettando rigidi ed indiscutibili canoni su ogni cosa che fa e che dice.
La moda è il fenomeno che più attira e che maggiormente viene studiata dai cuozzologi.
I capi d’abbigliamento compresi accessori sono il culto di ogni cuozzo o vrenzola che si rispetti.
La pettinatura per il cuozzo è importantissima. Il cuozzo tra le sue peculiarità ha di fatti quella dell’acconciatura eccentrica.
I capelli del cuozzo hanno una mutazione nel corso degl’anni diversa rispetto alle pettinature degl’esseri umani.
Non importa se stia bene o male, basta solamente che sia “fashion” (quest’aggettivo è entrato a far parte del lessico cuozzo da qualche anno).
Cera, stiratura a crema e fohn sono essenziali affinché il cuozzo possa mostrare in pubblico tutto il suo fascino.
Ogni singola caratteristica di quest’animale dall’ignoranza acuta saranno trattati con maggiore approfondimento in seguito.
IL CUOZZO: IL CUOZZO
Segnalibri