Emo
Truzzi
Non so
Boh...belle mode entrambe. Mi fanno sentire un essere superiore quando vado in giro. Si prova lo stesso che si proverebbe ad entrare da sani in una visita in un manicomio: ringrazi Dio che non sei così
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oddio!!!questi tizi per napoli non ci sono quasi.....e poi li vedo così tristi....meglio le 'vrenzole e i cuozzi napoletani almeno vestono più allegro....
LA VRENZOLA
la vrenzola è la femmina del cuozzo comune e la si può riconosce da:
scoppiettio di chewingum
rumore dei tacchi (simile al rumore degli zoccoli dei cavalli)
colore del viso non naturale
capelli tinti (biondo sciacquato, rosso ruggine, nero corvino)
vestiti con colori sgargianti
linguaggio molto colorito, diretto e molto volgare
l'abbigliamento è parte fondamentale del suo stile che rispecchia tutti i canoni fashion della moda attuale, iniziamo ad esaminare la testa, frontino dorato o argentato, orecchini a lampadario o cerchio da minimo dieci centimetri di diametro.
Il vestito tipico della vrenzola invece è la maglia inguinale (nera, marrone) con il cinturone abbinato, giubbotto corto con pellicciotto e jeans o pinocchietto con paiette (rigorosamente a vita bassa in modo che si vede il perizoma).
Le scarpe invece variano dalle sportive (vedi "la scarpa"), classiche: decoltè ballerine o stivali (con tacchi si intende).
I colori più gettonati sono:rosa, fucsia, viola, marrone, nero, oro, grigio (argentato), rosso.
Le vrenzole quando si incontrano si complimentano a vicenda (ua comm stai bell stasera) per il loro look come rito preparatorio all'atto dell'uscita, in modo da caricarsi per la serata.
I temi di discussione sono: vestiti, ragazzi (sui motorini, o in macchina, perchè se stai a piedi non ti guardano nemmeno!), "uomini e donne" e cosa hanno fatto la sera prima magari qualche avvenimento in particolare tipo una posteggia subita o meglio un'avances fatta dal cuozzo di turno che queste come sappiamo è campione mondiale nel farle.
Sulla vrenzola vorrei aggiungere una postilla: le più giovani di questa categoria (13-18 anni) hanno sempre la classica panzetta coi rotoli di lardo, messa in bella mostra grazie alle onnipresenti magliettine che lasciano scoperto l'ombellico.
La presenza di tutto quel lardo addominale è la riprova della dieta ricca di grassi, tipica della famiglia napoletana verace.
in metropolitana si siedono una sopra l'altra, formando una strana piramide semi-umana;
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allora ecco un tipo di cuozzo
però.. il top sono quelli che vestono tutti capi finti firmati...però meglio loro che quei tristi ragazzi del video di milano...
Chi è il cuozzo? Ve lo siete mai domandato? La risposta è su un motorino di grossa cilindrata che sfreccia senza paura e che indossa abiti sgargianti e di un gusto alle volte leggermente grossolano.
Questo è il cuozzo! Un essere senza personalità, una sorta di zombie che non è in grado di ragionare con la propria testa, ammaliato dal canto ipnotizzante della massa come se fosse una sirena omerica.
Il cuozzo vive in branco e come gran parte dei mammiferi si può definire un predatore. La sua preda è la donna. Il suo unico obbiettivo è la donna. Il suo unico scopo è quindi quello di “mangiare” la sua preda.Nell’habitat dove solitamente vive il cuozzo (bar, discoteche, punto snai, sale giochi, ipermercati di periferia ecc.) le possibilità di riuscire nel suo intento sono maggiori, di fatti il suo insediamento è causato proprio dalla grandissima presenza di esemplari femmina di questo mammifero, quelle che noi studiosi ci limitiamo a chiamare vrenzola (etimo incerto ma sicuramente proveniente dal dialetto napoletano).
La vrenzola ha le stesse caratteristiche del cuozzo con la sola differenza che mentre il primo è in vita solo ed esclusivamente per raggiungere l’accoppiamento, quest’ultima cerca di riempire gl’attimi della propria vita stando semplicemente in competizione con le proprie simili.
La vrenzola perciò è priva di veri sentimenti e da spazio solo all’egoismo più sfrenato, sfoggiando un abbigliamento incredibilmente vistoso e spesso volgare.
La massa ovviamente influisce sul pensiero di questo straordinario esemplare, dettando rigidi ed indiscutibili canoni su ogni cosa che fa e che dice.
La moda è il fenomeno che più attira e che maggiormente viene studiata dai cuozzologi.
I capi d’abbigliamento compresi accessori sono il culto di ogni cuozzo o vrenzola che si rispetti.
La pettinatura per il cuozzo è importantissima. Il cuozzo tra le sue peculiarità ha di fatti quella dell’acconciatura eccentrica.
I capelli del cuozzo hanno una mutazione nel corso degl’anni diversa rispetto alle pettinature degl’esseri umani.
Non importa se stia bene o male, basta solamente che sia “fashion” (quest’aggettivo è entrato a far parte del lessico cuozzo da qualche anno).
Cera, stiratura a crema e fohn sono essenziali affinché il cuozzo possa mostrare in pubblico tutto il suo fascino.
Ogni singola caratteristica di quest’animale dall’ignoranza acuta saranno trattati con maggiore approfondimento in seguito.
http://ilcuozzo.blogspot.com/2007/04/il-cuozzo.html
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Ultima modifica di Marco.Iannucci; 12/09/2009 alle 20:02
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Fortunatamente non mi identifico in nessuno dei due generi ma se devo sceglierne uno dico Emo: quantomeno a livello musicale penso siano messi meglio.
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