Hai ragione, è impossibile.
Una soluzione a questo dilemma l'ha tentata Cartesio col suo celebre discorso sul metodo. Immaginiamo che tutto quello che sento e percepisco sia falso. Io stesso potrei non esistere. Ma io penso, dunque sono.
Il problema è che l'inferenza
io penso -> io sono
è a sua volta campata in aria: cosa dimostra che pensare implichi esistere? Anche il pensiero potrebbe essere (non dico facilmente) simulato o artefatto da qualche suprema entità. Immagino che abbiamo visto tutto la saga di The Matrix. La base di Matrix è esattamente il rivoltare e sviscerare i flaws della filosofia cartesiana.
Se non sbaglio poi Cartesio va a parare sulla certezza della bontà di Dio per concludere che chi pensa è. A me convince poco. Nessuno mi ha ancora persuaso che sul trono celeste non ci sia qualcuno un po' diverso da quello che raccontano le religioni diobuoniste...![]()
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E perché ... sei così convinto che tempo e spazio esistano davvero? E che non siano un nostro artificio (ossia l'artificio di qualcosa che non esiste, e quindi sicuramente inesistente) per far funzionare il nostro cervello (che trallaltro non esiste)?![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Martellati un dito con forza: capirai che la filosofia è una bella balla
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Non sono costrutti teorici della fisica lo spazio e il tempo?
Quando ho frequentato filosofia della scienza un sacco di anni fa (e il professore era un capoccia dell'ermeneutica) la vedevo un tantino da veteropositivista e non mi rendevo tanto conto di come il trilemma di Munchhausen sia spaventosamente pertinente ai problemi più elementari del pensiero (che cos'è un numero? che cosa vuol dire "vero"? il razionale è reale?). Allora mi sembravano pippe mentali. Poi leggiucchiando qualcosa sull'assiomatica si capisce che la condizione di incertezza logica e concettuale del pensiero umano è a dir poco terribile. E che più si immettono termini in una argomentazione per farla sembrare blindata, più si mette il culo nelle pedate espondendola al rischio di sbriciolarsi contro una confutazione empirica o una contraddizione logica.
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Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
Qualcosa esiste, ma purtroppo è visto con la lente distorcente della nostra modesta condizione umana, dunque quello che percepiamo è solo una frazione molto piccola e sicuramente fuorviante di quello che davvero esiste. Se poi vuoi antoconvincerti che tutto quello che vedi esiste esattamente come tu lo percepisci e, al contrario, tutto quanto non vedi non esiste e se questo accresce la tua autostima e lenisce la tua insicurezza, fai pure.
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