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La Romagna come realtà omogenea dal punto di vista etnico-linguistico risulta avere come confini geografici:

  • a nord il fiume Reno fino alla sua foce nel Mare Adriatico.
  • a nord-ovest il fiume Sillaro, per tutto il suo percorso dalle sorgenti alla confluenza con il Reno.
  • dalle sorgenti del Sillaro verso est, il confine meridionale segue lo spartiacque dell'Appennino tosco-romagnolo. Le cime che delimitano la dorsale sono il monte Bastione (1190 m), vicino a Pian del Voglio e Sasso di Castro (1277 m), vicino a Roncobilaccio. La linea spartiacque prosegue fino al monte Maggiore nell'Alpe della Luna (provincia di Arezzo).
  • in direzione ovest-est il confine continua pressoché in linea retta lungo lo spartiacque fra il torrente Conca e il fiume Foglia fino al promontorio di Focara, a sud di Gabicce, nel territorio comunale di Pesaro.
  • a est il confine è rappresentato dal mare Adriatico.

Pertanto, possiamo intendere - dal punto di vista idrografico - come Romagna la destra orografica della valle del Sillaro e poi le vallate dei fiumi: Santerno, Senio, Lamone, Montone, Rabbi, Bidente, Savio, Rubicone, Marecchia e Conca, e relativi affluenti.
Quest'area geografica è in gran parte coincidente con quella delle diocesi di Imola, Faenza-Modigliana, Forlì-Bertinoro, Cesena-Sarsina, Ravenna-Cervia, Rimini e San Marino-Montefeltro.
Dal punto di vista amministrativo, la Romagna invece risulta frazionata in più realtà, anche distanti fra loro.
La parte maggiore (7/10) è nella regione Emilia-Romagna: interamente romagnole sono le tre province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; a esse si deve aggiungere la città di Imola (BO) e alcuni comuni limitrofi (Dozza, Mordano, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice e Castel del Rio), tuttavia non l'interezza del Circondario imolese, che comprende anche tre centri emiliani (Castel San Pietro Terme, Medicina e Castel Guelfo di Bologna).
A questi territori se ne aggiungo altri (2/10) nella regione Marche: in provincia di Pesaro-Urbino parte del Montefeltro, Gabicce Mare, Gradara e parte del Comune di Pesaro.
Inoltre anche il resto della Provincia di Pesaro-Urbino per comunanza dialettale, di usi e costumi e legami storici può essere considerato Romagna, di fatto la Romagna arriva fino al fiume Cesano.
Infine 1/10 del territorio romagnolo è in Toscana: generalmente si considerano parte del territorio romagnolo anche il comune di Badia Tedalda e una parte del comune di Sestino in Provincia di Arezzo, nonché Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Marradi nella Provincia di Firenze, tutti territori situati sul versante Adriatico.