Me ne ero interessato anche io l'anno scorso.
Non ci sono studi scientifici specifici a riguardo se non poca roba su piccoli campioni. Inoltre l'impatto delle onde elettromagnetiche è ancora molto controverso e poco chiaro in letteratura scientifica.
Sui campi elettromagnetici l'unica evidenza scientifica riguarda la correlazione tra l'esposizione cronica a campi magnetici di una certa intensità e tumori emopoietici (linfomi e leucemie) dell'infanzia. Era un po' la storia degli asili sotto gli elettrodotti etc di cui si parlava qualche anno fa.
C'è da dire che ormai viviamo in un mondo dove si moltiplicano i campi elettromagnetici. L'anno scorso ragionai sull'acquisto o meno del router. E' sicuramente una fonte di "disturbo" ma ogni volta che guardavo il pannello delle connessioni in condominio captavo 8-10 reti senza fili. Una in più o una meno non avrebbe fatto una grande differenza, ovviamente con l'accortezza di non avere il router a 5 cm dalla testa durante la notte.
Il resto sono solo timori che non trovano (per ora) evidenze in letteratura.
Anche la plausibilità di certe teorie vacilla un po', mentre per altre la plausibilità della teoria non è confermata dai dati.
Portatile sulle ginocchia: il rischio solo teorico di infertilità maschile dovuto al riscaldamento dell'apparecchio se usato in questa posizione in modo cronico (pendolari di lunga distanza che usano il portatile il treno). Pochissimi studi e nessun riscontro in merito. E' comunque consigliato non tenerli sulleg inocchia per lungo tempo.
Cellulare nella tasca dei pantaloni e tumori maligni testicolari e pelvici: non c'è alcuna correlazione. Qui se ne sentono di tutti i colori ma anche la plausibilità teorica della correlazione fa sorridere.
La stessa cosa per i cellulari nei taschini delle giacche e insorgenza o aggravamento di aritmie cardiache. Non è dimostrata nessuna correlazione (e la teoria fa sorridere). Qualche attenzione può essere richiesta a portatori di pacemaker e defibrillatori impiantabili ma solo per possibili interferenze dovute però a un eventuale malfunzionamento del cellulare.
Radiosveglie, portatili, pc, router, cellulari in camera da letto e problemi del sonno. In questo caso c'è un nesso anche se non così forte. Molto gioca la distanza dell'apparecchio con la testa (considerando soprattutto che in quella posizione di vicinanza si passa circa un terzo del tempo complessivo della giornata) e la mancanza di mobili o pareti tra persona e fonte. Se sono presenti disturbi del sonno si consiglia infatti, ove presenti, di spegnere o allontanare la fonte di disturbo.
Sui router wireless ovviamente non c'è nessuno studio (sono sul mercato da troppo pochi anni) anche se è consigliato (come regola generale) non tenerli nella stanza in cui si dorme.
In camera da letto è bene non avere fonti di disturbo perché queste, anche se non è dimostrato siano causa di problemi (con l'eccezione dei disturbi del sonno), hanno in potenza alcune caratteristiche a rischio: agiscono per molte ore al giorno, per molti giorni all'anno per molti anni.
Telefonino e tumori maligni cerebrali, annessi e del massiccio facciale. Non c'è una correlazione statisticamente significativa anche se si considerano a rischio (basso comunque) le persone che passano ore al giorno al cellulare (per lavoro per esempio) e le chiamate lunghe e ripeture in zone in cui c'è poco campo. Comunque non è ancora nota alcuna correlazione.
Altre panzane riguardano gli asciugacapelli: sicuramente generano un potente campo elettromagnetico che è applicato a breve distanza dal cervello. Ma agiscono per pochi minuti/settimana (tranne abitudini insolite...ma anche qui non si raggiungono mai esposizioni di durata importante). Comunque se notate, i parrucchieri maneggiano l'asciugacapelli tenendoli fermi quando asciugano una ciocca e allontanando l'apparecchio dalla testa quando cambiano posizione. Non conosco il motico per cui questa sia la prassi ma la cosa riduce l'esposizione.
Più di questo non ti so dire.![]()
Ultima modifica di Ale86; 25/01/2010 alle 00:19
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