Ieri guardavo un episodio di un telefilm ambientato nel 1800 ed era in corso nel villaggio un'epidemia di tifo. Per abbassare la febbre altissima il dottore ricopriva i malati con ghiaccio lungo tutto il corpo.
Li per li non ci ho pensato, ma poi mi è venuto in mente... "ma senza freezer come potevano fabbricare il ghiaccio?".
Le niviere!![]()
le niviere sono pozzi profondi anche decine di metri in cui d'inverno si stivava la neve...quel microclima che si creava nel fondo del pozzo permetteva di far resistere la neve per mesi e mesi, a is c'è un locale che si chiama "antica fabbrica del ghiaccio" proprio perchè quella era un'antica niviera, e all'interno c'è un pozzo profondo(nn so quanto)...ciauz
[SIZE=2][B]Ciao Tub da Nuova Olonio, protettore della polenta taragna....ci mancherai
penso meno stress e più farfalle, meno chiacchiere alle spalle
[/B][/SIZE]
No no, non ci si buttava l'acqua, ma direttamente la neve.
A Locorotondo esistevano ben 8 niviere. La neve veniva gettata in queste stanze sotterranee e compattata. Si trasformava così in blocchi di ghiaccio che venivano venduti nella stagione calda.
Pensa un po' quanto nevicava prima...![]()
[SIZE=2][B]Ciao Tub da Nuova Olonio, protettore della polenta taragna....ci mancherai
penso meno stress e più farfalle, meno chiacchiere alle spalle
[/B][/SIZE]
nella seconda metà dell'800 cominciarono a diffondersi le "fabbriche del ghiaccio", veri e propri stabilimenti industriali per la produzione del ghiaccio.
Prima esistevano LE NEVIERE, fosse naturali o artificiali dove veniva conservata la neve invernale. Di solito mi pare venissero intervallati strati di neve con strati di foglie secche, usate come isolante.
In Liguria ne esistono ancora tantissime, sparse un po' ovunque e soprattutto sulle alture (molto nevose) a ridosso della città. Un guadagno extra per i contadini che in estate portavano il ghiaccio in città a dorso di mulo.
![]()
Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.Le mie foto su Flickr:
http://www.flickr.com/photos/14667436@N02/
Il mio fotoalbum:
http://fotoalbum.virgilio.it/fabrizio.binello
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
A Locorotondo era essenzialmente neve "autoctona". E' (era) una zona nevosa, immersa nella Valle d'Itria, a circa 400 metri. Tutt'intorno pianure e mare, a meno di andare sull'alta Murgia, ma parliamo di almeno 80km, e farseli con l'asino la vedo dura.
Il clima cambia, e quella delle niviere è un'ottima spia.
![]()
Immaginavo una risposta simile :D
Ma come ho già scritto, con gli asini (spesso persino con i tori!) arrivavano tranquillamente dai monti circostanti a Roma. Quelli erano tempacci, oggi "pigri" come siamo 80 km con l'asino ci sembrano fuori dal mondo, ma ai tempi erano pane quotidiano.
Altrimenti, si vede che pure Roma era una zona decisamente nevosaaltrimenti non si spiegano gli enormi pozzi per la neve al mattatoio.
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Segnalibri