Purtroppo sono proprio nella categoria che ha meno interesse a fare questo passaggio. Il problema é che, se si vuole avere un impatto maggiore, bisognerebbe agire proprio su chi di chilometri ne fa tanti. Se convinci chi consuma tanti litri di carburante avrai un miglioramento più sensibile delle emissioni. Invece l'elettrico al momento é adatto quasi solo a chi usa poco l'auto. Che però allo stesso tempo avrà un tempo di ritorno più lungo dell'investimento iniziale. Sono problematiche pratiche che non si possono non considerare quando di analizzano i motivi della mancata ascesa delle vendite dell'elettrico
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Secondo me c'è gente che la macchina elettrica la vorrebbe comprare ma oltre alla questione della capillarità delle colonnine e dei tempi di ricarica c'è un'altra questione; la velocità di miglioramento di questa tecnologia.
C'è il rischio di spendere una cifra importante e di ritrovarsi tra dieci anni con una macchina con una tecnologia già obsoleta che varrà poco e niente.
Con le auto termiche questo problema non c'è, un'auto del 2014 funziona come un'auto del 2024.
certo che ci rimango, finche faccio 35k km all'anno ci rimango volentieri, finché non c'è un'alternativa veramente valida ad un prezzo concorrenziale.
l'esempio di cosa?sono più ricco di te e posso permettermelo?
non le demonizzo, ancora, ti dico quali sono i problemi per il 95% degli italiani. il primo è il costo iniziale, fino a ieri era troppo elevato, oggi concordo con te che è più abbordabile, l'autonomia è ridicola e mai reale, i tempi di ricarica e ste cose qua.
tutto questo è sormontatile anche oggi? assolutamente sì, come giustamente dici. come ho scritto nel post precedente però il problema non è l'ev ma il contesto. la forzatura a carattere economico che arriva dall'alto senza un vero motivo ambientale. le modalità.
acustico ti mancava sì: se sei di fianco alla strada il 3L 250cv fa più rumore, se sei a 100m di distanza o oltre no.
io abito a 7/800m da una grossa strada (ss36, una delle piùtrafficate d'Europa). la notte non sento i motori (tolte moto o macchine da "gara" ovviamente), sento il rotolamento. la rumorosità è l'ultimissimo dei problemi.
certo, uno che abita su una via in centro sente la differenza. su questo non ci piove.
no, non prendono fuoco da sole ma se prendono fuoco vanno avanti un bel po'però va beh, quello è il male minore.
qui più che una discussione è una gara tra ideologie, solo che io di ideologie non ne ho.
penso di fare un ragionamento onesto se dico che al momento non è ancora l'ora dell'esplosione dell'EV per i vari motivi e che avverrà naturalmente nel tempo. i dati ci dicono questo, anche per paesi più virtuosi di noi.
Si vis pacem, para bellum.
35k annui sono 100 km al giorno
Vuol dire una ricarica ogni 3/4 gg, non mi pare così problematico
Prezzo vedo che concordi che ormai è allineato alle termiche (tranne forse il segmento utilitarie ma poco ci manca)
Autonomia così ridicola che basta per il 95% degli italiani, stanno fuori solo i rappresentanti da 4/500 km al giorno : quanti sono ?
E poi ormai gran parte delle aziende è dotata di wallbox, quindi anche qua parliamone..
Tempi di ricarica in mezz’ora (tempo di una commissione o caffè e pipì) arrivi 80%
Imposta cosa?
Si parla di 2035 fine produzione termico, cioè 11 anni : una vita in campo tecnologico .
Anche senza “imposizione” per quell’anno ci si arriva tranquillo
Nei paesi virtuosi ci sono già : abbiamo lo stesso numero della Danimarca che ha 1/10 dei nostri abitanti, metà dell’Olanda che ha 1/4 dei nostri abitanti, 1/4 della Francia che ha i nostri abitanti , metà del Belgio che ha 1/6 dei nostri abitanti etc etc ,
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Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Invece si possono mettere sullo stesso piano, proprio perchè quel 2% è dovuto prevalentemente agli occidentali (164 MtCO2 emessi dall'aviazione europea nel 2023 su un tasso globale di 492 MtCO2, ratio 1:3 quando gli europei sono il 5-6% della popolazione globale, il che significa che l'aviazione europea da sola incide sullo 0,6% delle emissioni globali di CO2). L'1% è il calo delle emissioni globali che si avrebbe se la sola Europa si convertisse all'elettrico.
Qui la questione è sempre la solita: se non ci sono sforzi GLOBALI, e non soltanto locali, non si va da nessuna parte. Ne abbiamo già parlato altre volte come sai, a me vanno bene certe iniziative purchè la spinta venga da tutto il mondo, altrimenti sono scelte che danneggiano le economie del primo mondo se vengono imposte (il problema è tutto lì: non mi va a genio l'imposizione tecnologica calata dall'alto, preferisco ci sia invece una campagna di sensibilizzazione e la normale evoluzione tecnologica che per competizione porti ad affermare quelle tecnologie, come quasi sempre è successo).
Nel mio caso, non è resistenza culturale: ho già portato l'esempio di mio padre, io stesso sono attratto dall'idea di comprarmi un'auto elettrica (attualmente non possiedo auto), eppure leggendomi potresti pensare il contrario. Io penso che molte persone siano come me, ciò che le frena è guardarsi attorno e vedere la scarsità di colonnine, la difficoltà ad un rifornimento domestico (non tutti hanno i garage privati, vivono in condomini oppure parcheggiano in strada) con tutto ciò che questo comporta in termini di autonomia (se ho poco tempo per ricaricarle, avrò anche meno autonomia).
1. Ho un solo posto auto nel giardino, l'altra la parcheggiamo in strada. Nel condominio c'è un garage dove molti parcheggiano la propria vettura, ma spesso non bastano e infatti la via è sovraffollata di parcheggi, e nel condominio i posti auto sono sterili e senza prese elettriche, bisognerebbe costruirne con relativi costi che immagino nessuno voglia affrontare.
2. Mia madre e mio padre fanno almeno 10-15 km al giorno (Brindisi ha una conformazione geografica che ti impone lunghe distanze per via del porto interno che fa da ostacolo, bisogna aggirarlo), poi però ci sono giornate in cui devono fare commissioni nelle vicinanze e poichè Brindisi dista almeno 15-20 km dai paesi limitrofi si può arrivare a percorrere come niente anche 70 o 150 km - per esempio se devi recarti a Lecce.
Io abito nella periferia, ma nelle zone residenziali costruite negli anni 50 o 60 o nel centro storico la situazione è ancor più insostenibile tanto che spesso non si trovano posti auto.
Io invece non sono così poco fiducioso di noi italiani, credo che si tenda come sempre a sottovalutare l'italiano medio perchè abbiamo questa sindrome che "l'erba del vicino è sempre più verde". Se ci fosse una buona campagna di informazione, degli incentivi per montare wallbox nei parcheggi condominiali (dove magari la resistenza di pochi per motivi ideologici potrebbe impedire la costruzione per tanti in effetti) o sulle vie, secondo me i numeri arriverebbero in pochi anni al 15%.
Non siamo figli di un dio minore voglio dire, d'altro canto siamo già avanti rispetto alla media europea per energie rinnovabili (43% nel 2023 in UE VS 52% in Italia).
le limitazioni al diesel partono ben prima, graduali. che un diesel euro 5 non possa entrare nemmeno nella cerchia esterna di Milano mentre un benzina ero 0 sì non ha senso.
per il resto posso concordare Verza, ti ho già detto che anche io virerò prima o dopo lì.
ma io la macchina l'ho cambiata due anni e mezzo fa e l'equivalente della mia mi sarebbe costata 15k in più. con 15k di benzina e manutenzione ci faccio la vita intera della macchina, senza patemi di ricarica e compagnia cantante.
poi sottovaluti molto la possibilità di ricaricarla a casa, pensi che siano in tanti a poterlo fare, nella realtà a Milano nessuno ha un box, ma proprio NESSUNO. nella situazione di Burian c'è la stragrande maggioranza degli italiani, i quali non hanno voglia eventualmente di stare un'ora alla colonnina, se la trovi che funziona.
è presto per un cambio in massa, nonostante le cose stiano migliorando ci vuole ancora tempo. non capisco quale sia il problema di ciò, per te è un co.glione uno che non se la prende subito. per me invece è comprensibile.
basta con sto confronto coi paesi virtuosi, l'Italia NON LO E', non è difficile capirlo. siamo POVERI, punto.
confronti con l'Olanda che ha gli stipendi triplie la abitano in 3 gatti, con la DANIMARCA, ma ti rendi conto della cazzata che è? eddai su. in Francia la politica sociale è 10 volte superiore alla nostra (e infatti sono nella merda più totale, costretti a fare una patrimoniale perché mancano 60mld, noi con la nuova manovra ne mandiamo 9 a deficit.... e la manovra costa la metà, con tagli su tutto il pubblico).
il paragone più azzeccato con l'Italia è la Spagna, ma chissà come mai non viene mai utilizzato...
Si vis pacem, para bellum.
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