Le verifiche sulle rilevazioni dell’Agenzia regionale da Milano a Monza
L'Ue, sottostimati i dati sullo smog
Il dossier europeo sulle centraline: le cifre Arpa inferiori ai valori reali del Pm10 anche del 40 per cento
Blocco del traffico a Milano (Fotogramma)MILANO - Quanto sono veri i dati sullo smog che vengono divulgati da anni ai cittadini milanesi e lombardi? Le autorità, Regione e Arpa, forniscono rilevazioni affidabili sull’inquinamento? Per scoprirlo bisogna tornare indietro di tre anni, al 31 gennaio del 2007. Quel giorno la centralina dell’Arpa a Monza registra 101 microgrammi per metro cubo di polveri sottili. Ma accanto a quella stazione, in quel periodo, c’è un laboratorio mobile, sistemato lì dai tecnici della Commissione europea. Stanno facendo un «controllo di qualità» sulle stazioni di rilevamento lombarde. Il risultato di questa seconda centralina, che utilizza le tecnologie più avanzate e all’avanguardia, è radicalmente diverso: circa 180 microgrammi di Pm10, quasi 80 in più del valore che verrà riferito ai cittadini. Sarà così anche nei giorni a venire: tra il 30 gennaio e il 2 febbraio 2007, i dati che l’Arpa ha divulgato ai lombardi sono sempre più bassi di quelli reali, con «discrepanze » che vanno da un paio a 30 o 40 microgrammi. Conclude il rapporto dei tecnici europei: «La comparazione... ha evidenziato che, in particolare ad alti livelli di Pm10», la centralina dell’Arpa «sottostima le concentrazioni».
«Sottostima sistematica» - I rapporti seguenti andranno avanti con relazioni su altre campagne di controllo, concludendo che durante le prime verifiche i dati registrati dall’Arpa sono «sistematicamente » più bassi di quelli reali. Che sopra una certa soglia (120 microgrammi) la sottostima delle macchine regionali diventa «drammatica». A pagina 6 del primo rapporto (concluso nel novembre 2006, relativo a Monza), c’è addirittura una conclusione che nel testo è stata «nascosta» sotto un grafico e dice testualmente: «I dati della rete locale sottostimano i valori delle concentrazioni di circa il 40 per cento» rispetto agli strumenti dei tecnici europei.
La ricerca - I rapporti sono stati redatti ogni 6 mesi, a partire dal novembre 2006, da un’équipe specializzata del Joint research center, il Centro comune di ricerca di Ispra, direzione generale della Commissione europea che si occupa della ricerca scientifica. Il lavoro è frutto di un accordo tra Commissione e Regione Lombardia siglato nel 2006 e costato al Pirellone 6 milioni di euro. Lo studio è articolato in quattro aree: «identificazione delle sorgenti dell’inquinamento», «analisi delle opzioni tecnologiche per l’abbattimento dello smog», «monitoraggio della qualità dell’aria», «valutazione integrata». È una sorta di «bibbia» della ricerca ambientale sull’inquinamento, in corso ormai da oltre tre anni. La Regione però non ha mai diffuso i risultati. Né ai cittadini, né agli altri enti locali. Fino ad oggi sono stati ultimati 7 rapporti: il Corriere ha potuto consultare i primi sei grazie all’impegno dei «Genitori antismog », che da anni si battono per la ricerca della documentazione scientifica sull’inquinamento che le istituzioni «nascondono » ai cittadini.
Macchine e polveri - Per le rilevazioni del Pm10 nell’aria, l’unico metodo di riferimento stabilito dalle leggi europee è il gravimetrico (si pesano le polveri depositate sui filtri). È concesso usare macchine con sistemi diversi, purché siano calibrate sul metodo gravimetrico. L’accuratezza delle rilevazioni dipende in questo caso da molti fattori: tipo di macchina/centralina, manutenzione, applicazione di coefficienti per la correzione degli errori, aggiornamenti tecnologici. Per questo un certo limite di incertezza è tollerato. A colpire però nelle campagne di controllo in Lombardia, soprattutto durante le prime verifiche, è l’incertezza a senso unico: nella stragrande maggioranza dei casi, i dati dell’Arpa sono inferiori a quelli rilevati con le tecnologie di Ispra. Diciotto giorni su 18 nelle verifiche a Pioltello nel 2006; 13 su 13 a Monza nel 2007; 13 giorni su 14 a Milano- via Pascal sempre nel 2007. Ancora nel 2007 vengono realizzate altre due campagne: a Bergamo l’allineamento dei dati per la prima vola è buono; ma a Busto Arsizio, dice Ispra, la centralina «sottostima regolarmente i valori del Pm10 tra il 10 e il 20 per cento».
Gianni Santucci
01 marzo 2010
L'Ue, sottostimati i dati sullo smog - Milano
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A me personalmente non frega poi molto dell'inquinamento dell'aria delle città, le persone che hanno vissuto per tutta la vita a Milano o Torino city hanno più o meno, forse un pochino meno ma non in modo significativo, la stessa speranza di vita di uno che vive in campagna.
Senza dimenticare che le città adesso sono significativamente meno inquinate di un tempo.
Più o meno è lo stesso concetto di quando lodano la cucina mediterranea: vedo che gli svedesi hanno pressapoco la stessa speranza di vita di un italiano, quindi insomma.
Ora vediamo di prendere tutti quanti un qualcosa di solido
E riinsisto, l'incidenza delle malattie respiratorie, allergiche ecc. nelle grandi città e non solo quelle, è molto più elevata che altrove. Poi, non significa che sono obbligato a respirare me.rde varie perchè non si sa rinunciare all'auto qaundo non serve (perchè ahimè i mezzi pubblici latitano)
Immagino sia così, d'altra parte in campagna ci saranno incidenze più alte su altre malattie (ad es. la cirrosi epatica :-P).
Non sei obbligato a respirare merda: basta andare a vivere fuori città se non ti sta bene
E con questo non è che voglio dire "sversiamo di tutto, tanto basta essere informati", solo non andare a spaccare il capello in 4 quando la situazione non è così tragica.
Ora vediamo di prendere tutti quanti un qualcosa di solido
Beh insomma mica troppo leggera comunque....
«Asma e bronchiti, 73 ricoveri al giorno»
Il Parlamento acquisisce lo studio sui veleni
MILANO - La Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio Sanitario vuole acquisire la ricerca milanese sui danni da smog. Il presidente Ignazio Marino (Pd) ha chiesto l’intervento del Nas: «Lo studio, finanziato dal Comune, potrebbe contenere informazioni sensibili circa i pericoli per la salute dei cittadini». L’indagine «Pollution and emergencies in Milan» (Poemi) è stata condotta negli ospedali Fatebenefratelli, Niguarda, Policlinico, San Paolo e San Carlo: tra 2007 e 2008 sono stati registrati 53.514 ingressi in pronto soccorso per patologie legate all’inquinamento (infezioni, asma, bronchiti...). Sono 73 ricoveri al giorno.
01 marzo 2010
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