Ciao a tutti!
Sempre nella sezione meteo generale, si è aperto questo dibattito sulla provenienza della lingua latina, qualcuno potrebbe dire la sua? magari qualcuno di voi si è specializzato in storia o lingue........
E' vero che il Latino proviene dal greco? o invece ha un'origine diversa? o un po' cosi' un po' cosa'?
e l'alfabeto latino? è stato preso dal greco con delle modifiche? o no?
Aspetto le vostre opinioni.......
Grazie ancora, ciao!
AE
In linea generale ti so dire che il Latino è una lingua appartenente alla grande famiglia delle lingue indoeuropee. L'indoeuropeo è a tutt'oggi una "lingua ricostruita", nel senso che non si ha alcuna attestazione scritta di esso, ma si è tentato nel tempo di ricostruirlo sulla base delle corrispondenze sintattiche e morfologiche tra elementi omologhi nelle varie lingue che, appunto per queste corrispondenze, vengono fatte derivare da uno stesso "antenato" comune.
Il fatto che il latino discenda dal greco è totalmente inesatto, e mi pare fosse una posizione sostenuta, tra gli altri, da Dionigi d'Alicarnasso, storico greco del I° secolo d.C.
ciao Andrè, provo a dire la mia per quel poco che ne so
assolutamente, prendi con le molle le mie affermazioni (qualcuno che ne sa più di me confermi o stronchi quello che dico)
il latino, che io sappia, è imparentata con il greco perchè lìngua indoeuropea ma non discende dal greco, sono 2 ceppi distinti
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Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.Le mie foto su Flickr:
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Allo stesso modo di due fratelli, che hanno lo stesso padre ma non sono l'uno padre dell'altro. O 4 cugini con una stessa coppia di nonni ecc.
Immagina che domani arrivi su un continente finora sconosciuto (qualcosa di grande come l'Australia per esempio) un popolo, diciamo gli antichi romani, e che tutti questi romani parlino la stessa lingua. Dopo mille o duemila anni si saranno tanto sparsi e allontanati tra loro dividendosi in comunità che non comunicano più ciascuna con tutte le altre da generare lingue diverse e non capirsi più fra zone differenti, ad esempio agli estremi opposti del continente. Potrebbe succedere che dopo duemila anni all'estremo est si parli una lingua simile allo spagnolo e all'estremo ovest una simile al romeno. Sono neolatine ma non sono uguali e non pare verosimile che discendano l'una dall'altra. Magari può succedere che una conservi vocaboli più arcaici e si pregi di qualche quarto di nobiltà in più, ma sarebbero pure auto-attribuzioni. Slogan sciovinisti.
Probabilmente è una cosa del genere.
Ciao André.
Come giustamente ti hanno già risposto, il Latino deriva dalla grande famiglia delle lingue indoeuropee (i filologi tedeschi che per primi hanno fatto ricerca su queste ipotesi le chiamavano lingue indogermaniche, se ben ricordo, ma la definizione era un po' sciovinistica, per dirla con Borat). La grammatica storica, altri rami della filologia e della linguistica procedono proprio nel modo che dicevi tu: dalle informazioni conosciute, tentano un difficilissimo percorso a ritroso, per risalire il più indietro possibile. Concordo infatti con Matteo: si parla dell'indoeuropeo, ma nessuno l'ha mai visto, letto, né tantomeno ascoltato.In questo senso "lingua ricostruita", perché si tenta di ricostruire l'indoeuropeo (in realtà le radici indoeuropee delle parole) sulla base del metodo storico-comparativo, cioé delle corrispondenze, soprattutto morfologiche, fra le tre lingue più vicine, reciprocamente parlando: latino, greco, e sanscrito (antico indiano). Il latino ha anche tratti in comune col celtico.
Il problema è questo: comparando i tratti morfologici omologhi di queste lingue, si arriva a radici di parole appartenenti a una lingua antichissima, parlata, si stima, fra il IV e III millennio avanti Cristo, nell'Europa centro-settentrionale. Le prime attestazioni letterarie del Latino risalgono alla seconda metà del III secolo a.C: in mezzo c'è una piccolissima lacuna, di qualche migliaio di anni, di cui non sappiamo quasi nulla di certo.
Nella diffusione del ceppo indoeuropeo devi tenere conto del cosiddetto influsso di sostrato, cioé delle modifiche locali dovute alle lingue indigene; in particolare, quello che poi sarà il latino è venuto a contatto con l'Osco-umbro, altra lingua antichissima parlata nell'Italia centrale e centro-meridionale, e con l'Etrusco, lingua non indoeuropea (da dove venga non si si sa, almeno, io non lo so).
Dunque, che il latino derivi dal greco è falso: ci sono stati prestiti linguistici, soprattutto in ambito medico (nell'italiano contemporaneo praticamente tutti i termini sono di origine greca) e in certi casi filosofico, ma non c'è una "derivazione". In greco (classico, il moderno è diverso) la sintassi è minima, la puoi affrontare in qualche decina di paragrafi, mentre per la sintassi latina ci sono manuali da 500 pagine, giusto per dare un'idea.
L'alfabeto latino deriva da quello in uso a Cuma, allora colonia greca, e risente di influssi etruschi.
Spero di non aver annoiato e di non aver scritto castronerie.
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