Ritornando alla mia domanda su come investire in maniera alternativa i propri risparmi rispetto all'investimento azionario in Borsa, si ripresenta (forse) la possibilità di reinvestire in modo abbastanza proficuo sul "mattone", dopo i cali nelle valutazioni degli anni 2008 e 2009 e le previsioni ( ci prenderanno ? )di un frazionale aumento del PIL per i prossimi anni. La crisi immobiliare in Europa è stata meno dura e meno cruenta di quanto si pensava nel 2008. Tra la primavera e l'inverno del 2009 i mercati immobiliari europei hanno iniziato a mostrare segni di ripresa sia per volume di vendite che per i prezzi. In tutta Europa, in generale, ma soprattutto in paesi come la Gran Bretagna potrebbe già essersi toccato il fondo.
Stando al rapporto dell' organizzazione Royal Institution of Chartered Surveyors (RICS), i prezzi degli immobili sono saliti nei primi mesi del 2010 notevolmente in Norvegia (12%), in Svezia (7%) e in Gran Bretagna, nonostante quest'ultima sia stata uno dei centri della crisi finanziaria. Anche se il rialzo si attesta solo intorno all' 1%, significa comunque un aumento del 10% rispetto al 2008. Rientra nella lista dei paesi in cui salgono i prezzi delle case anche il Portogallo, con un timido 0,3%.A fare eccezione sono Germania, Italia e Francia, che fanno registrare prezzi in calo tra il 4 e il 6%, anche se rics prevede una stabilizzazione nell'arco del 2010.
In discesalibera, invece, i prezzi delle case nei Paesi baltici con percentuali che raggiungono -53% in Lettonia. L'Irlanda fa segnare un -18,5%, raddoppiando il dato del 2008,mentre in Spagna i prezzi scendono di un 10% come in Polonia.
tab. 1: variazioni percentuali del mercato imm. europeo
In Italia lo stessosistema bancario, più conservatore che altrove, ha protetto in parte il mercato immobiliare, preservandolo dalla bolla del mercato immobiliare scoppiata in USA, Spagna e prossimamente forse in Cina. Il fattore familiare gioca poi un ruolo molto determinante in Italia, dove, in proporzione, la percentuale di chi ricorre ad un mutuo per comprare casa è più bassa che altrove. Cionostante la crisi dei mutui si avverte anche da noi, dato che solo nel 2009 le transazioni sono scese del 15%.
Riguardo il calo dei prezzi delle case in Italia negli anni 2008 e 2009 fanno eccezione come sempre le grandi città, soprattutto quelle del Centro-Nord ( mi date conferma, forumisti del Centro-Nord? ). La tradizionale penuria di case nelle grandi città tende a mantenere i prezzi su fasce elevate e ad annullare, in alcuni casi, le discese dei prezzi che si hanno nei piccoli centri.
tab. 2: variazioni percentuali del mercato imm. italiano
fonte: rics (Royal Institution of Chartered Surveyors)
Quando si pensa all'acquisto di una casa a molti viene in mente la contrazione di mutui con le banche per ottenere un prestito. Però tra aiuti familiari e risparmi molti sono quelli che riescono ad evitare il mutuo bancario. Nel 2009 il 53% di chi ha comprato casa ha contratto un mutuo, una percentuale che nel 2000 raggiungeva il 70%
In pochi anni il credito immobiliare ha subito una brusca frenata e ciò si spiega in due modi: si comprano meno case in generale, mentre chi è ricco compra comunque. Secondo l'istituto di studi e ricerche scenari immobiliari i mutui immobiliari sono generalmente la strada più percorsa da chi acquista la prima casa, di taglio medio piccolo, con prezzo che non supera i 250mila euro.
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