Ecco cosa mi è arrivato per e-mail. Mi è sembrato divertente

Esistono diverse strade da prendere dopo la maturità ed ognuna di esse è sbagliata per chi la sceglie. Sempre.

ARCHITETTURA: essa viene presa in considerazione dalle persone brave a disegnare o che vogliono progettare la propria casa in futuro. C'è chi pensa che si tratti dell'educazione tecnica che si faceva alle medie (durante la quale invece di disegnare proiezioni ortogonali uno si studiava le materie delle ore dopo). Attenzione! Questo è sbagliatissimo! Architettura è il covo della matematica! E' in agguato dietro alle aste e ai coni, se ne studia più qua che alla stessa facoltà di matematica! Non vi faranno progettare negozi di scarpe, ma calcolare distanze! E' ignobile, e nascosta così abilmente poi!
E' generalmente frequentata da: gay, froci, finocchi, nespole, lesbiche, lelle, donne assolutamente favolose o assolutamente oscene, uomini iperinfighettiti o radical chic con pashmina di ogni colore, sfigati e punkabbestia con tanto di cani al seguito. Gli illusi che vi si iscrivono cadono uno dopo l'altro in preda agli spasmi e alle crisi d'identità, si ritrovano con le matite tra i capelli e le unghie sporche di china, mangiano poliplat a colazione nel latte e mine al posto delle mentine. Escono alle 10 di sera da interminabili revisioni e meditano il suicidio mentre buttano nel tevere le tavole che evidentemente non andavano bene...Tornano a casa e si rendono conto che il loro plastico è lì, implacabile a dare il buongiorno. Capiscono che la vita è inutile se non sai creare un aereoporto; si deprimono, e di solito verso il terzo anno decidono di iscriversi a letteratura, musica e spettacolo o scienze delle comunicazioni.

ECONOMIA: potete stare sicuri che ci troverete molte persone convinte di uscire dalla facoltà con un impiego sicuro. Non è completamente sbagliato, ma bisogna prima arrivare alla laurea (eh si...). Economia è un posto che varia di università in università, generalmente non è considerata facile, ma in alcuni atenei ha gli esami con i test a crocette, tipo battaglia navale.
E' generalmente frequentata da:
-ragazzi con gli occhiali, riga da una parte e cravattino che seguono il sogno del padre (quel 10% che dopo ogni lezione corre dal professore con qualche domanda intelligente)
-radical chic in cerca di notorietà (il 75% che entra in aula solo nelle pause per poi uscirvi a lezione iniziata)
-ragazze che escono da delusioni d'amore col sogno di rifarsi diventando donne in carriera (il 15% che occupano le prime 3 file dell'aula, generalmente fanno amicizia con i ragazzi col cravattino onde farsi passare gli appunti).
Chi si iscrive solitamente è convinto di trovare poca matematica, ma è lì che si sbaglia! Funzioni a due variabili, matrici, esercizi di microeconomia...Chi riesce a superare il primo semestre senza atti di autolesionismo può ancora sperare di passare al secondo anno. Non è raro trovare ragazzi e ragazze che si iscrivono perchè fa tanto fashion dire: studio economia! (ma intanto si chiedono: che kazzo è?)
C'è chi accortosi dell'errore in tempo si trasferisce da economia e commercio a scienze della moda e del costume diventando uno stilista gay, tanto fa fashion lo stesso; gli altri si iscrivono a letteratura musica e spettacolo.

FARMACIA: ripiegano su questa facoltà gli studenti che non sono riusciti ad entrare a medicina. Si deprimono dopo tre giorni di corsi perchè non riescono a distinguere un'aspirina da un benagol, i genitori rinfacciano loro di non essere passati a medicina e gli studenti di matematica lanciano loro gli aeroplanini con le equazioni dalla finestra. Chi riesce a laurearsi fa gavetta per dieci anni in farmacia immaginando nude le ragazze che comprano i preservativi; le ragazze farmaciste invece ridono come forsennate quando una ragazza compra il test di gravidanza e vendono il maalox senza ricetta nella farmacia vicino alla stazione Termini.
Chi si accorge in tempo dell'errore, verso il terzo anno decide di riprovarci con medicina; gli altri si iscrivono a letteratura, musica e spettacolo.

FILOSOFIA: le personalità soggette a sdoppiamento, depressione cronica, domande sull'aldilà, crisi sessuali e con nove in condotta sono la frequentazione media di questa facoltà. Gli studenti fumano erba nel cortile, nelle aule, con i professori, prima degli esami, durante gli esami e dopo gli esami (se ci arrivano con tutti i neuroni a posto). I professori di questa laurea sono tutti ex sessantottini (i figli divulgheranno il verbo, non possono sottrarsi al destino), hanno sciarpe rosse e portano i sandali ai piedi anche con -2 a febbraio. Sono dalla parte degli studenti che li acclamano come "dei grandi", che ipocrisia!
Lo studente medio di filosofia si accorge al secondo anno di aver fatto una caz*ata, brucia libri e sacco di juta comprato per andare "contro il sistema" e va ad iscriversi a letteratura, musica e spettacolo (portando con sè l'erba).

GIURISPRUDENZA: sono ancora in fase di studio le cause che portano un diciottenne ad iscriversi a giurisprudenza, se non sotto minaccia del genitore magistrato. Si ritrovano qui clandestini, calabresi e chi più ne ha più ne metta.
Di solito gli studenti sono modaioli e le studentesse prendono trenta elargendo favori sessuali agli assistenti. Tutt'ora sorge un dubbio: tutte le fighe stanno a giurisprudenza o tutte quelle che stanno a girusprudenza diventano fighe?
Verso il secondo o terzo anno, al 45esimo tentativo di dare diritto privato, ci si iscrive a letteratura, musica e spettacolo.

INGEGNERIA: lo studente di questa facoltà è consapevole del fatto che verso il terzo anno, se maschio, diventerà calvo. Molti non si lasciano spaventare dall'eventualità e arrivano alla laurea, sicuri che prima o poi 4-5 aziende di nonsochè si sveglieranno e si renderanno conto che il Politecnico ha sfornato un altro ingegnere pronto per svolgere le proprie mansioni strapagato, e gli basta un pc!
Le ragazze che intraprendono questo corso di studi vengono chiamate disadattate. Quando la calvizie è ormai incipiente, i più deboli scappano ad economia pensando che la cosa si faccia più soft. Quando scoprono di aver fatto l'ennesimo sbaglio, si iscrivono a letteratura, musica e spettacolo.

MEDICINA E CHIRURGIA: Quando danno loro il camice schizzano a casa tutti contenti a mostrarlo ai genitori e lo tengono sotto una teca di vetro; altri aggiungono delle cinture al camice e fanno finta di essere maestri di arte marziale. Il Rocci è il loro più caro amico, e sono consapevoli del fatto che per una morte o l'altra la vita comunque finisce.
Chi non si ammazza il quarto anno si laurea.
Generalmente i laureati sono tutti dei gran pezzi di fighi, belli, robusti, ipermuscolosi...che si imparino lì le tecniche più avanzate in fatto di estetica? Il tutto è però rovinato dalla loro incontrollabile mania di cattivo gusto: hanno una naturale predisposizione per le ciabatte bucherellate e man mano che continuano il corso di studi disimparano a scrivere.
Chi arriva al terzo anno con una vena che gli pulsa in continuazione o scappa in Messico (con il camice) o si iscrive a letteratura, musica e spettacolo.

SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE: per secoli ci si è chiesti cosa si facesse all'interno di quelle quattro mura che portano codesto nome, e non si è giunti ad alcuna conclusione. Anzi, nemmeno chi vi si iscrive sa quale sia il suo ruolo all'interno dell'ateneo o quale sarà quello nella società. Gli studenti girano per i corridoi chiedendosi dove siano i corsi per tutto il primo anno, e al secondo decidono di iscriversi a letteratura musica e spettacolo, almeno sono tre parole di uso quasi comune.
Chi permane fino alla laurea triennale scopre di aver vinto una carta da gioco totalmente inutile per la ricerca di un lavoro. Normalmente solo arrivate alla tesi ci si accorge dell'inutilità della suddetta facoltà e si inizia a prendere la vita con filosofia! Sappilo, per scherzarci sono i migliori...almeno hanno autoironia.

SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI: gli studenti di questa facoltà sono mentalmente instabili. La loro pazzia li induce a iscriversi a corsi come matematica, fisica, chimica, biologia o informatica col sogno di conquistare il mondo. Purtroppo si accorgono subito che è già nelle mani dei professori (più schizzati degli studenti) che si stressano in continui esperimenti in laboratorio con conseguente fallimento e sfogo sugli alunni. Uno studente per superare un esame deve superare in intelligenza il suo professore o esserne parente stretto; ciò accresce notevolmente il genio ed il tasso di suicidi già dal primo anno. Chi riesce a laurearsi capisce che con la sua sapienza può davvero conquistare il mondo; diventa quindi un affermato terrorista che progetta e vende armi batteriologiche agli afgani o bombe intelligenti alla Russia. E accorgendosi di essere calvo, cattivo e ancora celibe pensa: cazzo! Dovevo iscrivermi a letteratura, musica e spettacolo!

LETTERE E FILOSOFIA: esistono molte branche di questa facoltà, non le sto ad elencare tutte. Gli studenti che decidono di frequentarla sono generalmente attratti dal fatto che qui è pressochè impossibile trovare della matematica o fisica quantistica (ma esiste?).
Senonchè verso i primi esami darebbero un braccio per risolvere un'equazione al posto di iscriversi ad un appello tramite il sito della loro facoltà. Iscriversi ad un esame di lettere e filosofia è come giocare la schedina (la grafica è più o meno la stessa): se hai culo ce la fai. Il sito a volte decide anche che alcuni corsi non esistono, lasciando lo studente in preda ad un dilemma: sarà più indolore una pistolettata o l'harakiri con la katana presa alla prima di Kill Bill? (lo studente di lettere e filosofia è spesso cinefilo e/o nerd).
Esiste un particolare corso degno di nota interno a questa facoltà: esso è Letteratura, musica e spettacolo, e chi lo sceglie sa di andare tragicamente incontro ad un triste destino di disoccupazione. E' nient'altro che il ripiego preferito di tutti quelli che sbagliano facoltà (cioè tutti gli altri che non ci si iscrivono subito) e il ritrovo degli abitanti del sud italia. E poi uno si chiede perchè la disoccupazione cresce.
E' raro che uno studente di lettere e filosofia cambi facoltà, ma in quel caso si iscrive all'università della musica anche se non sa nemmeno quante sono le note.