Fenrir, scusa se te lo dico, ma tu hai esattamente lo stesso atteggiamento morboso per l'Italia, che a volte noi manifestiamo per l'estero, ma ripeto A VOLTE, perchè tu non appena leggi una critica all'Italia fatta da un italiano, ormai in modalità predefinita parti con la reprimenda verso tutti gli italiani.
Ma la situazione socio-economico-politica cosa può suscitare se non disgusto?
Secondo rapporti usciti non più di due settimane fa, nella classifica della corruzione, dal meno al più corrotto, l'Italia si piazza al 67° posto, dietro al Ruanda e Samoa.
I rapporti del 2009 che indicano un paese declassato a "parzialmente libero" come libertà di stampa, la disoccupazione giovanile tra le più elevate in Europa, insomma non sono cose da poco!
Mi rendo conto di aver messo così un po' alla rinfusa i dati, però danno comunque uno sguardo complessivo.
In generale comunque, anche se definirmi patriota forse è eccessivo, comunque sono attaccato all'Italia, sono cresciuto qui e adoro bellezze naturali, culturali, la gastronomia, le diversità culturali molto forti ancora esistenti nonostante il mondo globalizzato, e vedere come ci siamo ridotti fa male, molto male, però i dati sono dati, e parlano chiaramente di un paese in declino, che sarà drammatico se non si inverte la tendenza.
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Un milione di associazioni statali che si occupano del patrimonio culturale?Me ne puoi citare lo 0.01%?
Altro discorso sono quelle private: mai pensato che ci siano molte associazioni private proprio perché lo stato, in certi casi, è vergognosamente carente?
Mai pensato che musei e siti archeologici godono delle entrate dei biglietti e del giro d'affari dei souvenir? Il solo sito archeologico di Pompei incassa dai 20 ai 25 mln€ all'anno. Posso concordare con te che non è un circuito in grado si autofinanziarsi, ma di qui a dire che lo sforzo economico per far sopravvivere (non sia mai che possiamo presentare un sito pulito e organizzato, tanto neppure gli altri sarebbero capaci...) il patrimonio culturare sia tale da mettere in crisi i conti pubblici... bè sì, forse coi nostri conti sì.(Mannaggia a me, e a questa irresistibile tentazione di "farmi figo"...)
Come ha detto un comico, saremmo 74esimi, se non avessimo corrotto anche chi ha stilato la classifica.
Pompei ha ottenuto la completa autonomia dal punto di vista della gestione degli introiti dei biglietti. Ovvero tutto ciò che incassa ce l'ha a disposizione.
Mi pare di aver capito che negli anni, per consolidare il 30% degli scavi, abbiano speso qualcosa come 140mln di euro.
Io non so se siano la cifra adeguata o se ci abbiano mangiato su.
Di certo il patrimonio culturale italiano non ha eguali in quasi tutto il mondo e credo sia un'impresa impossibile avere a disposizione i fondi per mantenere tutto il patrimonio: si vive di priorità e di fronteggiare l'emergenza.
Credo che gli italiani siano un po'restii a pagare più tasse per il partimonio artistico, così come i visitatori non sarebbero esattamente contenti di pagare biglietti più salati. Bisogna trovare un compromesso. O il modo di farsi mantenere certe bellezze ritenute partimonio mondiale anche da altri paesi.
Sono d'accordo che sia molto difficile tenere sempre tutto a posto, però insomma stiamo parlando di Pompei ragazzi, almeno i siti più importanti al mondo dovrebbero essere tenuti in una maniera molto diversa!
Poi vogliamo parlare di COME è crollato?
Cioè, fosse stato travolto dall'eruzione del Vesuvio o da un terremoto, ci puoi fare ben poco, ma qui si parla di infiltrazioni d'acqua!
Insomma, è questo il fatto grave, era una cosa EVITABILE.
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